Capitolo 35

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*Due mesi dopo*

Proprio oggi è arrivato l'ultimo giorno di scuola e sembra strano dirlo, ma non ne sono felice come dovrei essere. Okay che passerò tre mesi di vacanze, ma il solo pensiero che dopo quei tre mesi Ander, Guzmàn e mio fratello partiranno per la Florida mi rattrista, e non poco. Proprio ora che con Ander va tutto bene da un paio di mesi.

«Sei pronta sorellina?» Urla Polo dal piano di sotto.
«Metto il profumo e arrivo!» dico io sistemandomi il vestito per poi realmente spruzzarmi esageratamente il mio profumo preferito.
Mi guardo un'ultima volta allo specchio e scendo.

«Sei bellissima» annuncia mio fratello guardandomi da capo a piedi. «E mi mancherai tantissimo quando sarò in Florida» aggiunge con un certo rammarico.
«Anche tu mi mancherai tanto, ma ora dobbiamo solo pensare a passare questi ultimi tre mesi insieme, e poi dai, oggi è il giorno in cui ti diplomi, il giorno in cui finalmente puoi voltare pagina e avere una nuova vita  lontano da tutti. Potrai essere chi vorrai a partire da oggi, senza le influenze di mamma o di qualsiasi altra persona.» sostengo io sorridendo.
«La mia paura è che sarò lontano da te e Carla. Chi baderà a voi due? Siete le donne della mia vita e se vi succedesse qualcosa mentre io sono in Florida non me lo perdonerei mai»
«Polo, io e Carla sappiamo badare a noi stesse e sai che ci siamo sempre state l'una per l'altra. Ti prometto che ci sentiremo ogni giorno, che sia su whatsapp o su Skype, ci sentiremo sempre e ti racconterò la mia giornata.  Tu cerca di stare tranquillo. Me la sono cavata per un paio di anni senza di te, e credo che ce la posso ancora fare.» lo rincuoro io e finiamo per abbracciarci calorosamente.

«Ragazzi, andiamo?» ci interrompe nostra madre.
Stranamente ha trovato del tempo libero per il diploma di suo figlio.
Io e mio fratello annuiamo e ci dirigiamo verso l'auto di nostra madre.

Non appena varco l'entrata della scuola vedo subito Ander parlare con Guzmàn. È bellissimo come sempre, d'altronde. Indossa una giacca nera con delle righe, i pantaloni dello stesso modello della parte superiore e delle scarpe bianche.

«Se vuoi salutarlo puoi eh» mi dice mio fratello, probabilmente dopo aver capito che lo stavo palesemente fissando.
Faccio un cenno col capo e raggiungiamo insieme il suo gruppetto di amici. Per prima cosa saluto Guzmàn con un grosso abbraccio, poi invece mi volto verso Ander con un velo di imbarazzo per via della presenza di mio fratello.
Mi limito solo a porgergli la mano per congratularmi per il diploma e fortunatamente arriva a salvarmi Carla.

«Hei ragazzi, come va? Siete agitati?» afferma la mia amica abbracciandosi il suo ragazzo.
«Perché dovremmo? Stiamo solo festeggiando il diploma qua a scuola con una "cerimonia" inutile e poi dopo finalmente andremo seriamente a divertirci  e festeggiare come si deve in discoteca» enuncia Guzmàn.

Dopo varie chiacchierate con il gruppo di Polo la preside inizia a chiamare tutti i diplomati per prepararsi ad andare sul palco, mentre a noi, famiglie e amici dei diplomati, chiede se cortesemente possiamo accomodarci in aula magna.

Carla mi prende subito sottobraccio e ci incamminiamo verso la meta.
Non appena ci sediamo mi guarda maliziosamente, facendomi già intendere cosa sta per chiedermi.
«Allora, con Ander come sta andando?»
«Sta andando bene fortunatamente» affermo io sorridendo come un'ebete.
«Si vede che vi amate, e secondo me anche Polo lo sta notando e sta anche iniziando ad accettarlo.» afferma facendomi preoccupare, e non poco.
«Cosa te lo fa pensare? Secondo te dobbiamo stare più attenti?» domando in preda all'ansia.
«No, Emma. Lo abbiamo notato tutti noi come vi guardate e nei vostri occhi si legge molto chiaramente il desiderio di stare insieme. Oggi mentre parlavate ho notato che Polo vi guardava sorridendo. Non vorrei dire cazzate, ma potrebbe accettarlo.»  enuncia facendomi sorridere ancora una volta.

                                          ~•~

La cerimonia scolastica è appena finita e tutti noi ragazzi ci siamo messi d'accordo di vederci dopo cena al Theatre Barceló.

Io e la mia famiglia torniamo a casa e dopo aver cenato ed essermi ulteriormente sistemata mi guardo allo specchio. Ho un vestito molto lungo e aderente color champagne con uno spacco ed un profondo scollo a V nel davanti. 

«Sei bellissima» sento dire improvvisamente da una voce maschile, che non è quella di mio fratello.
Mi giro di scatto pur sapendo di chi è la voce e inizio a guardarlo un po'  incredula.

«Che ci fai qui? E se...»
«Polo sa che sono qua, gli ho detto che sarei venuto a salutarti» mi interrompe Ander facendomi tranquillizzare un po'.
«Come mai sei venuto a casa mia?» domando incuriosita. «Andiamo insieme in discoteca, ed in ogni caso volevo darti questo prima di andare là.» dice lui porgendomi un pacchetto regalo.
«Cos'è?»
«Aprilo»

Faccio come mi viene detto e non appena apro la scatolina trovo al suo interno una collanina molto fine con un anello appeso. Non appena lo guardo tira fuori dalla maglia una collana che è uguale a quella che mi è stata appena data.

Mi fiondo subito fra le sue braccia e subito mille pensieri mi invadono la mente.

«Ander, come faremo quando andrai in Florida? E se io e te non ci sentissimo più?» gli chiedo con gli occhi lucidi.
«Emma, godiamoci l'estate insieme e vedrai che anche dopo che sarò partito ci vedremo. In ogni caso tornerò per le vacanze. Ti prometto che tornerò sempre da te. Okay?»
«Okay»

Spazio autrice
Ciao a tutti. Finalmente sono tornata!
Scusatemi per l'assenza ma sono stata in vacanza per veramente molto tempo e quest'anno ho deciso di godermela come si deve.
In ogni caso so che il capitolo è corto e che magari non è quello che vi stavate aspettando, ma è un capitolo di passaggio che doveva esserci per forza per arrivare alla parte successiva. In ogni caso tra un po' capiteranno un paio di cose quindi preparatevi.
Un bacio❤️😘

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