Dopo il nostro momento intimo usciamo dalla vasca per andare a fare la doccia dato che ormai si era fatto tardi e dopo cena saremmo dovuti andare a ballare.
Faccio una doccia veloce dato che anche Carla dove farsela e appena esco asciugo i capelli lasciandoli un po' umidi e li raccolgo in una treccia, così almeno per una sera cambio look e tengo i capelli mossi.
Metto un tubino nero e sopra metto un giubbotto di jeans oversize visto che sta iniziando a fare un po' freddo. Completo il look con dei tacchi neri e inizio a truccarmi come al solito.
«Questa sera ti puoi godere Ander» dice la mia amica felice. «In che senso?» domando confusa.
«Io dormo con Polo in camera sua e Ander ha la stanza da solo, poi dalla discoteca io e tuo fratello torniamo presto» ghigna facendomi l'occhiolino.Forse per una fottuta sera mi posso realmente godere Ander.
Siamo entrambe pronte così andiamo al ristorante dell'hotel per cenare e ci aggreghiamo agli altri.
Ander di nascosto mi lancia occhiate compiaciute e io rido sotto i baffi, anche se è un po' imbarazzante davanti a tutti, pure se non ci notano.L'ora di andare a ballare è arrivata, così uno dei bus con cui siamo venuti ci porta in discoteca.
«Ragazzi, questa sera divertiamoci tutti insieme, chiaro? E ubriachiamoci soprattutto!» urla Guzmàn con l'approvazione di tutto il gruppo, che applaude e fischia, mentre io mi limito a sorridergli.
Arriviamo in discoteca e devo dire che è molto grande e bella, anche se non ha l'area V.I.P come il teatre barcelò.
Ordiniamo subito valanghe di bottiglie di champagne, cocktail e shortini. In poco tempo siamo tutti ubriachi in pista a ballare insieme, tenendoci tutti per mano e cantando a squarciagola, proprio come piace a me, e ho approfittato del momento proprio per dare la mano ad Ander.
Dopo un'oretta Carla e Polo vanno via per tornare all'hotel, e mi approfitto una seconda volta del momento dato che sono tutti ubriachi e c'è soprattutto gente che non conosco per prendere Ander per un braccio e portarlo in un angolino della discoteca sotto degli scalini.
Lui mi guarda subito con un ghigno.
«Vuoi farlo qua?» ride malizioso. Io annuisco.
«Beh, torniamo all'hotel, io ho la stanza solo per me, vantaggi di avere la madre che fa la dirigente» continua lui mordendosi il labbro.Usciamo dalla discoteca e chiamo un uber per tornare in hotel dato che non siamo nelle condizioni di camminare a piedi. In poco tempo arriva, diamo l'indirizzo dell'hotel e per tutto il viaggio io e Ander ci teniamo per mano e ci guardiamo negli occhi.
So che ha voglia di me ora, i suoi occhi dicono tutto.Finalmente arriviamo davanti l'hotel ed entriamo velocemente nella stanza di Ander.
Lui mi sbatte subito al muro e porta entrambe le mie braccia sopra la testa bloccandole con una sua mano.
Inizia a baciarmi il collo e il mio corpo sente delle scosse ovunque. Lui sa che quello è il mio punto debole. Continua a baciarmi il collo e delle volte mi mordicchia il lobo, facendomi impazzire totalmente.«Ander...» sussurro. Lui continua a farmi impazzire.
«Piccola, lo so che stai impazzendo» mi sussurra all'orecchio facendomi venire la pelle d'oca.Riesco a liberarmi un braccio. Devo ribaltare la situazione, non posso cedere così in fretta, anche se si tratta di lui.
Con la mano libera lo prendo dalla spalla e lo metto con le spalle contro al muro. Lui mi guarda negli occhi mordendosi il labbro. Inizio ad accarezzargli il suo amichetto da dentro i pantaloni che inizia ad indurirsi sempre di più, finché improvvisamente metto le mani dentro i boxer e lo prendo il mano. Lui ansima e fa devi respiri molto profondi. Fa fatica pure a guardarmi. Mi metto in ginocchio davanti a lui e gli abbasso i pantaloni continuando a guardarlo negli occhi.
«Emma...» sussurra. Esco la sua erezione dai boxer e inizio a leccarglielo per tutta la lunghezza. «Emma...» ansima. Io lo metto totalmente in bocca aiutandomi con le mani. «Cazzo Emma.» continua ad ansimare per poi prendermi per i capelli e fare una coda immaginaria spingendomi la testa a piacere suo, in modo tale che potesse godere di più.
Improvvisamente si blocca e lo guardo confusa dato che non è ancora venuto. Lui mi alza prendendomi per il collo, e capisco che è tornato il suo turno per farmi impazzire. Mi butta nel letto e si toglie velocemente i vestiti, restando solo in boxer, poi viene verso di me con un ghigno.
