~75~ Cara New York

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POV'S FILIPPO

Apro gli occhi a causa del rumore assordante che proviene dal telefono di Victoria, è la sveglia.

Stropiccio gli occhi per poi vedere il corpo di Victoria ancora appiccicato al mio, la scorsa notte è stata brutta per lei, sono contento di averla aiutata a stare meglio.

"Come va?" chiedo sottovoce vedendola ancora con i vestiti di ieri sera, il trucco completamente sbavato e i capelli in disordine.

E' bellissima pure così.

"Va" dice lei indifferente cercando di alzarsi dal letto ma viene fermata dalle mie braccia che le circondano i fianchi e la riavvicinano a me.

Le stampo un dolce bacio sulle labbra per poi sorriderle e guardarla innamorato.

Dopo di che ci alziamo entrambi dal letto, lei si avvia in bagno per una doccia mentre io ne approfitto per sistemare la valigia dato che stamattina ritorniamo a New York.

Sono passati troppo in fretta questi quattro giorni, manca sempre meno al matrimonio di Alison e all'inizio della scuola, almeno per Victoria.

Il suo ultimo anno, mentre io aspetto ancora conferme per qualche casa discografica.

"Allora bro? Qualche novità da qualche casa discografica?" chiedo a Lorenzo uscendo dalla camera e vedendolo in salotto.

"Proprio adesso mi hanno rifiutato due case discografiche in California, non ci resta che sperare per quelle in Italia e in Inghilterra" dice lui sconfitto sapendo quanto siano lontani da qui.

"Poi ne riparliamo, fra un'ora abbiamo il volo" dico rientrando di corsa in camera e vedendo Victoria in asciugamano con i capelli completamente bagnati.

Io ne approfitto per avvicinarmi dietro di lei e far aderire il mio petto alla sua schiena.

Annuso il suo profumo chiudendo gli occhi e beandomi di questo momento.

"Sono di fretta" dice poi staccandosi da me e mettendo le ultime cose in valigia.

Decido di aiutarla per poi vederla cambiarsi e vestirsi comoda, pronta per un lungo viaggio in aereo.

"Siamo pronti" dice lei al nostro gruppo uscendo dalla camera con la valigia in mano.

Così ci avviamo tutti e sei fuori dalla casa per poi avviarci in due taxi che ci dirigono all'aeroporto.

Il nostro check-in è per le nove in punto, giusto l'orario in cui siamo arrivati all'aeroporto di Milano.

"Addio Italia" dice Amy malinconica non appena posiamo le nostre valige sul rullo che le spedisce in aereo.

Mentre ci dirigiamo verso l'aereo prendo la mano di Victoria e la intreccio con la mia, sembra un po' giù di morale, dato che non ha spiccicato nemmeno una parola durante il viaggio.

"Tutto bene?" le chiedo accarezzandole il dorso della mano con il polpastrello.

Lei annuisce per poi dividere le nostre mani, provocandomi un vuoto, e salire sull'aereo.

POV'S VICTORIA

Per tutto il viaggio sono stata sovrappensiero, con la testa poggiata sulla spalla di Filippo, che dormiva beatamente, mentre io ascoltavo un po' di musica.

"Atterraggio New York" dice l'altoparlante distogliendomi dai miei pensieri e facendomi perdere un battito.

"Siamo arrivati" dico sottovoce a Filippo facendolo svegliare dal suo riposino.

Velocemente scendiamo dall'aereo e ci dirigiamo nell'aeroporto di New York per il check-out.

Riprendiamo le nostre valigie e ci dirigiamo verso i taxi per ritornare a casa.

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