POV'S FILIPPO
Chiudo la chiamata e corro velocemente fuori dalla scuola.
Non posso crederci che le sia successo tutto questo in pochi minuti.
Sfreccio velocemente con l'auto fino all'ospedale per poi entrare di corsa.
"Cerco la signora Alison" dico alla ragazza all'entrata.
"Prego, stanza 564" e subito corro al piano indicato.
Vedo fuori dalla stanza Vic seduta affianco a Noah...
"Vic..." dico correndo verso di lei.
Lei si gira di scatto verso di me mostrando il suo viso sconvolto, pieno di lacrime.
Lei mi raggiunge e mi abbraccia fortemente.
Piange sul mio petto mentre mi stringe dalla vita con le sue piccole mani.
Io la rassicuro accarezzandole i capelli mentre noto lo sguardo di Noah addosso a lei.
Gli lancio uno sguardo di sfida e gira il capo appena lo nota.
"Che cosa le è successo?" chiedo facendola sedere su una delle tante sedie affianco a me.
"Una macchina le è andata contro mentre tornavano a casa...io l'ho saputo non appena sono corsa giù dal tetto" dice facendomi ricordare l'avvenimento di qualche minuto fa.
"A proposito stai bene?" dico accarezzandole il viso.
Lei annuisce per poi poggiarsi sul mio petto.
"Che ti sei fatto?" chiede prendendomi la mano sanguinante.
"Niente, mi sono solo fatto male un po' alle nocche" dico ritraendo la mano.
"Devi smetterla di picchiare così le persone" dice guardandomi in faccia.
"L'ho picchiato per un giusto motivo in realtà e lo rifarei altre mille volte se dovessi" dico anch'io guardandola dritta in faccia.
"Ok basta fare gli sdolcinati, Vic torniamo a casa che si è fatto tardi. Torneremo domani" dice Noah alzandosi dal suo posto e venendo di fronte a noi.
"Non credo proprio, lei torna a casa con me!" dico alzandomi dalla sedia ad un palmo dal suo viso.
"Come vuoi, tanto abitiamo insieme" dice andandosene poi via.
"Pezzo di mer-" dico con i nervi a fior di pelle.
"Fil lascialo stare" mi interrompe Vic fermandomi dallo spaccargli la faccia.
"Va bene andiamo" dico vedendola dare un'ultima occhiata alla madre per poi raggiungermi.
"Vedrai che si riprenderà" le dico.
Parcheggio la macchina davanti casa sua per poi scendere e accompagnarla.
"P-puoi restare qui?" chiede palesemente in imbarazzo.
"Certamente" dico accarezzandole il viso per poi entrare in casa.
Saliamo le infinite scale per poi entrare in camera sua.
Per fortuna la camera di quello stronzo è chiusa.
"Dovrei spogliarmi..." dice con voce flebile.
"Se vuoi ti aiuto" dico riuscendo ad essere ridicolo anche in queste situazioni.
"Oh" dico poi girandomi capendo il suo intento.
"Cazzo, ti avrò vista cento volte nuda" dico continuando a rimanere girato mentre lei si spoglia.
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~Voglio Solo Te~
Fanfiction--> COMPLETATA (IN REVISIONE) • • • Victoria, 17 anni, è una ragazza molto vivace e solare, ma dentro di sé nasconde un passato difficile da dimenticare... Dopo la morte del padre, è costretta a trasferirsi a New York insieme a suo fratello,Micha...