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La conferenza stampa si era conclusa lasciando però nella gran parte dei cronisti ancora molti dubbi. La procuratrice aveva cercato di rispondere in modo esaustivo alle pressanti domande che le venivano fatte. Il capo della polizia al suo fianco confermò solo alcuni dettagli riguardanti la bambina che stavano cercando senza entrare ancora sulle modalità della morte trincerandosi dietro la frase di circostanza "non abbiamo ancora i risultati completi dell'autopsia"

Dopo quasi mezz'ora, quando i cronisti si precipitarono fuori per preparare la prima pagina di stampa per l'edizione serale e i servizi televisivi locali, la conferenza finì.

La squadra investigativa al completo si riunì nella sala del commissariato sotto la vigile presenza dell'ispettore capo Ambrogi e della procuratrice Nalin.

La sala le cui pareti erano state ridipinte la primavera precedente era arredata con dieci poltroncine messe una accanto all'altra in semicerchio, con i braccioli che si toccavano ai quali spiccavano piccoli appoggi per gli appunti. La scrivania in mezzo alla stanza era leggermente rialzata.

Il primo a parlare fu l'ispettore Gualtieri che fece un elenco dei pochi progressi fatti e di come si stavano svolgendo le indagini.

«Allo stato attuale siamo in attesa dell'identikit sulla ricostruzione dei volti che sta effettuando l'equipe della dottoressa Ricci, dovrebbero essere pronti per domattina, e contemporaneamente stiamo seguendo tre piste diverse sperando che almeno una ci dia qualche informazione» si girò verso il procuratore, sapeva che quella riunione serviva soprattutto a lei «la prima sui DNA dei ragazzi, la seconda sulla vittima numero cinque e sulle sue attitudini sportive, la terza sui medicinali usati dall'assassino per prolungare il lento dissanguamento»

«Questa pratica è già stata usata in passato?» chiese la procuratrice interrompendolo

«No, non abbiamo riscontri simili nel paese negli ultimi anni»

«Quindi non c'è possibilità che questo assassino sia un emulatore?»

«Assolutamente no, anzi corriamo il rischio, se non lo troviamo subito, di alimentare la fantasia malata di qualche altro soggetto in circolazione» rispose Gualtieri

«Cosa sappiamo della vittima numero cinque?» chiese l'ispettore capo Ambrogi

«Stiamo aspettando l'esito del DNA, potrebbe essere Anna Franchi una ragazzina scomparsa ad aprile di meno di due anni fa, ma ancora non ne siamo sicuri, anche se i resti dei rilevamenti del viso confermano una notevole somiglianza con la foto di quella ragazzina»

«Il modus operandi ci dice qualcosa?»

«Stiamo cercando soggetti legati al mondo medico che abbiano avuto in passato traumi legati a trasfusioni o grosse perdite di sangue, ma al momento non c'è riscontro»

«In pratica non abbiamo nulla?» si intromise il procuratore

«No!» ammise Gualtieri «stiamo cercando di realizzare un profilo dell'assassino con i pochi elementi che abbiamo e man mano che salta fuori qualcosa cerchiamo di completare il puzzle»

«Dal laboratorio della dottoressa Ricci?»

«Stanno continuando a cercare altri possibili indizi, si spera di trovare qualche piccolo dettaglio da aggiungere al quadro»

«Sulle medicine?»

«Anche se non sono facilmente prescrivibili, si trovano in qualunque pronto soccorso del paese e sono reperibili anche su internet»

«Capisco» il viso del procuratore Nalin era decisamente frustrato

«Stiamo cercando negli ordini fatti dagli ospedali della zona, una richiesta di acquisto maggiore della norma di questo medicinale sperando di avere riscontro positivo»

Ci fu un breve momento di silenzio poi il procuratore riprese a parlare «e di quel bambino scomparso?» chiese rivolto ad Ambrogi

Massimo alzò la mano attirando l'attenzione dei presenti «Ricciardi mi dica» disse Ambrogi

