~8~ Questione di fiducia

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Ma nonostante tutto lo seguo comunque perché mi attira come non mai....

Dopo un oretta di viaggio siamo arrivati in un posto molto buio, data l'ora, ma anche molto deserto.

Così, avendo paura, mi avvicino il più possibile a Filippo, che, capendo la mia paura, mi da la mano e mi stringe a sé.

Stando affianco a lui sento come un senso di protezione e non sento più paura.

"Ehi, non ti preoccupare, ci sono io, fidati di me" mi dice e il mio cuore si scioglie.

Io annuisco e ci dirigiamo, finalmente, verso una zona illuminata con una casa.

Ma dove mi ha portato?

"Dove siamo?" Chiedo.

"In un altro posto sicuro per me"

Così entriamo in questa specie di casa e da dentro si può vedere che è abbandonata, date le sue condizioni.

"Questa casa era di una persona molto importante per me...."

Io ascolto....

"Da come tu saprai, mia madre ci ha abbandonati, me e mia sorella maggiore, Jolanda, e mio padre non era mai presente, però ci è sempre stata mia nonna, una donna forte e determinata, che sin da piccoli ci ha sempre cresciuti...questa casa era la sua, però poi lei qualche mese fa è venuta a mancare e allora io per sostenere la mia famiglia, appunto, faccio queste gare. Questa casa però è sempre stata per me come un rifugio, anche se dopo la sua morte è stata abbandonata...perciò ho deciso di portarti..." dice malinconico.

Dopo questa sua confessione sono rimasta a bocca aperta e a stento riuscivo a trattenere le lacrime, così gli dico solo
"Mi dispiace" con la voce strozzata.

Lui vedendomi così mi abbraccia e mi dice "ehi non devi stare così per me, è passata, io ora sto bene" rassicurandomi.

Io annuisco solo e poi ricambio l'abbraccio che è come un altro segno di protezione per me.

Non so che effetto mi fa questo ragazzo, veramente.

"Perché mi hai portata qui? E poi adesso?" Gli chiedo.

"Beh, dopo quello che mi hai detto oggi mi sono un po..ehm...beh...ecco...infastidito e allora volevo portarti qui per stare un po' con te" mi dice mentre si avvicina a me.

"Ah ma quindi sei geloso?" Gli dico incrociando le braccia al petto e lui dopo questa domanda indietreggia imbarazzato.

"Cos- io geloso? Hahah non farmi ridere!" Dice non molto convinto.

Io lascio perdere e mi dice "com'è andata alla fine l'uscita con questo amico?"

"Bene bene grazie" dico non dando troppi dettagli.

"E..?" Mi chiede.

"E cosa?"

"E poi? Com'è andata?" Mi domanda curioso.

"Bene ti ho detto, poi mi ha accompagnato a casa e sei arrivato tu"

"E chi è questo ragazzo misterioso?" Mi chiede.

"È un ragazzo molto carino, affascinante, intelligente, insomma il ragazzo perfetto" gli dico per farlo arrabbiare.

"Mh e-e....questo ragazzo intelligente e affascinante è meglio di me?" Mi dice un po' rosso in viso e con i pugni serrati.

"Beh fammici pensare, almeno non mi fa uscire di notte dalla finestra, non mi porta negli sgabuzzini e-"

"Sisi ho capito" dice.

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