I volti delle tre persone che avevo davanti non erano affatto confortarti e in più, erano inespressivi, non capivo se fossero più confusi o disgustati.
«E da quando San Pottah ha una sorella?» prese parola il biondo ancora allibito. Sembrava evidente che per una volta era stato totalmente spiazzato.
«E da quando ti importa della mia vita?» sogghignò Harry.
E bravo il mio fratellone.«Mi scoccia semplicemente avere l'ennesima mezzosangue tra i piedi» disse acido, guardando nella mia direzione.
«Oh di questo non preoccuparti, non la vedrai nemmeno, tranquillo» si bloccò mio fratello. Si avvicinò al biondo e gli puntò un dito contro. «Perché se ti avvicinerai a lei anche solo una volta io...»
«Basta Harry, andiamo» lo interruppi. «Non ne vale la pena» continuai
Ron allontanò velocemente mio fratello e si diressero verso il binario, convinti di essere seguiti da me e Hermione ma, una presa sul mio braccio mi costrinse a voltarmi.
«Scusa cosa sarebbe a non valerne la pena?» ghignò ancora fissandomi negli occhi.
Guardandoli mi resi conto di quanto fossero trasparenti, sembravano ghiacciati, erano affascinanti e spaventosi allo stesso tempo.«Mollami» replicai a denti stretti strattonandolo per errore mentre scuotevo via la sua mano dal mio gomito.
«Sei solo una stupida ragazzina» rise
«E tu sei patetico» mormorai vicino al suo volto, prima di andarmene.
Una flotta di insulti arrivarono alle mie spalle, era lui che continuava a parlottare stupidaggini mentre, mano nella mano con Hermione salimmo a bordo del treno.
Era pazzesco, incredibile come potesse essere ancora più bello dentro che fuori. Il treno, ovviamente.
«Moon, prendo qualcosa dal carrello, mi aspetti?» domandò la riccia alzandosi dal suo sedile.
«Ti spiace se intanto raggiungo i ragazzi?» chiesi di rimando
«No no va pure, ma non perderti» ridacchiò iniziando la fila per prendere qualche prelibatezza che offriva il treno.
Ad essere sincera, non avevo affatto fame; i dolciumi offerti da quella dolce signora anziana sembravano squisiti ma il mio stomaco era letteralmente tappato dall'ansia.
Quella brutta sensazione di non essere all'altezza, invadeva ancora la mia mente, quando all'improvviso il treno divenne buio e arrivò un'ondata di gelo.
Mai provato niente di simile, mi tremarono le gambe, sia per il freddo che per la paura.
Una figura incappucciata si faceva largo nel piccolo corridoio e una voce maschile mi invitò a rifugiarmi nella sua cabina treno; pregai che quei minuti di terrore finirono, era tutto così strano, non capii cosa potesse essere successo.
Poco tempo dopo tornò la luce e la temperatura si ristabilì, chissà cosa diavolo era stato.«Tutto ok?» domandò il ragazzo che era stato così gentile da farmi entrare nello scompartimento insieme a lui.
«Emh si, grazie» sorrisi timida «Sono Moon comunque»
«Oh sei la sorella di Potter?!» chiese sorridente, anche lui. Cosa? Pregai con tutta me stessa che la notizia non stesse già correndo per tutti gli studenti.
«Come..» venni interrotta
«Già ne parla tutto il treno ahaha!» mi spiegò. Come non detto.
«Ad ogni modo io mi chiamo Seamus, piacere, sono un Grifondoro, come tuo fratello»«Oh, fantastico» risposi al ragazzo difronte a me, tentai di mascherare il fastidio provato dopo aver saputo che si parlava di me, già troppo per i miei gusti.
«Tu devi ancora fare il tuo smistamento vero?» domandò curioso
Annuii.«In quale casa vorresti capitare?» mi chiese giocando con i lembi della sua toga.
«Beh, mi piacerebbe molto essere smistata in Grifondoro ovviamente, ma temo di capitare in Tassorosso, che sarebbe forse più adatto al mio carattere» dissi pensierosa. Nutrivo grande rispetto per tutte le case, ma l'idea di trovarmi senza conoscere nessuno, un po' mi terrorizzava.
«Se ci tieni a stare tra i grifoni puoi dirglielo, il cappello parlante tiene conto della tua scelta» mi rassicurò
«Davvero?» domandai incredula.
Harry me lo aveva detto, ma presupposi che fosse solo un semplice modo per rassicurarmi.«Ma certo, e poi...sarebbe un piacere averti tra noi!» concluse
Il fischio dello strumento a vapore segnò l'arrivo ad Hogwarts, accidenti se ero agitata, non stavo più nella pelle; salutai Seamus e mi diressi verso Hagrid per salutare anch'esso.
«Ciao Moon, come stai cara?» chiese con il suo solito vocione.
«Hagrid! Benone un po' agitata, tu?» replicai sorridente«Solita vita del guardiacaccia» disse allegramente «Invece Harry come sta? Si è ripreso?»
«Ripreso da cosa?» domandai confusa«Ha avuto uno svenimento in treno, non lo sapevi?» domandò confuso
«A dire il vero no» mormorai preoccupata«Oh..beh avrete tempo di chiarirvi, ora forza, raggiungi la professoressa McGranitt e i ragazzi del primo anno» mi congedò
Perché ero sempre così disattenta?
Mio fratello era svenuto in treno e io non ne sapevo nulla, era mai possibile?La vicepreside tenne un breve discorso di iniziazione e poi ci accolse in Sala Grande e io sentì immediatamente un vociare alzarsi e circa mille sguardi addosso; odiavo essere al centro dell'attenzione, speravo che quell'agonia sarebbe terminata il prima possibile.
«Moon Potter» chiamò a gran voce la professoressa.
Mi diressi sullo sgabello sotto lo sguardo attento e scrutatorio dell'intera sala.
Scorsi il viso di Harry che mi sorrideva dal suo tavolo e una parte di me rilassò i muscoli nel vedere che, almeno, mio fratello stava bene e sembrava essersi ripreso.La McGranitt poggiò il cappello sulla mia testa e iniziai a sentire i suoi pensieri.
"Capacità notevoli, una grande attinenza per lo studio delle materie magiche;
Determinazione e forza, carattere deciso;
Tanta bontà d'animo e lealtà verso le persone più care;
Molto coraggio, ardore e un cuore nobile;
Ma dove ti colloco...
Staresti bene al fianco dei tuoi amici e sotto l'ala di tuo fratello,
Tuttavia il tuo carattere forte deve formarsi ancora meglio imparando a lottare.
Non sei come Harry, caratteri e doti totalmente diversi,
Diventerai una grande strega e la tua casa ti aiuterà in questo, perciò..."«SERPEVERDE!» tuonò il cappello.
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Piccola Mezzosangue || Draco Malfoy
RomancePRIMO LIBRO DELLA RACCOLTA "Piccola Mezzosangue" *** 31 luglio 1980, Lily e James Potter danno alla luce il piccolo Harry e, a pochi minuti di distanza, sua sorella gemella, Moon. Nessuno sapeva dell'esistenza di un'altra figlia, così, dopo due mesi...