Capitolo 39

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"Cosa?"-Andrew sembra scioccato.

"Non...posso"-rantolo, ed è la verità.

Non posso tornare a casa. Adam...

Strizzo gli occhi.

"Come sarebbe a dire?"

"Non so dove andare"-mento.

Le sue labbra si schiudono in un sorriso dolce.

"Ma questo non è un problema."

Lo guardo confusa mentre lui continua a sorridere.

                              *    *    *

Venti minuti dopo mi ritrovo ad entrare in una villetta in una via non particolarmente trafficata.

"Benvenuta a casa mia"-mormora Andrew da dietro di me.

Chiude la porta e mi fa cenno di seguirlo.

Resto a bocca aperta vedendo l'ampio ingresso con una scala altrettanto ampia che si staglia davanti a me.

Scorgo il mio riflesso attraverso il pavimento lucido.

Sono completamente inadeguata con il mio aspetto trasandato alla magnificenza di questa casa.

Resto ferma sul posto, con la paura di poter sporcare in qualche modo ciò che mi circonda.

Andrew si ferma a guardarmi.

Poi, con un sorriso mi incita a salire le scale con lui.

Tutto in questa casa è simbolo della ricchezza della famiglia Sheen.

Mi chiedo solo perché abbiano lasciato il proprio figlio nel manicomio.

"Lì c'è la tua stanza"-indica una porta alla fine del corridoio "mentre questo è il bagno."

Apre una porta ben lavorata, permettendomi di vedere l'enorme stanza che è il bagno.

Sulle mie labbra si forma un "wow" di sorpresa.

"Fa' come se fossi a casa tua"-mi dice "quando sarai pronta, ti aspetto per la cena."

Pain is madness [ IN REVISIONE ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora