Phoenix Trilogy

Casualties

Hanno sentito il rumore della battaglia prima di arrivare lì: urla, grida, botto di maledizioni, piedi che corrono. Mentre volavano sopra il villaggio, brulicava di Auror. Severus impiegò ben trenta secondi per rendersi conto che erano, in effetti, il nemico. Sparavano contro i membri dell'Ordine e facevano la guardia a gruppi terrorizzati di studenti di Hogwarts. C'era persino uno squadrone di Auror montati sulla scopa, che pioveva maledizioni sui combattenti praticamente indifesi sotto. Vide Hooch imbrigliare il fianco, con la mazza da battitore in mano; la guardò mentre eseguiva un perfetto tiro con Sloth Grip mentre schivava un esagono dall'aspetto sgradevole.

Hermione lasciò cadere le file aeree come una bomba, disperdendo la formazione ordinata e facendo sorprendere parecchi Auror perdendo il controllo delle loro scope.

Mentre si girava per attaccare di nuovo, Severus individuò Harry. Stava combattendo al fianco di Ron e Neville: le spalle al muro del pub di Aberforth e una vera ondata di auror davanti a loro. Anche Hermione deve averli visti, perché improvvisamente si tuffò verso la terra con un grido spaccante alle orecchie.

Il puro rumore animalesco della sua furia attirò gli occhi di tutti sul terreno. Molte persone vacillavano o interrompevano ciò che stavano facendo per fissare. I Grifoni erano rari, e un Grifone a Hogsmeade era inaudito. In questa pozza di sorpresa e confusione, Hermione si tuffò. Atterrò nel piccolo spazio tra Harry e i suoi aggressori, la maggior parte dei quali inciampò all'indietro, nel disperato tentativo di mettere più distanza possibile tra loro e la magnifica e terrificante bestia. Un uomo sciocco - forse un Grifondoro coraggioso, o un Tassorosso, impegnato nelle istruzioni del suo ufficiale comandante - fece un ultimo mal giudicato tentativo nella vita di Harry.

" Avada— " gridò. Non ha mai finito: Hermione lo afferrò con gli artigli e poi gli morse la testa. Il sangue schizzò fuori dal collo reciso. Si radunò sul terreno attorno ai suoi piedi e schizzò le facce dei compagni del povero.

Ne seguì il caos.

Alcuni Auror corsero, altri gettarono le bacchette, cadendo in ginocchio e implorando pietà. Severus si concentrò sui piccoli gruppi di ufficiali che stavano fermi. Non era del tutto pronto a sacrificare il vantaggio di sorveglianza della sua vista a volo d'uccello, quindi prese una posizione sul tetto della Testa di Hog. Usando la sua altezza superiore, disabilitò il maggior numero possibile di Auror: legandoli con corde infrangibili, bussandoli inconsci o immobilizzandoli con il Petrificus Totalus.

Hermione era dilagante. Le sue ali spiegate proteggevano Harry dalla maggior parte degli attacchi e i suoi artigli scavarono una zona vietata di fronte a lui. Evidentemente alla parte opposta non era venuto in mente che la bestia fosse un Animagus, perché nessuno tentava l'incantesimo di Homorphus. Jocelyn rimase appollaiata dietro l'articolazione dell'ala di Hermione disarmando tutti a portata di mano con il favorito perenne di Potter, Expelliarmus.

Il loro arrivo aveva cambiato il corso della battaglia e non passò molto tempo prima che Severus cercasse di trovare un obiettivo. Saltò giù dal tetto proprio quando un gruppo di studenti si staccò dai loro gestori e sciamò verso Hermione. Gli studenti urlavano di sollievo, gettando i loro corpi in una mischia che era evaporata. Ci fu un'assenza di incantesimo, nessun nemico evidente: nessun Auror rimase in piedi.

Hermione si trasfigura di nuovo nella sua forma umana, inciampando lontano dalla folla. Sputò, strofinandosi la bocca con la mano e sputò di nuovo. Severus la seguì, i suoi lunghi passi si avvicinarono rapidamente ai suoi progressi incerti. Allungò una mano e le prese la spalla, girandola verso di lui. Aveva la testa allentata sul collo, gli occhi non concentrati.

"Granger", scattò, "ricomponiti."

"Io ... ho ucciso ... un ..."

Le diede una scossa e si chinò, spingendo il viso vicino al suo. "Pensi che non l'ho fatto?" chiese.