Capitolo 17 - Accordi tra Serpi

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Mentre camminavo verso il castello riflettevo bene alla situazione generale e immaginavo un'ipotetica soluzione al problema; com'era possibile che Remus non sapesse nulla di tutta questa storia?

«Moon» venni richiamata da una voce familiare.
«Pansy ciao» sorrisi alla mora

«Avresti un minuto?» chiese con il suo solito tono gentile. Pansy aveva probabilmente una reputazione sbagliata nella scuola, oppure, era semplicemente più disponibile nei miei confronti. Chissà perché.

«Mh stavo andando dal professor Lupin, però se è successo qualcosa dimmi» le dedicai attenzione

«In realtà volevo chiederti se ti andasse di fare un giro» chiese sorridente. Accettai il suo invito un po' titubante, pensando che forse se mi fossi calmata un po' la conversazione con il mio pseudo papà sarebbe andata meglio e sarebbe stata più tranquilla.

Se mi fossi soffermata a pensare che, quasi sicuramente, ci aveva mentito, nascondendoci altre cose, come ad esempio il fatto che fossi una strega, mi faceva ribollire il sangue nelle vene. Non tolleravo le bugie, non ne comprendevo ne il motivo nè l'utilità, sopratutto se quella determinata menzogna era talmente grande da sembrare evidente che prima o poi sarebbe venuta a galla.

«Ecco in realtà c'è un motivo per cui siamo venute qua» mi disse a un tratto. Lo immaginavo in effetti.

«Nel campo da Quidditch?» domandai spaesata.
Che ci facevamo li?

«Ho sentito la professoressa McGranitt dire a Piton che devi recuperare delle lezioni di volo, non ne hai mai prese vero?» chiese per accertarsi dell'informazione

«Mh no, insomma ho visto Harry andare sulla scopa qualche volta ma non ho imparato granchè» ridacchiai.
Ero già consapevole di essere una frana su una scopa, me lo sentivo assolutamente, non serviva nemmeno provarla per confermare la mia ipotesi.

«Beh se ne hai voglia posso darti qualche dritta e fare pratica insieme» si offrì

«Ah perciò sei brava!» dissi entusiasta. Avevo sempre sentito di giocatori di Quidditch e mai di giocatrici, era interessante sapere che anche le streghe avessero una certa attinenza per quello sport.
Lei annuii.

«Sei nella squadra?» chiesi
«No» disse abbassando lo sguardo. Non sembrava una risposta molto semplice, dava l'impressione di essere dispiaciuta di non farne parte.
Che non avesse passato le selezioni forse?

«Come mai? Secondo me sei bravissima!» replicai sorridente.

«Accordi interni tra le serpi» disse chiudendo il discorso. Accordi interni? Che diavolo significava?

La curiosità era tanta ma decisi di non proseguire il discorso, non sembrava entusiasta della cosa, anche se io in realtà, morivo dalla voglia di saperne di più; alla fine ero una Serpeverde eppure sembravo una Grifondoro, ero sempre con loro e vedevo le serpi solo nella sala comune in quei rari momenti in cui ero nella mia dato che solitamente ero in quella dei grifoni, o la sera prima di andare a dormire, ma mi limitavo alla visione della mia compagna di stanza.

Arrivammo in fretta sugli spalti e ci sedemmo ad ammirare la profondità e l'altezza a cui ci trovavamo, il panorama era mozzafiato.

«Pansy posso chiederti una cosa?» dissi titubante, forse temendo, in parte, la sua risposta.

«Spara» rispose sistemandosi nel frattempo la cravatta.

«Quanto tempo hai impiegato ad ambientarti con i nostri compagni di casa?» domandai.
Mi sentivo sciocca ad averlo chiesto davvero, era una cosa che sarebbe dovuta venire spontanea, non potevano esserci obiettivi.

«A dire il vero non vado d'accordo quasi con nessuna ragazza, sai il gruppetto di Astoria, Daphne e Millicent non è il massimo, l'altro gruppetto delle cinque è sempre chiuso tra di loro ed ecco qui che sono finite le ragazze del nostro anno» rise

«Perciò con chi passi il tempo di solito?» chiesi a quel punto.

«Con i ragazzi, sai Theo, Blaise, Draco, Tiger e Goyle» rispose noncurante.
Iniziai a fissare il panorama creando silenzio tra noi due e riflettendo sul fatto che lei era molto amica delle stesse persone che reputavo sciocche e insensibili.

«So che non ci vai molto d'accordo..però non sono tanto male» disse lei dal nulla, come se mi avesse letto nel pensiero, come se avesse capito le mie perplessità al riguardo.

«È per questo che non sei nulla squadra?» chiesi senza ulteriori giri di parole.
Prese un sospiro e iniziò a spiegarsi.

«È stata una mia scelta, ci sono degli accordi tra di noi e il capitano preferisce non avere ragazze in squadra, per me non è una grande rinuncia» sembrava fregarsene ma sapevo che non era così, i suoi occhi delusi dicevano tutt'altro.

«Questa cosa è assurda, grande o piccola è una cosa di cui ti privi e non è giusto!» risposi stizzita.

«Moon, per me non è un problema, davvero» disse pacata.
Mi fermai un momento a riflettere, non concepivo come potesse davvero accettare la cosa, tuttavia c'era da dire che era il loro accordo e se stava bene a tutti...

«Perché non provi a stare con noi una di queste sere?» domandò all'improvviso
«Io?» replicai sbigottita. La guardai come se avesse pronunciato una chissà quale eresia.

«Tu certo, sei una serpe!»

«Si ma non vado proprio a genio agli altri perciò-» mi interruppe.

«Oh andiamo! Non ti riferirai mica a Draco!» disse ridacchiando.
No..assolutamente, figurati!
Oh ma invece si!

«Beh si, mi detesta!»

«Non ti detesta, è fatto così..» si bloccò per poi proseguire «E poi anche se fosse è solo uno, ti assicuro che a tutti gli altri non stai antipatica anzi, secondo me hai conquistato già un paio di cuori» disse con aria maliziosa

«Smettila dai» le dissi ridendo.

Passammo l'intero pomeriggio a ridere e parlare di tutto, era incredibile quanto mi trovassi bene con quella ragazza, era semplice, sincera e anche dolce, come poteva essere così amica di quelli li?
Chissà se non erano davvero così male come diceva lei...

Piccola Mezzosangue || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora