Finalmente io e mio fratello abbiamo chiarito. Forse il fatto che io ieri sia uscita con Michael lo ha convinto a chiarire e sembra contento di questa situazione. Seppure io sia ancora incazzata con lui per il problema della foto, so che non voleva realmente ferirmi, e so che per lui è stato veramente un colpo grosso, ma ovviamente non è una giustificazione e ciò che ha fatto è totalmente sbagliato.
Questa mattina a scuola è andata abbastanza bene nonostante le interrogazioni alla quale ero ovviamente preparata. Non impazzisco per lo studio, ma in ogni caso mi ostino a farlo, e se serve anche per ore e ore perchè sinceramente in un domani non voglio dipendere dal patrimonio della mia famiglia e vorrei andare per la mia strada, anche se penso che sarà impossibile.
Lo squillo del telefono irrompe nei miei pensieri, così lo prendo velocemente per guardare chi mi stesse cercando.
Michael: Ciao Emma, ti andrebbe di uscire questo pomeriggio?
Emma: Scusami, questo pomeriggio ho già un impegno, ma ci vediamo in ogni caso alla discoteca, va bene?
Michael: Certo, poi mandami l'indirizzoPrima di posare il telefono guardo l'orario e noto che è arrivata l'ora di vestirsi per andare con Carla dall'estetista e poi dal parrucchiere. Oggi abbiamo deciso di passare il tempo come facevamo prima che partissi facendoci fare le unghie e capelli.
Metto un paio di jeans neri a vita alta abbasta aderenti e una felpa crop grigia. Metto le scarpe, il profumo e sono pronta per uscire.
«Esci con Carla?» domanda Polo. Come fa a saperlo se loro due hanno litigato? «Si, come lo sai?» domando inarcando le sopracciglia attendendo una sua risposta. «Poco fa abbiamo chiarito»
Mi spiega brevemente la loro discussione mentre mi accompagna alla porta d'ingresso e lo liquido velocemente sbattendogli la porta in faccia, tanto so che non se la prende, solo che la porta si riapre.
«Dai Polo, devo andare!» esclamo scocciata.
«Lo so, infatti ti accompagno» enuncia.Gli do un'occhiata veloce e poi punto gli occhi al cielo, per poi salire velocemente in macchina.
«Ti accompagno da Carla o direttamente dall'estetista?» domanda guardandomi dallo specchietto essendo che sono seduta dietro.
«Estetista» mi limito a dire posando gli occhi sul telefono.Quando finalmente arriviamo vedo Carla che mi aspetta all'entrata a braccia incrociate. Sono arrivata troppo in ritardo?
«Scusami!» dico desolata. Lei scuote subito la testa sfoggiando un sorriso. «Tranquilla, so da quando eravamo all'asilo che arrivi sempre e costantemente in ritardo!» mi prende in giro. «Beh dai, non proprio sempre!» esclamo in mia difesa.
Salutiamo entrambe mio fratello e poi entriamo nel centro estetico dove ci accoglie una ragazza sulla trentina d'anni con un bel sorriso.
«Buon pomeriggio ragazze. Suppongo che voi siate Emma e Carla!» esclama mantenendo il sorriso, che devo dire che è parecchio contagioso. Noi annuiamo col capo. «Seguitemi pure allora!» enuncia.
La seguiamo lungo il salone finché non arriviamo davanti alla postazione per le unghie dove ci sono due sue colleghe che ci accolgono calorosamente.
Si presentano entrambe per poi farci sedere di fronte a loro.«Allora, come vorresti fare le unghie?» mi domanda la ragazza di fronte a me. «Pensavo come forma quella a ballerina, poi vorrei provare il baby boomer» enuncio. L'estetista annuisce sorridendo e inizia a fare il suo lavoro.
Durante le due ore io e Carla abbiamo parlato un po' del chiarimento con mio fratello e anche di Michael.
Appena le ragazze finiscono guardo soddisfatta le unghie e accenno un sorriso. Anche quelle di Carla sono molto belle.
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Siamo un rompicapo |Aròn Piper|
Teen FictionSono Emma, ho 17 anni e abito a Madrid da poco. Prima abitavo a Barcellona con mio padre che sfortunatamente è morto, così ora sono tornata da mia madre e da mio fratello Polo. Sono andata via con mio padre 2 anni fa dopo il divorzio dei miei dato...