Song of Healig

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Nel caso in cui non l'abbiate fatto andate a leggere le premesse che sono nella descrizione perchè sono molto importati. Aggiornerò ogni giorno verso le 8.30 del mattino tranne il sabato e la domenica che aggiornerò verao mezzogiorno (si le pubblico quando mi sveglio). Detto ciò buona lettura.

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"Innerva."

La voce la rese improvvisamente conscia del suo corpo, nell'improvvisa consapevolezza di dolore e panico. Harry. La profezia. Si sforzò di alzarsi, strizzando gli occhi contro la luce intensa. Una mano fredda sulla fronte la spinse gentilmente, ma fermamente, indietro nel letto. Un letto? Dove sono?

"Signorina Granger," conosceva quella voce: fredda come la mano sulla fronte, profonda e molto rassicurante. "Sei ad Hogwarts, nell'infermeria per essere precisi. Preferirei stessi sdraiata."

"Do-dov'è Harry?" chiese, il panico che pulsava nelle vene.

"Malgrado abbia trascinato cinque dei suoi compagni in un'idiota tentativo di salvataggio studiato male, né Harry Potter né altri studenti sono stati gravemente feriti. Tu, invece, devi stare ferma."

Gradualmente i suoi occhi si assestavano all'illuminazione della corsia. Il Maestro di Pozioni incombeva sul suo letto, i capelli scuri davanti al viso.

"Mi è sembrato di capire dal signor Potter che sei stata colpita da Antonin Dolohov, mentre lui stesso era affetto da un incantesimo tacitante. E' andata così? "

La botta di adrenalina iniziale ormai andava scemando e parlare diventava sempre più difficile. "Sì, signore," suonava più come "Sissssore..."

"Né Potter né Longbottom sono stati in grado di dirmi qualche maledizione ha usato Dolohov." Il tono di Snape implicava che una tale ignoranza era imperdonabile. Sollevò un sopracciglio con aria interrogativa in attesa di una risposta.

"Non lo so neanch'io," riuscì a rispondere. Snape appariva straordinariamente indifferente. "Mi dispiace signore..."

Snape si raddrizzò e incrociò le braccia sul petto. "Signorina Granger," iniziò, scivolando in automatico in modalità lezione. "Un incantesimo scagliato sotto l'effetto tacitante si differenzia enormemente da un incantesimo non-verbale dello stesso tipo. Le conseguenze possono essere difficili da prevedere. In molti casi, tuttavia, l'incantesimo si installa nel ricevente come potenziale magico, crescendo in intensità fino all'esplosione di energia magica risultante. La situazione è altamente pericolosa per il ricevente. Sono stato abbastanza chiaro?"

Gli occhi di Hermione si spalancarono e iniziò a sentire un diverso tipo di panico crescerle nel petto. "Vuol dire che la maledizione è bloccata dentro di me, pronta ad esplodere da un momento all'altro."

Snape la guardò negli occhi, un'espressione seria in volto. "Corretto."

"Cosa..." iniziò, ma lui alzò un dito per interromperla.

"Senza conoscere la maledizione usata non c'è niente che si possa fare." S'interruppe, deglutendo leggermente prima di continuare. "Ho bisogno che mi mostri il ricordo dell'evento."

"Legilimanzia?"

"Esatto."

Hermione poteva sentire il cuore batterle forte nel petto. Devo farlo entrare nella mia mente? Non mi meraviglio che il professor Snape sia qui al posto di Madama Pomfrey. Tutto iniziava ad avere un senso, dalla presenza dell'uomo al suo capezzale al terribile dolore che andava pulsando per tutto il corpo. Hermione si morse il labbro inferiore per un breve momento. "Cosa devo fare?" chiese.

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