«A proposito di quella scomparsa, c'è un particolare che mi lascia perplesso» sospirò pensieroso «forse non c'entra nulla con questo caso ma mi ha fatto pensare»

«Ci illustri le sue perplessità» disse il procuratore mentre Gualtieri lo guardava curioso

«Il bambino è scomparso circa dieci giorni fa e si chiama Amedeo Nutti» disse Massimo «sono andato alla scuola che frequentava per parlare con il dirigente scolastico e ho scoperto una strana coincidenza, il bambino scomparso era in classe con un altro bambino un certo Giuliano Manfredi che è stato trovato morto alcuni giorni fa»

«Come è morto?» Gualtieri lo guardava in modo insistente, non era stato informato da Ricciardi di questa cosa e questo lo stava leggermente irritando.

«Sembrerebbe un incidente ma è stranamente avvenuto tre giorni dopo la scomparsa di Amedeo e i due erano molto amici»

«Sono correlate le due vicende?»

«Non lo so ma vorrei continuare a indagare»

Il procuratore guardò prima Ambrogi poi Gualtieri e infine si rigirò verso Massimo «segua il suo intuito ispettore» disse la donna «d'altronde al momento non mi sembra abbiamo altro» continuò prima di congedarsi dalla squadra.

***

Quella sera stessa, mentre, ancora seduta alla scrivania del suo laboratorio, e concentrata nella lettura di alcune analisi, Elisa fu richiamata dal suo assistente Stefano «c'è una cosa che ho trovato che potrebbe essere interessante» disse arrivando nella stanza alle sue spalle

Elisa alzò lo sguardo da quelle carte posate sulla sua scrivania girandosi verso l'uomo «dimmi» Stefano era un ottimo analista, lo conosceva da più di un anno e avevano sempre lavorato molto bene insieme

«Analizzando il taglio sul collo della vittima numero tre» si avvicinò fino a poggiarsi alla scrivania «ho riscontrato una minuscola macchia che mi ha incuriosito» continuava a tenere le braccia dietro la schiena non permettendo alla donna di vedere cosa avesse.

Elisa era curiosa «di che si tratta?»

«Una microscopica macchia di sangue su un minuscolo resto di stoffa trovato tra quei resti»

Elisa attese che il suo assistente continuasse

«L'anomalia è che quel sangue non appartiene alla vittima»

Lei sgranò gli occhi, era la prima traccia che trovavano «ne sei sicuro?»

«Ho appena ricevuto gli esiti della tipizzazione» sorrise leggermente, sapeva che quella era solo una piccolissima vittoria, sperava fosse la prima di una lunga serie di scie che potessero restringere il campo sempre di più sul possibile autore di quelle morti.

«Fammi vedere» si sentiva come elettrizzata

Stefano sorrise «stai fiutando la preda?» chiese conoscendo le capacità della donna che aveva difronte, mentre portava le braccia sul davanti consegnandole un foglio dattiloscritto.

«Ma non è l'unica cosa che ho trovato»

«Dimmi»

«Insieme a quel sangue abbiamo riscontrato tracce di una sostanza che analizzandola abbiamo scoperto essere guano, ovvero sterco di pipistrello»

Lei sgranò gli occhi «pipistrelli?»

«Già, ma non solo» sorrise soddisfatto «c'è la ciliegina sulla torta» affermò

«Cosa?» era in trepidazione

«Ho trovato anche qualcosa che potrebbe essere epiteliale» continuò Stefano mentre il viso di Elisa, si trasformava in una maschera di gioia.

«Pelle?» chiese mentre la sua mente già a lavoro stava già avvalorando alcune ipotesi.

Stefano annuì «sto cercando di vedere se siamo così fortunati da trovare anche qualche impronta parziale»

Elisa si alzò elettrizzata «è il primo errore che commette» disse «la prima possibile traccia»

«Lo so capo» sorrise «non mi sfugge nulla»

© Dan Ruben

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