Capitolo 31 - Stretta di mano

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Il treno si era fermato, eravamo arrivati.
Prendemmo i nostri bagagli e scendemmo dal treno, notai subito alla mia destra Ninfadore e mi limitai a correrle incontro ed abbracciarla, era più di una specie di mamma, era una sorella, una migliore amica e mi era mancata così tanto.

«Tesoro mio sei bellissima» disse quasi commossa, guardandomi scendere gli scalini con un sorriso sul volto.

«Dora non sai quanto mi sei mancata!» affermai staccandomi dal suo abbraccio.

«Moon!» mi sorrise la donna dai capelli rossi.

«Signora Weasley!» abbracciai anche lei.

«Quante volte devo ripeterti di chiamarmi Molly?!» mi disse sorridente.
Era una delle donne più dolci del pianeta.

«Molly allora, come stai?» le chiesi cordiale.

«Oh beh, non c'è male» mi rispose.
Quella donna, una forza della natura!

«Moon vieni a salutare gli altri?» mi chiese Hermione.

«Oh si, arrivo» le risposi.
Congedai le mamme per salutare tutti gli altri.
Neville, Dean, Fred e George, Ginny, Oliver e come dimenticarmi di Seamus.

Ero intenta ad abbracciare tutti loro quando scorsi tra la folla della stazione il piccolo gruppo di Serpeverde che si stava salutando tra loro, non c'era l'ombra delle loro famiglie, così pensai che non sarebbe stata una brutta idea salutarli, o almeno salutare Pansy.

«Ragazzi volete scusarmi» domandai; si creò il silenzio mentre tutti mi guardarono avvicinarmi alle serpi

«Emh ragazzi io..mh volevo salutarvi» dissi titubante.

«I nostri genitori ci stanno mettendo fretta perciò andiamo, Moon giusto?» domandarono i due.

«Giusto» gli sorrisi.

«Vincent e Gregory» disse uno dei due.
Mmmh, non avevo mai sentito qualcuno chiamarli per nome.

«Tiger e Goyle, va bene uguale?» ridacchiai.
Annuirono entrambi sorridenti per poi salutarmi con un cenno.

«Ok tocca me, carissima signorina Potter» si bloccò per ridere «Vabbè a parte gli scherzi, mi farebbe piacere conoscerci un po' di più magari l'anno prossimo, fare amicizia insomma» propose Zabini

«Farebbe piacere anche a me, Blaise» gli sorrisi.

«Bene io invece dico che tu sei proprio una bella ragazza, perciò se ti va l'anno prossimo ci conosciamo e non solo in amicizia» mi fece l'occhiolino Nott «Dai così sembro un maniaco, però sei veramente bella»

«Emh grazie Theodore» arrossii guardando il suo occhi scrutarmi da capo a piedi.

«Chiamami Theo» mi fece l'occhiolino.

«Mamma mia sei un caso patologico» intervenne Malfoy «Beh, non abbiamo molto da dirci, buona estate Potter Woman»

«Anche a te e l'anno prossimo fattelo un colore più decente a sti capelli» lo sfottei.

«Scusa cosa avresti contro i miei capelli?» disse con tono non troppo serio.

«Tante cose» risposi vagheggiando, lasciando spuntare un sorriso sulle mie labbra.

«Dovresti vedere quelli del padre» ridacchiò Pansy; così ci guardammo «Vieni qui» mi disse aprendo le braccia.
Mi fiondai tra esse e la strinsi, dispiaciuta di non rivederla per tutti i mesi successivi.

«Oddio che scena strappalacrime» ci beffeggiò Theo.
Soliti insensibili.

«Simpatici» gli rispose facendogli la linguaccia la mora.
«Scrivimi qualche lettera ok? Sennò come faccio senza di te in stanza?» disse fingendosi devastata.

«Ah io starò una favola senza te che russi» le dissi scherzando e provocando la risata di tutti, compreso il biondo. Wow che progressi.

«Mi sa che i nostri genitori sono fuori» li avvertì il Blaise.

«Andiamo?» chiese Pansy; gli altri annuirono.

Si salutai con la mano e quando mi voltai, notai che ormai la stazione era semi vuota e che i grifoni non mi stavano più guardando, erano impegnati a parlare tra di loro.

Stavo per raggiungerli quando una voce mi fermò.
«Potter Woman»
E chi poteva essere.

«Si..?»

«Hai presente l'accordo che avevamo fatto? Quello di stare lontana dai miei amici?» mi disse ricordandomi qualcosa non molto piacevole, a dirla tutta.

Annuii.

«Puoi considerarlo annullato» sentenziò, sforzando un sorriso a mezza bocca.

«E come mai?» risi un po' sconvolta.
A cosa dovevo tanta gentilezza?

«A loro stai tanto simpatica perciò, farò quest'eccezione» rispose facendo spallucce.

«Quindi amici?» chiesi, per avere un'ennesima conferma.

«Non direi, compagni di casa può bastare» ghignò squadrandomi.

«Mi sta bene» accettai; dopodiché si creò silenzio.
«Non dovremmo stringerci la mano per chiudere il patto?»

«Ah no, l'ultima volta che ho provato a dare la mia mano a un Potter è finita male, perciò evitiamo» ridacchiò voltandosi.
Così prese il suo bagaglio e fece per andarsene ma il mio richiamo lo bloccò.

«Malfoy?»

Si fermò e si voltò, ne approfittai per fare qualche passo e raggiungerlo poco più avanti.

«Ricordati una cosa su di me, che ti serva anche in futuro» dissi avvicinandomi «Io non sono neanche lontanamente come Harry, assolutamente per niente. E semmai ne avessi voglia, sarò pronta a farti ricredere» affermai sicura di me.

Per mostrarglielo, tesi la mano la mano destra verso di lui.
Era un po' titubante all'inizio ma poi accettò e la strinse, mi salutò con il suo solito ghigno e si allontanò piano verso l'uscita della stazione.

Tornai dai miei amici per finire di salutare anche Ron ed Hermione che però sapevo che avrei rivisto durante l'estate con qualche scusa; però mi sarebbero mancati così tanto anche loro accidenti...
Dopo gli ultimi congedi andai verso la mia famiglia, Remus e Dora portavano i nostri bauli e io ero dietro di loro, mano nella mano con Harry.

Non sapevo cosa mi avrebbe riservato il futuro, ma non mi sarei annoiata di certo tra le mura di quel castello e poi, il quarto anno non era poi così lontano...

***

Spazio Autrice: c'è un altro aggiornamento da leggere!💘

Piccola Mezzosangue || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora