Le vacanze a Barcellona sono state veramente belle. Abbiamo visitato Barcellona in lungo e largo, ho visto i miei vecchi amici che tanto mi mancavano e ho passato quasi tutte le sere a passeggiare sulla spiaggia assieme a Michael. Quasi vorrei già tornarci, e sono appena arrivata.
Michael mi è sempre stato molto vicino in questi giorni ed è riuscito abbasta a non farmi pensare ad Ander, seppure non fosse molto facile dato che mi spuntava fin troppo spesso nelle storie di Instagram assieme a Rebeka.
Fortunatamente ha avuto la decenza di non farsi sentire, almeno. Spero che le emozioni che provo per lui si stiano spegnendo e che finalmente posso essere felice e stare bene con me stessa, ma evidentemente se ancora ci sto pensando non sono ancora arrivata a questo grande passo.
Sono molto stanca e devo dire che il mio letto mi è mancato veramente tanto, così tanto che mi ci addormento in uno schiocco di dita.
«Emma, sveglia, ti sta suonando la sveglia da tre ore dai!» urla mio fratello infastidito. «Che ore sono?» domando insonnacchiata. «Le tre e mezza. Devi uscire?» «Si cazzo, devo uscire con Michael fra mezz'ora. Cazzo.» sbotto imprecando.
Mi alzo di fretta dal letto e mi fiondo nella doccia, stranamente, forse perché i capelli sono già puliti, in cinque minuti ho già fatto tutto, così esco e vado verso la cabina armadio. Metto dei leggings neri e una felpa bianca con cappuccio abbastanza larga che sinceramente non sapevo di avere. Magari è di mio fratello, ma vabbè, non ho tempo per pensarci.
Infilo velocemente le scarpe, faccio una coda alta, metto il profumo e vado in corridoio per scendere al piano di sotto, ma il corpo di mio fratello mi ferma mettendosi davanti a me.
«La felpa.» sbotta incrociando le braccia al petto.
«Poi te la ridò, dai, vado di fretta Polo, lo sai!» esclamo sbuffando cercando di passare, ma lui non muove un muscolo. «Non è mia.» urla. «Okay, puoi calmarti?» Menomale che siamo noi donne ad essere sempre nervose per "il ciclo". «È di Ander questa» mi urla contro. Ora capisco, ma che cazzo ci faceva una felpa di Ander nella mia cabina armadio? Forse l'ha lasciata qua e io l'ho messa a lavare? Madonna che casino. «Non lo sapevo» farfuglio. «Toglila immediatamente e dammela.» sbotta.Faccio come dice togliendomi la felpa proprio davanti a lui e per poi tornare nella mia cabina armadio e mettere una felpa crop rosa.
Emma, tra tutte le felpe che hai, proprio questa dovevi prendere?
Continuo a ripetermi la stessa frase in loop finché non sento il telefono squillarmi, è Michael.
Michael: Hei Emma, io sono giù. Tu sei pronta?
Emma: Certo, arrivo subitoDo una sistemata alla coda che mi ero precedentemente fatta per poi scendere giù e raggiungere Michael verso la sua auto.
«Hei! Allora, dove mi porti?» gli chiedo curiosa.
«Sarà una sorpresa!» afferma lui. «Ti prego, non farmi camminare come la scorsa volta!» dico ridendo. Lui scuote subito la testa divertito.Dopo una decina di minuti poggio la testa sul finestrino dell'auto guardando il panorama che ho intorno. Stiamo sicuramente andando fuori città.
«Non vorrai rapirmi, vero?» domando scherzosamente. «Certo che voglio rapirti!» afferma lui serio. Ci guardiamo per alcuni secondi negli occhi finché entrambi non scoppiamo a ridere.
«Siamo arrivati» afferma dopo altri quindici minuti di viaggio, così inizio a guardarmi attorno.
«Ma dove siamo?» domando. «Sto realmente pensando che tu mi voglia rapire» continuo scherzando. «Esci dall'auto e vedrai» afferma con un ghigno sul volto che mi mette una certa curiosità.Esco dall'auto continuando a guardarmi intorno, ma non vedo nulla.
«Seguimi» enuncia dopo aver preso un telo dal cofano.
Camminiamo in avanti per un po' finché non inizio a intravedere tutta la città di Madrid sotto di noi.
«Questo posto è stupendo» affermo sorridendo come una bambina. «Sapevo che ti sarebbe piaciuto» enuncia soddisfatto mettendo il telo a terra e sedendosi sopra di esso, invitandomi con un cenno della mano a fare come lui.Continuo a guardare il panorama mozzafiato che riesco a vedere da qua scattando anche qualche foto finché non noto che ho lo sguardo di Michael su di me.
«Va tutto bene?» gli chiedo con un sorriso.
«Si, scusami, mi ero incantato» farfuglia imbarazzato. «Ma dai, ti sei incantato a guardare a me?» dico scherzando cercando di sdrammatizzare un po'. «Beh, sei così bella... direi che è normale che mi sono incantato». Alle sue parole non so cosa rispondere, cosa strana per me, così mi limito a sorridere.Poco dopo ci sdraiamo entrambi sul telo. Io ho la testa appoggiata al suo petto e guardo il cielo, mentre lui invece mi disegna dei cerchi immaginari sul braccio facendomi quasi rilassare.
«Tu mi piaci» dice improvvisamente irrompendo nel silenzio che si era creato. Mi alzo di scatto per guardarlo negli occhi e sembra sincero, seppure non ho la stessa capacità che ho con Ander in questo caso. «Ti piaccio?» mi limito a dire confusa.
«Si Emma, mi piaci e so che probabilmente tu mi vedi più come un amico, ma in ogni caso volevo dirtelo» dice arrossendo leggermente sulle guance.
Penso un po' a cosa rispondere e non so perché ma in questo momento non sto facendo altro che pensare ad Ander, se sia giusto nei suoi confronti, e soprattutto se è giusto nei confronti di Michael provarci se io ancora sto pensando al solito stronzo.
Nei confronti di Ander è più che giusto da come mi ha trattata, e per quanto riguarda Michael forse per una volta voglio provare ad essere felice.«Magari dovremmo provare» dico convinta facendo sorridere il ragazzo di fronte a me. «Davvero?» domanda entusiasta. Io annuisco. «Perché no? Proviamo a vedere come va. Potremmo stupirci entrambi» affermo.
Forse questa è la volta buona per togliere del tutto dalla mia testa Ander e dare spazio a Michael, che sembra tenerci realmente a me.
Forse mi sto comportando da egoista, forse sto usando Michael per togliermi dalla testa Ander, ma ne ho veramente bisogno perché quel ragazzo mi invade ogni giorno testa, corpo e anima e non ne posso più di stare male per lui e per i suoi comportamenti del cazzo. Voglio essere felice per una cazzo di volta e Michael potrebbe essere un buon inizio per esserlo.
*Spazio autrice*
Scusatemi per il capitolo piuttosto corto ma è un capitolo di passaggio per il resto della storia. Spero che vi stia piacendo e che io riesca a farvi un po' di compagnia in un periodo così brutto come questo❤️
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Siamo un rompicapo |Aròn Piper|
Novela JuvenilSono Emma, ho 17 anni e abito a Madrid da poco. Prima abitavo a Barcellona con mio padre che sfortunatamente è morto, così ora sono tornata da mia madre e da mio fratello Polo. Sono andata via con mio padre 2 anni fa dopo il divorzio dei miei dato...