Slytherin Politics

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Mentre lo status di sangue dei nuovi Tassorosso era considerato irrilevante, Severus la riteneva un'informazione cruciale quando si trattava dei suoi Serpeverde e si occupò di verificarla il prima possibile. Cinque Purosangue, un Mezzosangue e una Nata Babbana. Non lo sorprese affatto scoprire che la malnutrita ragazzina e la strega Nata Babbana erano la stessa persona. Come stabilito, Severus si prese il tempo di incontrare tutti i nuovi studenti entro la prima settimana. Morris Bletchley e Terrence Harper non avevano problemi. Entrambi avevano dei fratelli a Hogwarts che li aiutavano. Raquel Garside e Milton Hammerbright provenivano entrambi da famiglie Purosangue così ben radicate da poter vantare legami famigliari con metà sala comune, e probabilmente andavano in vacanza in Riviera con un certo numero di loro. Pubert Cavendish, d'altro canto, era probabilmente imparentato con altrettanti individui, ma veniva da una famiglia dove i soldi erano un problema. I suoi vestiti erano ovviamente di seconda mano e sembrava un po' spaesato. In passato, Severus lo avrebbe affidato nelle capaci mani di Draco Malfoy – tipicamente pronto a condividere i dolci e altre generosità mandategli da Narcissa ad intervalli regolari – ma Draco non si era preoccupato di presentarsi dal suo Capo Casa per parlare. Invece, Severus aveva parlato con Blaise Zabini. Chelsea Gladstone, Mezzosangue, era arrivata ben preparata da sua madre e non aveva problemi a destreggiarsi fra gli elementi delle sue origini familiari per la quale i suoi compagni potevano guardarla dall'alto in basso. Severus l'aveva sentita informare con disinvoltura una ragazza del terzo anno che suo padre era immigrato dal Canada molti anni prima – convenientemente spiegando così il suo cognome Babbano. Fece un appunto mentale di parlare con Tracey Davis di tenerla d'occhio. Jocelyn Smith, invece, era causa di preoccupazione.

Era arrivata al suo appuntamento in perfetto orario e si sedette davanti alla scrivania di Snape senza una parola. Le gambe sporgevano in modo strano, troppo corte per raggiungere il pavimento. Le dimensioni della sedia la facevano apparire più giovane di quello che era in realtà. Mentre attendeva che Snape parlasse, teneva il corpo contratto, le mani strette in grembo.

Snape la guardo intensamente per un momento prima di parlare: la signorina Smith non era una bella bambina. Era troppo magra e piccola per la sua età. Tutto in lei aveva poco colore. I capelli erano di un biondo opaco e arrivavano appena sotto le spalle. Le punte erano irregolari e avevano un bisogno disperato di essere tagliate. Gli occhi erano di un pallido blu sbiadito e sembravano troppo larghi per il suo viso emaciato. L'ombra di un livido coloriva una guancia.

"Signorina Smith," iniziò. C'era qualcosa di leggermente snervante nel modo in cui la ragazzina lo fissava, senza battere ciglio. "Avrai sentito che solo i maghi e le streghe Purosangue possono entrare nella casa Serpeverde." La ragazza non replicò e lui andò avanti. "Ovviamente, quest'affermazione non è vera, così come la maggior parte delle asserzioni sulle inclinazioni magiche dei figli di Babbani. Ci sono, per esempio, certe fazioni politiche nella casa Serpeverde che continuano a declamare questo tipo di retorica. Sarebbe per te opportuno astenerti dal discutere la tua genealogia. Fortunatamente il cognome 'Smith' è comune nel mondo magico, così come in quello Babbano-inglese."

La ragazza non diceva ancora nulla. Ha almeno sbattuto le palpebre?, pensò Severus.

"Hai qualche domanda?" chiese.

"No, signore," replicò con prontezza, con una voce chiara e acuta. Dopo una pausa aggiunse, "E non ho assolutamente niente da dire a nessuno sulla mia famiglia." La voce era allo stesso tempo infantile e seria in modo disturbante.

Per un momento la sua risposta prese Severus alla sprovvista. Con un sobbalzo si accorse che la neutralità della voce era estesa anche ai suoi pensieri: non riusciva a sentirla affatto. La ragazza sta Occludendo e anche in modo considerevole. La scoperta lo lasciò sconcertato. Era già abbastanza sorprendente scoprire che Hermione Granger, un'odiosamente precoce studentessa del quinto anno, aveva sviluppato un talento da Occlumante. Ma una matricola con nessuna esposizione alla magia? Qualcosa non andava. La trattenne ancora per qualche minuto. Lei diede risposte evasive ad alcune domande riguardanti il primo giorno di lezione e decise di lasciarla andare. Mentre raggiungeva la porta la richiamò.

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