La canna punta al soffitto, un istante di silenzio e il colpo esplode nell'aria chiusa dell'open space. Il gruppo dei creativi dell'Agenzia Re resta, per un attimo, spiazzato, non si muove, attende un cenno da Corrado, che l'ha radunato proprio al centro, come lì si usa fare per le grandi occasioni.
Sono l'ultima a raggiungere i presenti, preceduta da Lu e Odette, che ancora bisbigliano per scambiarsi consigli sciocchi sulla serata. Il colpo tuona sopra le nostre teste, loro due lanciano un urlo, isteriche, e io serro gli occhi spaventata, mentre il collo si ritira d'istinto tra le scapole.
Cosa diavolo sta succedendo? Mi porto una mano sul cuore: sembra essersi spento d'improvviso; sembra che il dolore che me lo rendeva fastidioso, fino a un attimo fa, si sia placato con il botto.
Il silenzio che ci piomba addosso, subito dopo, viene addolcito dal planare rassicurante di una miriade di stelle filanti, che, sfiorano il limite massimo del salone, accarezzano l'intonaco e tornano giù, per posarsi sulle nostre spalle, scivolando tra i capelli, i colletti e le scollature.
Madame sventola con movimento impacciato un lungo tubo, che ancora sputacchia qualche striscia di carta arrotolata. Allarga il suo viso tondo e grazioso, piena di buoni propositi e, lanciato il tubo a terra, a gran voce esclama: "Garbure ha trovato il logo per la sua nuova collezione di ciondoli preziosi! Vi ringrazio di cuore, amici, per aver collaborato al progetto. Il contratto per la campagna pubblicitaria di questa e, vi annuncio, della nostra prossima collezione è ufficialmente vostro!".
Prossima collezione? "Vive la France!", sbotta con insolito entusiasmo Sermenti, che le è accanto. Un applauso spontaneo scalda l'atmosfera dell'open space, mentre le ultime stelle filanti si posano sul pavimento.
"Come sarebbe a dire, Madame? Non ti sei ancora stancata dell'Agenzia Re?", si fa avanti, sarcastico, Damiano. Ha stampato sul volto il sorriso prepotente del successo, che sfoggia con ostentazione, rivolgendolo a chiunque gli capiti a tiro.
A cosa allude con questa battuta il delfino dell'azienda? Chi sta sfidando, me o Aslan? Damiano mi guarda, e fa segno di raggiungerlo. Mi vuole al suo fianco. Colgo, senza troppa fatica, il messaggio provocatorio che rivolge a tutto il team: è lui il vincitore, l'accordo con la Garbure in pratica è suo, io sono definitivamente sua. Ma Rossella Mossetti resta dove si trova, in disparte. Dall'altra parte della barricata.
"Stancarmi di voi, io?". Madame mi si avvicina con passo svelto, svolazzante nel suo caftano, e mi tira a sé. "Mi sono tanto divertita, l'ultima volta che mi siete venuti a trovare! Credo che nessuno come l'Agenzia Re sappia interpretare la mia arte". E, così dicendo, i suoi occhi cerchiati di blu corrono in fondo all'open space, all'ufficio di Alessandro Aslan. Lo vedo lì, la schiena poggiata alla parete, un plico di documenti sotto il braccio. L'espressione di chi è già oltre, di chi già sa.
"Quando Alessandro è venuto, prima degli altri, alla tenuta, per organizzare il set del video promozionale di CamitraM, abbiamo parlato a lungo", prosegue Marguerite Rochelais con piglio solenne. Pare stia per fare un'importante rivelazione: "Abbiamo capito che avremmo potuto spingerci più in là, anche per la Garbure". Bingo! "E, così, l'Angolo delle Essenze, con le mie collezioni, presto avrà il suo set. C'è giusto l'anniversario della fondazione, dietro l'angolo, che ci aspetta".
Un video per Garbure, e un accordo pluriennale. Ho capito bene? Aslan non proferisce parola; preferendo, anzi, godersi lo spettacolo dalla soglia del suo ufficio. Riconosco quello sguardo impenetrabile, appartiene all'uomo di successo che è diventato, all'amministratore delegato che non molla mai. Aveva già vinto, mi convinco. Prima ancora che la gara lanciata da Madame finisse, Alessandro Aslan sapeva che avrebbe battuto Damiano Re. Gli affari sono affari, mi sembra gli stia dicendo a bocca chiusa, adesso. I due si fissano, le mascelle rigide.
STAI LEGGENDO
Crisantemi fritti a colazione
RomanceVINCITORE WATTYS 2020 - CATEGORIA ROMANCE Qual è la più grande bugia che avete detto? Pensateci. Qualunque cosa vi torni alla mente non sarà una bugia grande quanto la mia. Sapete, è imbarazzante confessarlo: mi sono inventata un fidanzato. E gli h...