Il vassoio con il pranzo giace davanti la porta ancora intatto.
La porta si apre ancora, ed entra qualcuno.
"Oggi sei dell'umore adatto per parlare?"
Un senso di rabbia si annida nella parte più profonda di me, quella ancora vulnerabile.
"Non puoi ignorarmi per sempre, piccola."
"Smettila di chiamarmi piccola"-quando parlo, non riconosco la mia voce bassa e rabbiosa.
"Allora parli ancora"-dice accovacciandosi davanti a me, in modo che i nostri visi siano a pochi centimetri di distanza.
Sono costretta a guardare i suoi occhi, ora, dato che ha coperto la visuale del muro con il suo corpo.
Andrew solleva un angolo della bocca in un sorrisetto.
Allunga una mano e mi mette una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Mi scosto bruscamente da lui.
"Non toccarmi"-gracchio.
"Sono venuto a farti compagnia...ma se vuoi me ne vado per lasciarti con il tuo ragazzo. Ah, dov'è?"
Si guarda intorno.
"L'unica persona che dovrebbe essere qui, non c'è."
Mi guarda, inclinando leggermente la testa di lato.
"Se io fossi il tuo ragazzo, non ti farei nulla del genere. Non ti lascerei qui in balia di te stessa."
"Smettila"-rantolo.
"La verità fa male, vero Lenah?"
Resto in silenzio, mentre la voragine nel mio petto si allarga, alimentata dalle insinuazioni di Andrew.
E se fosse vero?
Se Adam in realtà non mi amasse?
Se Adam non venisse a salvarmi da questo incubo?
Se...se adesso si stesse divertendo con Melody?
Basta. Non voglio più pensare.
Decido di spegnere i miei sentimenti ancora una volta.
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Pain is madness [ IN REVISIONE ]
Romance"Sai cosa?"-dico. "Cosa?"-fa lui di rimando con un sorriso. "Non sono mai stata così felice e in pace in vita mia." Questo è ciò che dice Lenah pochi minuti prima di essere presa e trascinata via a forza da casa Smith, in un pomeriggio primaverile. ...