Mentre mi sto dirigendo in classe sento come la presenza di qualcuno dietro di me, cosa normale, ma la sento troppo vicina. La ignoro e continuo a camminare.
«Hei Emma!» esclama Valerio sorridente.
«Ciao!» «Senti, so che non ci conosciamo molto, e non fraintendermi, ma ti andrebbe di uscire questo pomeriggio? E magari a cena potremmo andare da qualche parte, sempre se non hai impegni» domanda lui mantenendo il suo sorriso a 32 denti. «Certo, per me va bene. Ci mettiamo d'accordo su Whatsapp?»
Lui annuisce ed entrambi entriamo in classe.Mi sento lo sguardo di Ander bruciarmi addosso. In fondo è lui che mi ha detto che entrambi dovremmo fare il possibile per non farci scoprire da Polo, e ad uscire con Valerio non c'è niente di male, anche perché il rapporto fra me e Ander non va oltre il sesso e complicità che anni fa si dimostrava molto di più, ma ora, sempre per paura di Polo non possiamo dimostrarla.
Scaccio via i pensieri ed entro in classe. Mi siedo vicino alla mia amica e parliamo del più e del meno finché la prof di economia non arriva e ci consegna la verifica che avremmo dovuto svolgere.
Passata un'ora arriva la dirigente per darci una notizia.«Buongiorno ragazzi, volevo darvi una buona notizia, o almeno spero che sia così per voi.
La scuola ha organizzato una sorta di "gita" per la prossima settimana a cui possono partecipare tutte le classi. Ovviamente non è obbligatoria e le iscrizioni si apriranno domani. Sarebbe una gita in un parco termale. Adesso vi do i volantini dove c'è scritto il prezzo e tutto ciò che dovete sapere!»Guardo Carla negli occhi ed è più che chiaro che ci saremmo andate.
Al fine delle lezioni esco velocemente in corridoio e noto Ander venire nella mia direzione, così resto ferma.
«Che voleva oggi Valerio?» domanda socchiudendo gli occhi. «Nulla» mento, voglio evitare che faccia scenate qua. Polo ci raggiunge, così facciamo finta di parlare della gita.
« Secondo me è una bella idea... Polo, finalmente sei arrivato, dai che ho fame!» Lancio un'occhiata al cielo. «Amico, ti aggiungi a noi? Nel pomeriggio viene anche Guzmàn» domanda mio fratello al suo amico riferendosi al pranzo. Lui annuisce e andiamo a casa.
«Allora la prossima settimana si va alle terme amici!» urla Polo. «Si, e quindi?» domanda il suo amico un po' scocciato. «Con tutta la scuola sarà bello e ci divertiremo un sacco sicuramente» conclude mio fratello.
~•~
Io e Valerio dobbiamo uscire verso le 17:30 e visto che manca una sola ora inizio a prepararmi. Dopo aver fatto una doccia veloce vado in cabina armadio e metto una maglia nera molto lunga e larga che abbino ad una cintura del medesimo colore.
Metto le Dr. Martens, un po' di profumo e sono pronta.«Io esco, ciao!» urlo sbattendo il portone velocemente per evitare domande dei tre ragazzi.
Valerio è già davanti al cancello principale che mi aspetta, così lo raggiungo.
«Potevi avvisarmi» dico ironicamente.
«In realtà ti ho chiamato due volte e lasciato un messaggio» dice ridendo. «Ah!» mi limito a dire guardando il telefono.Mi fa salire sull'auto aprendomi la portiera e mette in moto.
«Allora, ti va di bere qualcosina in centro?» domanda. Faccio un sorriso e annuisco, così fa partire la macchina. Il silenzio è un po' troppo imbarazzante, ma fortunatamente poco dopo Valerio rompe il ghiaccio.
«Allora, come ti stai trovando a scuola?» domanda.
«Molto bene, sempre meglio della scuola a Barcellona» «Perché?» ha un'espressione curiosa e sembra così carino. «Avevo poche amiche là, erano tutte fin troppo montate, così diciamo che i miei amici erano principalmente maschi, mi trovavo meglio con loro e penso che me li sia scopati praticamente tutti» dico un po' imbarazzata e gli provoco una risata.
«Beh, ci può stare. Almeno ti sei divertita!» ride ancora. «Più o meno si» rido anch'io.
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Siamo un rompicapo |Aròn Piper|
Roman pour AdolescentsSono Emma, ho 17 anni e abito a Madrid da poco. Prima abitavo a Barcellona con mio padre che sfortunatamente è morto, così ora sono tornata da mia madre e da mio fratello Polo. Sono andata via con mio padre 2 anni fa dopo il divorzio dei miei dato...