Capitolo 2

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Strecatto's POV
Sono molto preoccupato per il mio primo giorno di scuola.  Alex mi ha detto che mi avrebbe fatto conoscere i suoi amici, lui è uno dei popolari. Ha detto anche che mi avrebbe fatto conoscere il suo ragazzo. Sono felice che Alex sia fidanzato. Non mi è mai importato se si sarebbe fidanzato con una ragazza o con un ragazzo.  Sono anche felice di non essere l'unico gay in famiglia. Evidentemente siamo gemelli anche in gusti sessuali. Ho addosso una felpa rosa, dei jeans neri strappati e delle scarpe bianche. Sento bussare alla porta e vado aprirla. "Stre, tieni, erano tuoi te li voglio ridare, mamma li ha fatti rifare uguali" dice dandomi la catenina d'argento e gli anelli che avevo regalato al mio fratello gemello. Sorrido e lo ringrazio. Preparo lo zaino e scendo di sotto dopo aver rifatto il letto. Mia madre ha detto che non ero obbligato a rifare il letto dato che avevamo una domestica, ma io sono sempre stato abituato così.  Dove abitavo prima dovevo fare tutto io ed essere gentile con tutti, vi metterò un po' ad abituarmi a tutto questo. Vado in cucina e saluto la nostra domestica con un bacio sulla guancia. Lei mi sorride e Alex mi guarda stranito. "Che succede?" Mi chiede. "È solo educazione, dovresti farlo anche te! Rosa è simpatica!" Dico sorridendo alla mia prima amica. Lei si avvicina e mi scompiglia i capelli. Ci porta dei pancake con del cioccolato. "Grazie mille" ringrazio. "Grazie Rosa, mangi con noi?" Dice Alex sorridendo. Lei risponde che ha già fatto colazione ma ringrazia prima di lasciarci soli. Dopo aver finito di mangiare io e Alex ci dirigiamo verso la porta, dove salutiamo nostra mamma.  Lei mi da una copia delle chiavi di casa che subito ripongo nello zaino prima di uscire. Davanti a cada trovo una macchina blu metallico. Alex si avvicina e sale al posto del autista. "Alex è tua sta macchina?!" Chiedo incredulo. "Si Stre, mamma ne ha comprata una anche per te, ma dato che non hai la patente non la puoi ancora usare! Devi prendere la pantera tra l'altro" dice. Ho una macchina.... non lo sapevo.  Tutto questo mi fa sentire strano. Non sono mai stato abituato a questa ricchezza. Alex ha i miei stessi vestiti, solo che la felpa è azzurra. Salgo in macchina e partiamo. Tira giù il tettuccio. Il vento tra i capelli mi da una sensazione di libertà incredibile. Rido insieme al mio fratello gemello quando parte una canzone che conosciamo entrambi e ci mettiamo a cantarla assieme. Ad un tratto la macchina si ferma. Siamo  arrivati. La scuola è davvero enorme. È piena di ragazzi che guardano me e mio fratello in modo strano. Forse non sapevano che uno dei popolari della scuola aveva un fratello gemello. Una ragazza mi guarda.  Mi guarda in un modo strano, credo di piacerle... ma a me piacciono i ragazzi quindi non ci do tanto peso. Vedo sei persone che salutano mio fratello. Uno corre verso di noi e si butta addosso ad Alex. Lo bacia. "Mi sei mancato!" Dice.  "Anche te!" Dice mio fratello. Quando il castano si accorge di me, che tra l'altro stavo sorridendo come un ebete nel vedere mio fratello felice, si stacca da Alex e mi porge la mano. "Ciao! Io sono Giorgio, il fidanzato di Alex!" Dice. Sembra davvero simpatico. È un po' più basso di me e Alex.  "Piacere Giorgio, io sono Strecatto, ma chiamami Stre" dico sorridendo.  "Stre vieni, ti presento gli altri" dice Alex andando in contro agli altri 6 ragazzi che intanto stavano ridendo e scherzando tra di loro.  "Ragazzi, lui è Strecatto, il mio fratello gemello!" Dice Alex. Io sento le guance andarmi a fuoco. Sono abbastanza imbarazzato.  "Ciao a tutti" saluto. C'è solo una ragazza. Ha una maglietta bianca molto attillata ed una gonna non troppo corta nera con delle scarpe basse nere. "Stai benissimo!" Dico. Un ragazzo si irrigidisce e si avvicina a me. "Occhio Strecacchio! È la mia ragazza!" Dice con fare minaccioso. "Ettore piantala! Mi ha fatto solo un complimento! E grazie Stre per il complimento, anche te stai benissimo!" Dice sorridendo verso la fine della frase. "Ettore stai tranquillo, io sono gay" dico mettendomi una mano dietro la testa imbarazzato. Il ragazzo si tranquillizza e si scusa. "Quindi in questo gruppo ci sono cinque ragazzi gay è uno bisessuale tendente alle donne" dice ridendo. Istintivamente mi viene da sorridere. Vedo due ragazzi che si tengono per mano. Vuol dire che qua non c'è omofobia. Anche i ragazzi ridono. "Ciao! Io sono Stefano e lui è il mio ragazzo Mario!" Dice uno dei due ragazzi. "Piacere" rispondo sorridendo.  Sento una mano battermi sulla spalla. Mi giro e rimango pietrificato davanti a quello che vedo. Un ragazzo più alto di me, capelli rossi accesi, felpa bordeaux, jeans i neri attillati con degli strappi e delle catene e degli stivaletti. "Piacere, io sono Cico" dice io esito un secondo prima di stringergli la mano imbarazzato. "C-ciao piacere" riesco a dire. Lui lascia la mia mano e sento come una scarica.  Credo di non aver mai visto un ragazzo così bello.
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Ti va di vedere il tramonto? [Strecico]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora