Non appena misi piede al banchetto offerto dalla Sala Grande, quella mattina, mi strafogai senza limiti, avevo una fame arretrata a dir poco inspiegabile, e finalmente, finiti i guai era tornato il mio appetito.
«Ma sei affamatissima stamattina» rise Pansy alla mia destra, guardandomi mettere in bocca l'ennesimo pezzo di torta.«Devo assolutamente rifocillarmi» affermai ingozzandomi, fregandomene della figura che stessi facendo.
Il tempo degli spostamenti era ormai finito, Hermione ed Harry erano riusciti a rimettere tutto a posto, a risparmiare la vita a Fierobecco e il bacio del Dissennatore a Sirius.
Dal canto mio ero riuscita a tornare in tempo in Infermeria e a riportare Ron nel suo lettino, esattamente dove l'avevano lasciato gli altri due, Silente aveva l'aria di sapere esattamente cosa fosse successo, non solo ad avercelo consigliato ma proprio a ricordarselo; come faceva quell'uomo a sapere sempre tutto?«Scusate, Moon vieni un attimo con me?» chiese mio fratello, avvicinandosi al mio tavolo. In effetti ero in lutto al pensiero di lasciare il cibo che sembrava assistermi quel giorno, ma immaginai che forse doveva dirmi qualcosa di importante.
«Arrivo» risposi ad Harry «Noi ci vediamo dopo, si?» domandai alla mora
«Mi trovi in sala comune» affermò ridendo, ammiccandomi con l'occhiolino.
Così la congedai e seguii mio fratello.«Harry dove stiamo andando?» chiesi confusa mentre lo seguivo per i corridoi del castello.
«Remus vuole vederci, nel suo ufficio, non so..» disse altrettanto incerto, così capii che non ne avesse idea neanche lui, perciò lo seguii senza ribattere.
Arrivammo davanti lo studio del nostro pseudo papà e bussammo; la sua voce ci diede cenno di entrare, e così facemmo.«Ciao ragazzi» sorrise raggiante dopo averci visto.
«Che sta succedendo qui? Perché è tutto sottosopra?» ridacchiai guardandomi intorno. Quello studio era un disastro, sembrava ci fosse passato uno tsunami.
«Me ne vado» disse con nonchalance
«Te ne vai?!» dimmo all'unisono scioccati io e mio fratello.
Se ne andava? E dove andava? Lasciava il castello?
E noi come avremmo fatto senza di lui?«Beh tra poco inizieranno i colloqui e presumo che i genitori non vogliano che a insegnare ai propri figli sia..si insomma, qualcuno come me» rispose.
Il suo tono era allegro, spensierato, ma un velo di malinconia gli penetrava gli occhi, era evidente la sua sofferenza per le sue condizioni.«Non importerà a nessuno! Anzi nessuno lo sa» tentò di dirgli Harry, sperando di convincerlo a ripensarci.
«Ragazzi, state tranquilli, lo sanno già a tutti» ridacchiò guardandoci.
«Perché ridi?» domandò mio fratello sbigottito.
Aveva ragione Harry a domandarlo, che diavolo c'era da ridere?«Almeno ora posso tornare a casa a riposarmi» ironizzò sulla questione e io ed Harry ci guardammo confusi, non capendo che fosse accaduto.
Fu allora che ebbi un'illuminazione: nessuno, tranne noi tre, e Malfoy sapeva di questa storia. Sporco spione.«La voce si è sparsa eh» dissi ad alta voce trattenendo una risata isterica.
Uscii dal suo ufficio per andare a prendere il biondo per la chioma unta, borbottando insulti rivolti a lui, del tipo «Quel maledetto idiota, come ho fatto a fidarmi? Sono stata così stupida!»Venni richiamata più volte dal mio pseudo papà, ma non ero intenzionata ad ascoltarlo, sapevo benissimo quale testa aprire un due: Draco maledetto Malfoy.
Cercai nell'aula di Pozioni, nella sala comune e persino del suo dormitorio, ma non trovai altro che un esemplare di Theodore Nott ancora intento a fare il casca morto; arrivai fino al campo da Quidditch ma niente. Alla fine lo trovai proprio davanti l'entrata del Castello intento a raggiungere i suoi amici nella Sala Grande.«Malfoy!» tuonai richiamando la sua completa attenzione.
