Capitolo 1

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Strecatto's POV
Ho cambiato scuola per l'ennesima volta.  Sta volta sarà diverso però. Sto andando nella stessa scuola di mio frate gemello Alex. Lui vive con nostra mamma mentre io vivevo fino a poco fa da nostro padre.
Sono sempre stato molto timido, infatti avevo pochi amici. Quando poi mi sono innamorato di un ragazzo io non l'ho detto a nessuno, ma qualcuno lo ha scoperto e l'ha detto a tutti. Ovviamente mi hanno preso in giro. Mi sono ritrovato sono una valanga di insulti. Insulti omofobi. Cambio scuola finalmente. Non voglio più rivivere quell'inferno, spero che con Alex affianco le cose cambino. Scendo dal mio aereo. Vedo in lontananza una testa dai capelli blu. Guardo meglio e vedo l'esatta copia di me stesso. È buffo pensare che lui ha i capelli blu e io invece me li sono tinti di un rosa tendente al viola. Corro verso di lui con la mia valigia. Lui mi nota e tira qualche manata sulla spalla di una donna. Mia mamma mi vede e sorride. Alex mi corre incontro. Appena siamo abbastanza vicini ci abbracciamo. È davvero bello rivederlo. Ci vedevamo solo d'estate e nelle vacanze di natale. Ovviamente ci chiamavamo ma è una cosa totalmente diversa. "Mi sei mancato!" Dice. "Anche tu" dico io. Mi stacco da Alex e abbraccio mia mamma. Dio quanto mi è mancata. "Stre! Come sei cresciuto! Ma guardati! Anche te con i capelli colorati!" Dice lei lasciandomi un bacio sulla testa. Io e Alex ci mettiamo a ridere. Prendo la mia valigia e ci dirigiamo in macchina. Per tutto il tempo quel cretino di Alex non fa altro che cantare canzoni di Taylor Swift ed è davvero stonato. Io invece passo il mio viaggio guardando fuori dal finestrino e osservo le strade di Roma.  Nostra madre è ricca e famosa, lavora come stilista, passione che ho in comune con lei.  Lei però lavora specificamente nel preparare vestiti per matrimoni, maggiormente per donne.  Io invece adoro i vestiti, amo lo stile.  Ad un tratto la macchina si spegne.  Non do molto peso alle lamentele di Alex riguardo al fatto che quando parte la sua canzone preferita la macchina si ferma sempre.  Scendo dalla macchina ridendo, ma mi blocco quando noto la grande casa. "Mamma questa non è la casa che ho visto a Natale!" Dico. Lei sembra accorgersi di qualcosa.  "Hai ragione tesoro, ci siamo trasferiti a Gennaio" spiega.  Annuisco. Lei si dirige verso la porta. Prende le chiavi ed apre la porta.  La casa è molto grande, c'è un grande giardino sul lato destro con una piscina interrata. Dietro  si vedono degli ombrelloni e dei tavolini. Il colore della casa è il bianco e ci sono molte vetrate. Poso il mio zaino sul divano di pelle bianco e mi guardo attorno.  "È davvero molto bella la casa" dico guardando mio fratello è mia mamma. "Eh già! Vieni Stre ti mostro camera tua!" Dice Alex prendendo la mia valigia. Riprendo lo zaino e seguo mio fratello al piano di sopra.  Trovo un corridoio con tre stanze. Quella centrale è di mia mamma.  Quella a destra è di Alex è quella a sinistra è la mia. Apro la porta e rimango stupito. Ho un letto ad una piazza e mezza, una scrivania con un computer fisso, un scambino armadio ed un bagno tutto per me.  Ho anche un piccolo terrazzo che da sulla strada.  "Alex ma è gigante questa camera!" Dico. Lui ridendo spiega. "Tutti noi abbiamo la camera così, anche se quella di mamma è molto più grande" dice. Mi sembra di essere in una di quelle ville americane gigantesche.  Poso la valigia sul letto ed inizio a sistemare i miei vestiti. La cosa bella di avere una cabina armadio è che posso metterli tutti in ordine di colore. Ho questo disturbo ossessivo compulsivo di mettere tutte le cose in ordine di colore.  Non sono l'unico però. Quando ho finito spero il mio zaino e sistemo il mio portatile, i miei libri e i dischi.  Apro la porta e vado a bussare a quella di Alex. Mi apre lui senza maglia. "Alex cristo santo mettiti qualcosa addosso!" Dico io disgustato. Lui ride e mi lascia entrare. "Che volevi Stre?" Dice. In quel momento mi ricordo cosa volevo chiedergli. "Dove posso prendere le lenzuola e le coperte?" Dico. "Chiedile alla governante, sarà di sotto in cucina" dice sorridendo.  Che palle adesso devo scendere sotto. La vedo. "Buongiorno, io sono Strecatto ma mi può chiamare Stre" dico. La signora sembra non capire. "Signorino Alex? Mi sta prendendo in giro?" Dice. Forse non sa che Alex ha un fratello gemello. "Non sono Alex, forse lei non lo sa ma io e Alex siamo gemelli" cerco di spiegarle. Lei annuisce. "Alllra mi dica Signorino, di che cosa ha bisogno?" Chiede sorridendo cordialmente. "Non riesco a trovare le lenzuola" spiego. Lei sparisce un attimo e torna con delle lenzuola viola e rosa. "Mi dispiace ma c'erano solo di questo colore" dice dispiaciuta. "No, queste sono perfette, da ora in più quelle di questo colore saranno mie" dico ridendo. Lei sembra non capire ma io alla saluto e torno a sistemare camera mia. Queste lenzuola sono una bomba!
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Eilà! Nuova storia! Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto!
Se vi è piaciuto scrivetelo in un commento e votatelo!
Ciauz
-Lika ❤️

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