Christmas Cheer

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Una volta divenuto evidente che lei e Ron non si sarebbero riconciliati prima della festa di Natale di Slughorn, Hermione rivolse le sue impressionanti capacità intellettuali al problema di chi avrebbe potuto portare per far irritare Ron. Notando con rammarico che gl'incontri di Quidditch di Viktor rendevano impossibile la sua presenza, concluse che il fortunato doveva essere trovato tra i talenti locali di Hogwarts. Per quasi un giorno intero aveva seriamente considerato Zacharias Smith, fino ad una cena con lo Slug Club quando l'ispirazione la colpì: Cormac McLaggen. Una punta ripetuta di rimpianto l'aveva spinta a parlare brevemente con lui a molti incontri. Invariabilmente, lui la guardava in modo lascivo o faceva qualche commento che la faceva arrabbiare nei primi minuti. Quindi gli rispondeva bruscamente e se ne andava infuriata. McLaggen, dal canto suo, sembrava interpretare i suoi insulti come una forma poco evoluta di tentativo di seduzione e non li trovava affatto sgradevoli.

Alla cena dello Slug Club in questione, gli eventi andarono più o meno come al solito: "Sai, Granger, se ti preoccupassi dei tuoi capelli e del trucco, saresti splendida," commentò, lasciando scorrere lo sguardo per tutta la lunghezza del suo corpo.

Hermione si guardò apertamente intorno. "Sfortunatamente, non riesco a vedere nessuno qui per cui ne valga la pena."

McLaggen rise. "Vuoi venire con me alla festa di Natale del vecchio Sluggy, allora? Ti mostrerò che ne valgo la pena."

Hermione sbatté le palpebre sorpresa. Stava per interromperlo con uno tra i commenti più cattivi che riuscì a trovare quando lo scherno di Ron nella serra gli tornò alla mente: "Perchè non cerchi di uscire con McLaggen, Slughorn allora vi farà Re e Regina Lumaca"

Hermione lasciò che il suo sguardo vagasse sul corpo di McLaggen, considerando importante soffermarsi per un momento a esaminare il sedere. Perché no? Sembra un cavolo di edificio di mattoni, ma da una prospettiva puramente oggettiva, non è brutto – cioè, se ti piacciono gli uomini massicci e muscolosi, cosa che a me non piace. Ma avrebbe definitivamente fatto girare le palle a Ron, nessun dubbio.

"Va bene," acconsentì. Litigare con McLaggen è quasi preferibile ai mortali convenevoli con Smith. "Ci vediamo alle otto all'entrata della sala. Non fare tardi." Rivolgendogli un sorriso tirato, lo lasciò a sogghignare per la sua buona fortuna e a dare pacche sulle spalle ai suoi amici, con gioia.

Una volta che Jocelyn ebbe ricominciato dalle regole basilari, le ci vollero solo un paio di incontri per prendere la mano con Trasfigurazione ed Hermione trovò piacevole insegnare. Jocelyn era intelligente, veloce e divertente da avere intorno; in più apprezzava visibilmente passare il tempo con Hermione.

"Sono sorpresa che tu non sia stata messa a Corvonero!" la prese in giro Hermione alla fine del loro secondo e ultimo incontro di ripasso.

Jocelyn riuscì a gestire un ghigno degno di un Serpeverde per un paio di secondi, prima di rovinare tutto sorridendo ampiamente.

"Ad essere onesta, il Cappello Parlante ci ha pensato, anche se sono certa di aver fatto la scelta giusta: adesso sarei morta o confinata da qualche parte se non fossi stata a Serpeverde."

Beh, questo mette certamente la scelta del Cappello Parlante nella giusta prospettiva. "Ha pensato a Corvonero anche per me," commentò Hermione, il ricordo delle sue prime settimane solitarie ad Hogwarts le passarono davanti. Era convinta che il Cappello Parlante la ritenesse troppo stupida per andare a Corvonero, lasciandola più determinata che mai ad eccellere in ogni lezione. Quello, di conseguenza, aveva reso ancora più difficile farsi degli amici.

"Lo immaginavo, Hermione," replicò Jocelyn. "Credo che il Cappello faccia un buon lavoro nel mettere la gente dove ha bisogno che stia."

"Pensi che il Cappello Parlante sapesse che Harry aveva bisogno di me fin da allora?"

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