Capitolo 15

2.9K 61 2
                                    

Le cose con Ander sono rimaste così come le ha lasciate. Continua ad ignorarmi, non mi rivolge la parola ed è tornato a calcolare la solita ragazza: scherzano insieme, si abbracciano... patetico e infantile. Fortunatamente c'è Valerio a farmi compagnia.

Nonostante sia l'ultima sera qua e dobbiamo partire l'indomani mattina presto, essendo sabato ovviamente non possiamo non andare in discoteca.
Per questa sera indosso una maglia aderente nera trasparente che lascia vedere il reggiseno in pizzo che indosso, una gonna in pelle bordeaux e i soliti tacchi neri.

«Questa sera appena Ander ti vede rimpiangerà di non parlarti più, ne sono sicura» afferma Carla con un ghigno malefico. «Che si fotta quello stronzo.» dico io secca. «Dici sempre così e poi te lo scopi Emma...» dice lei. «Vorrà dire che questa sera mi divertirò tanto e davanti a lui» sfoggio un sorriso convincente. «Questa è la mia amica cazzo!» esclama lei felice.

Ceniamo velocemente per poi salire sul solito bus che ci avrebbe portato alla discoteca.

La discoteca è già piena e io assieme agli altri ci affrettiamo a prendere da bere. Io ho iniziato con uno shortino di assenzio e un Margarita. Questa sera voglio ubriacarmi fino a dimenticarmi tutto ciò che è successo con Ander, voglio divertirmi, un po' come facevo a Barcellona, senza pensieri.

I primi 30 minuti in discoteca li ho trascorsi solo a bere da sola, aggiungendo alla lista delle bevande che ho bevuto un Martini, un Angel Face e un Black Russian, insomma, manca poco alle suppliche del mio fegato per smettere di bere.

Appena sono veramente ubriaca raggiungo tutti quanti avvicinandomi particolarmente a Valerio.

«Amore, questa sera sei ancora più bello!» urlo io a quest'ultimo per farmi sentire da tutti i presenti, e quando ho gli occhi di tutti addosso gli stampo un bacio sulle labbra. Lui inizia a guardarmi sorpreso ma compiaciuto allo stesso tempo.
«Hai la tua polverina magica?» gli domando avvicinando il suo viso a me per la cravatta in modo tale che mi sentisse solo lui. Lui sbarra subito gli occhi e scuote la testa. «A te non la darei mai Emma, tuo fratello mi ammazzerebbe...» afferma. «Hai dell'erba allora?» domando. Lui annuisce. «Bene, vieni con me fuori» dico prendendolo per mano e trascinandolo fra la folla.

Mi da la bustina di erba e io gli do i soldi, poi prendo filtro e cartine e inizio a rollare. Appena è pronta mi faccio dare un'accendino e fumo. Dopo un paio di tiri sento alleggerirmi ancora di più e la pressione scaricarsi. Ora si che mi sento bene. Lascio gli ultimi due tiri a Valerio e poi torniamo dentro.

Ballo a ritmo di raggaeton ondeggiando il bacino contro Valerio, lui sembra starci. Vedo Ander sedersi insieme alla solita stronza che usa per i suoi giochetti. Vuole giocare? Bene, ma ora ne faccio parte anch'io della partita. Che vinca il migliore.
Mi giro di scatto verso Valerio e inizio a baciarlo in mezzo a tutta la folla. Lui mette una mano sulla mia schiena ma io la prendo e gliela abbasso, portandola sul mio sedere. Mi giro verso Ander e vedo che anche lui sta baciando a quella. Bene.

Trascino Valerio al bancone, ho bisogno di altro alcol.
«Emma, sei già abbastanza ubriaca e fatta, non hai bisogno di altro alcol.» dice Valerio preoccupato. «Ho sete.» mi limito a dire. «Allora ti prendi dell'acqua, non un cocktail, okay?» dice lui con tono preoccupato. «Valerio, io sono stufa della preoccupazione degli altri nei miei confronti, mio fratello, tu, Carla... io posso fare quello che voglio. Se voglio scoparmi quel figlio di puttana posso farlo, e Polo non deve rompere il cazzo, chiaro?» ormai l'alcol parla al mio posto. «Emma, di che stai parlando?» domanda lui confuso. «Ho detto che posso scoparmi chi voglio e che Polo non deve rompermi il cazzo. Anche lui si scopa la mia migliore amica» urlo. «Scopi con Guzmàn?» domanda lui ancora più confuso. «Certo che no! Guzmàn è troppo gentile per essere scopato» esclamo io.