«Potter Woman» disse calmo «A cosa devo questo piacere?» chiese sfottendomi.
«Tu! Razza di maledetto idiota» urlai «Ma ti rendi conto delle cose che fai? Sei uno stupido presuntuoso arrogante!» gli sbottai trattenendo la mia mano dal lanciargli uno schiantesimo o magari un pugno in viso come aveva già fatto Hermione.
«Posso sapere almeno a cosa è dovuto tutto questo affetto?» ghignò
«Cos'hai da ridere?» chiesi innervosendomi ancore di più per le sue dannate provocazioni.
«Malfoy ti odio! Possibile che non riesci a tenere neanche chiusa quella maledetta fogna!?» urlai spingendolo dalle spalle.«Ok ora esageri, giù le mani ragazzina» disse acido, cambiando totalmente espressione in volto.
«Tu sei-»
Provai a replicare ancora, ma una voce mi fermò.«Moon!» venni interrotta dal mio patrigno
«Remus non è il momento» lo zittii intenta a proseguire la mia serie di insulti. Ma una nuova voce si intromise nuovamente nella nostra discussione. Che più che nostra, in realtà, ero solo io che gli urlavo contro.
«Forse però è il momento che lei, signorina Potter, mi spieghi perché stava offendendo uno degli studenti più bravi della mia classe, nonché suo compagno»
Merda. Il professor Piton.«Professore emh io-» tentai di dire
«Severus ti vedo turbato, non sarà mica perché lascio la cattedra» se la rise Lupin divertito, tuttavia l'insegnante di Pozioni non la prese con altrettanta ilarità.
«Affatto, sto festeggiando in silenzio il suo atto di eroica onestà» esplicò nel suo tono apatico.
«Eroica onestà?» chiesi confusa.
«Il professor Piton sta solamente facendo della sottile ironia sulla mia scelta di essere onesto con i miei studenti e rivelare io personalmente a tutti loro la mia natura» mi spiegò.
Ah quindi...«Sei stato tu a dire a tutti che sei un..mh si intendo..» provai a parlare.
«Un lupo mannaro, esattamente» mi sorrise, chiarendo il malinteso.
Ah.
Ops.«Che scena stucchevole, menomale che lascia la cattedra, ero contro questi favoritismi» esplicò Piton.
«Avanti Severus, forse quest'anno riuscirai a prendere la cattedra di Difesa Contro le Arti Oscure» lo burlò mio padre.
Erano quasi divertenti insieme.«Molto divertente, ciò non spiega perché la signorina Potter si stesse accanendo contro il signor Malfoy» insistette il professore di Pozioni
«Avanti stavano solo scherzando, vero Draco?» disse il mio patrigno .
Il biondino mi scrutò, rivolse uno sguardo a Remus e infine a Piton.
«...Vero» rispose Malfoy non troppo convinto.«Possiamo andare allora» disse a Piton, il quale lo ignorò andando nella direzione opposta.
Il biondino di fianco a me scoppiò in una grande risata.
«Che hai da ridere?» chiesi ancora un po' infastidita.«Tu pensavi che io avessi spifferato tutto su tuo padre vero?» ghignò.
Che fastidio mi provocava quel ragazzo.«Forse» risposi abbassando la testa. Mi sentivo quasi..in colpa?
«Andiamo Potter, io sono un'uomo di parola, ti avevo promesso di non dirlo a nessuno e ho rispettato la cosa da signore quale sono» si vantò «Una promessa è una promessa dopotutto»
«Ok. Beh allora grazie» dissi incerta e non molto fiera del gesto.
«Non l'ho fatto per te, l'ho fatto per i miei compiti di Trasfigurazione, buon divertimento ragazzina» disse facendomi l'occhiolino per poi andarsene.
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Piccola Mezzosangue || Draco Malfoy
RomancePRIMO LIBRO DELLA RACCOLTA "Piccola Mezzosangue" *** 31 luglio 1980, Lily e James Potter danno alla luce il piccolo Harry e, a pochi minuti di distanza, sua sorella gemella, Moon. Nessuno sapeva dell'esistenza di un'altra figlia, così, dopo due mesi...