«Questa volta impazzirai veramente tanto, mi implorerai di mettertelo dentro.» mi sussurra nuovamente all'orecchio. Mi fa togliere il vestito e rimango solamente in intimo. Lui resta un po' a guardarmi, poi mi allarga le gambe e inizia a baciarmi nell'inguine e a leccarmi vicino alla mia intimità. Io sussulto.
«Ander cazzo!» sussurro. «Dimmelo...» dice lui con voce roca, quella che tanto mi fa impazzire. Continua a fare il suo giochetto per poi passare al collo, che ricomincia a baciarlo, e ogni tanto, appositamente, fa sfiorare le nostre intimità.
«Non puoi farmi questo...» ansimo «Dimmi che lo vuoi e la smetto» sussurra nel mio orecchio mordendomi il lobo appena conclude la frase.
Non resisto più. «Lo voglio.» dico secca. Lui mi guarda soddisfatto e si morde il labbro. Mi toglie gli sleep e fa lo stesso con i suoi, per poi mettere il preservativo. Prima di entrare dentro di me fa sfiorare nuovamente le nostre intimità, facendomi venire i brividi. Fa così più o meno cinque volte, finché finalmente me lo sbatte dentro velocemente. Continuiamo così finché entrambi non veniamo e poi lui si sdraia vicino a me.«Non sai resistermi» dice lui cercando di prendere fiato. Gli do uno schiaffetto sul petto per poi metterci sopra la testa. «Nemmeno tu a me» sussurro.
Ci addormentiamo entrambi sfiniti.
~•~
«Ander, apri!» sento urlare. Mi sveglio improvvisamente e vedo che Ander dorme.
«Ander, apri cazzo!» è Polo. Sveglio velocemente Ander facendogli segno di stare in silenzio.
«Chi è?» sussurra. «Polo...» dico io. «Cazzo!» esclama. Mi fa segno di prendere i miei vestiti da terra e di nascondermi, così mi metto dentro la doccia.«Finalmente cazzo!» sento urlare. «Polo, stavo dormendo. Che vuoi?» domanda Ander scocciato.
«Hai un'aspirina? Carla ha mal di testa» domanda mio fratello. «Quello di chi è?» sento dire da Polo. Io istintivamente metto a guardare i vestiti che ho preso.Cazzo. Il giubbotto di jeans. È proprio quello che mi ha regalato lui.
«Di tua sorella. Non fraintendermi. Ieri sera l'ho fatta tornare in hotel prima rispetto agli altri. Ha bevuto troppo ed è stata male, così l'ho fatta venire qua, le ho fatto prendere un'aspirina e ho aspettato che stesse meglio prima di farla tornare in stanza» dice Ander. Menomale, cazzo.
«Potevi chiamarmi, è mia sorella Ander!» dice mio fratello alzando il tono di voce. «Lo so, ma eri con Carla e non volevo infastidirti»I due si salutano e quando finalmente sento la porta chiudersi torno in camera.
«Emma cazzo, ci stava per sgamare!» urla.
«Ander, mi sono dimenticata di prenderlo, calmati» gli dico poggiando una mano sulla sua spalla, ma lui la respinge subito. «Torna in camera tua.» ordina.
«Mi spieghi che ti ho fatto?» dico alterandomi. «Vattene.» sputa secco.Io mi vesto senza dire niente e torno nella mia stanza. Mi tolgo di dosso i vestiti della sera precedente lasciandoli a terra e vado a fare una doccia rigenerante ripensando a ciò che è successo poco fa. Ma possibile che ha questi sbalzi d'umore?
Per il resto della giornata Ander mi ignora.
Questo ragazzo è proprio lunatico.❗️Spazio autrice❗️
Scusatemi per l'assenza di ieri ma non ho veramente avuto il tempo di scrivere il capitolo dato che ho dovuto studiare per due interrogazioni e fare i compiti. Avevo tempo solo di notte, ma essendo un po' assonnata ho evitato dato che le cose voglio farle per bene.
In ogni caso volevo chiedervi una cosa. Io all'inizio dei capitoli, in "copertina" se così posso chiamarla, sto mettendo delle gif, solo che non vedo mai muoversi, voi riuscite a vederle bene? Più che altro perché per trovarle c'ho messo parecchio.
In ogni caso grazie per il tempo che dedicate per leggere la mia storia. Spero che vi faccia compagnia in questo brutto momento.
In ogni caso se riesco questa sera faccio uscire un'altro capitolo. Ciao belle!❤️
STAI LEGGENDO
Siamo un rompicapo |Aròn Piper|
Teen FictionSono Emma, ho 17 anni e abito a Madrid da poco. Prima abitavo a Barcellona con mio padre che sfortunatamente è morto, così ora sono tornata da mia madre e da mio fratello Polo. Sono andata via con mio padre 2 anni fa dopo il divorzio dei miei dato...