Fortunatamente per me arriva Carla.
«Emma, va tutto bene?» domanda la mia amica. Io annuisco. «Mi continua a dire che può scoparsi chi vuole, che Polo non gli deve rompere il cazzo e che anche lui si scopa la sua migliore amica... è impazzita?» domanda Valerio, che è ancora confuso.
Carla chiude un'attimo gli occhi come per ragionare.
«Si, quando beve spara molte cazzate. Portala in hotel per piacere e non badare alle cazzate che dice. Sta con lei e cerca di farla riprendere. Non dire nulla a Polo, okay?» dice la bionda. Valerio annuisce e mi porta fuori dal locale. L'aria fresca mi sta già aiutando un po', ma non quanto vorrei per stare meglio.

Entriamo dentro un'auto e quando arriviamo davanti l'hotel lui mi fa mettere una mano sulle sue spalle per aiutarmi a camminare.
Io mi sento veramente strana in questo momento. Sono confusa, vedo tutto sfocato e non capisco se sono felice o triste.

Appena arriviamo in camera di Valerio mi fa stendere e apre la portafinestra che c'è per accedere al balcone in modo tale da farmi prendere aria.
Io inizio a mettermi in ginocchio sul letto e a togliermi i vestiti, restando in intimo.
Valerio mi guarda sbarrando gli occhi.

«Mi vuoi?» domando io ridendo. Lui scuote la testa.
«Avanti, lo so che mi vuoi scopare» continuo io ridendo. «Emma, sei ubriaca, non mi approfitterei mai di te in una situazione del genere» sbuffa lui.
Io inizio a stuzzicarlo togliendomi il reggiseno e avvicinandolo a me tirandolo per la cravatta. Gli prendo una mano e la faccio scorrere sul mio corpo nudo. «Sicuro che non vuoi?» gli chiedo sussurrandogli all'orecchio. Lui continua a scuotere la testa. Metto una mano sul cavallo dei suoi pantaloni e noto che lo ha duro.
«Il tuo amichetto la pensa diversamente...» sorrido maliziosamente. Lui mi toglie la mano dal cavallo dei pantaloni bruscamente e mi porge una sua maglia molto lunga. «Mettila e cerca di dormire.» dice secco.  Io sbuffo e faccio ciò che mi dice.
Stranamente mi addormento subito.

Stavo dormendo da circa due ore quando improvvisamente mi sveglio. Ho un forte mal di testa e la gola secca. Mi guardo un po' intorno e noto di non essere nella mia stanza, ma nemmeno in quella di Ander, così guardo l'altra parte del letto e vedo Valerio che dorme. Prendo tutte le mie cose ed esco dalla stanza. Con la fortuna che ho davanti a me trovo Polo, Ander e Guzmàn. Polo mi guarda scioccato e mi fa ricordare di avere addosso solo le mutande e la maglietta di Valerio e fra le braccia i miei vestiti.

«Emma, che hai fatto?» domanda Polo. Io scuoto la testa. «Con chi hai scopato?» continua. «Valerio.» dice secco Ander. Sembra deluso. «Io non ho scopato proprio con nessuno.» dico acida. «Hai addosso solo una maglietta e tieni i tuoi vestiti in mano e dovrei credere che non te lo sei scopato?» domanda nuovamente Polo. «No, non me lo sono scopata. Non mi scopo più il primo che capita.» urlo dando una spallata a mio fratello e andando nella mia stanza. Carla mi guarda fissa negli occhi appena mi vede.

«Stai bene?» domanda preoccupata. Io annuisco.
«Cazzo.» sussurro. «Emma, che c'è?» mi chiede confusa. «Ho combinato un macello. Ora mio fratello e Ander pensano che io abbia scopato con Valerio.» dico puntando gli occhi al cielo. «E non è così, vero?» «No, ma volevo. Non perché volevo realmente scoparmi Valerio, ma perché volevo sbatterlo in faccia ad Ander per farlo stare male come lui sta facendo con me.» dico acida.
«Emma, Ander ci sta male...» afferma la mia amica. Ora è anche lei dalla sua parte? «Come scusa?» domando con espressione schifata. «Ho parlato con lui questa sera. Ti sta evitando perché Polo sospetta qualcosa e non vuole mandare tutto a puttane, nè con te nè con tuo fratello» dice seria. «Peccato che sta già mandando tutto a puttane così.» affermo.

La mia amica mi cinge le spalle con un braccio e mi porta a letto. «Riposati che fra due ore dobbiamo tornare a casa» dice rimboccandomi le coperte.
Mi addormento con un po' di difficoltà, ma fortunatamente al mio fianco c'è Carla nel letto con me.

Siamo un rompicapo |Aròn Piper|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora