Capitolo 15 - Gita fuori le mura

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Il rumore odioso di quella maledetta sveglia mi costrinse ad aprire gli occhi e, prontamente, mi sbattei il cuscino sulla faccia per coprire i raggi del sole che entravano dalle tende semi aperte verdi e argento appiccate al limite del soffitto nero.

Velocemente mi lavai, mi asciugai con cura i capelli e indossai la solita uniforma della mia casa, alla quale, stavo iniziando persino ad abituarmi.

«Moon sei pronta?» chiese gentilmente la mia compagna. Incredibile come, malgrado l'apparenza, ella si era sempre mostrata disponibile e carina nei miei confronti.

«Arrivo Pansy» le risposi dall'alto lato della porta del bagno.

Mi diressi di fianco a lei e insieme scendemmo per raggiungere la Sala Grande e fare colazione; prima di varcare la soglia d'entrata mi occupai di consegnare alla McGranitt i fogli firmati dell'autorizzazione per l'uscita al villaggio di quel pomeriggio.
I ragazzi più grandi erano elettrizzati tanto quanto noi; Fred e George amavano Hogsmeade e ce ne avevano sempre parlato bene, soprattuto dell'Emporio Degli Scherzi Di Zonko che era quello che mi incuriosiva di più, Ron invece si disse più attratto da Mielandia, e prevedibilmente aggiungerei.

Le lezioni mattutine per fortuna finirono in fretta e subito dopo il pranzo, andammo tutti in cortile a radunarci, appoggiati sui gradoni davanti l'entrata c'erano Malfoy e la sua banda; erano sempre in disparte, a scrutare tutti guardandoli dall'alto verso il basso, con quell'aria di superiorità e lo sguardo fulminante degno di cinque Purosangue fieri di esserlo. Che poi, chissà cosa avevano in più rispetto a noi.

«Allora mi raccomando rispettate gli orari e non allontanatevi dal Villaggio, tutto chiaro?» chiese severa la Vicepreside. La professoressa di Trasfigurazioni era senza dubbio tra le più brave nella scuola, ma di certo non eccessivamente affabile, anzi, sempre calata nel suo ruolo abbastanza rigido e severo.

«Si professoressa McGranitt» rispondemmo tutti in coro.

Mentre tutto il gruppo si dirigeva verso Hogsmeade, io, Hermione e Ron stavamo aspettando mio fratello che, per qualche assurdo motivo, non si era fatto nemmeno vivo alle lezioni; a detta del roscio e dei loro compagni di stanza, a quanto pare Harry non si sentiva bene, tuttavia la storia non mi convinceva e speravo infatti di poterci parlare per capire che diavolo gli prendesse.

Tutto il gruppo di ragazzi si stava dirigendo verso l'uscita e, arresi, anche noi li stavamo per seguire, quando la voce di Harry ci fermò.

«Professoressa, non conti la mia autorizzazione, non verrò alla visita» comunicò mio fratello all'improvviso, lasciando anche noi nella più totale sorpresa.

«A cosa devo questa assenza signor Potter?» domandò quasi sospettosa.

«Non sto affatto bene, sa..lo stomaco, deve avermi dato fastidio il budino di ieri sera» disse stringendosi la pancia, palesemente fingendo. Era davvero un pessimo attore, tra l'altro.

«Beh, mi auguro che non abbia iniziato a svuotare il banchetto come è solito fare il suo amico, il signor Weasley» disse la McGranitt voltandosi verso di noi, in particolare, nella direzione di Ron.
Il roscio sorrise colpevole, con lo sguardo di chi non era proprio a suo agio.

«Niente del genere per il momento» ridacchiò Harry

«Allora veda di rimettersi signor Potter, voi tre invece, andate o perderete il gruppo» disse voltandosi verso di noi, per poi tornare all'interno del castello.

«Si può sapere cos'hai?» intervenne Hermione una volta rimasti soli.

«Preferisco rimanere qui, da solo»
Wow, che idea brillante! Le idee di Harry, il sessanta percento delle volte, mi ricordavano perché non era stato smistato in Corvonero.

«Ma per favore! Perché diavolo sei così irresponsabile?» sbottai innervosita dalle sue scelte poco pensate.

«Che ho fatto?» domandò quasi sorpreso, come se ci fosse da stupirsi.

«Cosa hai fatto? C'è un assassino a piede libero per la scuola che probabilmente sta dando la caccia a te e tu preferisci rimanere qui da solo invece che allontanarti? Dio Harry, non mi stupisce che ti chiamino Non Corvonero Potter» terminai a fiato corto.

«Senti, se è necessario rimarrò tutto il giorno con Remus, sta tranquilla» disse quasi irritato. Come se il mio atteggiamento di protezione fosse eccessivo quando, al mio posto, avrebbe fatto decisamente di peggio.

«Fa come ti pare, sei un'irresponsabile comunque» conclusi andandomene.
Gli altri due mi vennero dietro senza aggiungere una parola, anche perché, sarebbero state probabilmente inutili.

La nostra camminata verso il villaggio si arenò a qualche metro da un'edificio grosso, nero e quasi del tutto storto che però, non aveva nulla di bello.

«Quella lì signore, è la Stamberga Strillante, la casa di spiriti più infestata della Gran Bretagna» annunciò Ron.

Hermione fece qualche passo in avanti tenendo per la manica il roscio, si fermarono poco più avanti a me che invece, ero occupata a rovistare tra la mia borsa alla ricerca del mio portafoglio; mentre scavavo nella sacca una voce familiare interruppe ciò che stavo facendo.

«Bene bene, cercate la vostra casa dei sogni? Non è un po' troppo per te Weasleiuccio? La tua famiglia non dorme tutta in una stanza?» domandò beffarda la serpe bionda seguita dalle risate dei suoi compagni.

«Sta zitto Malfoy» disse Ron stizzito

«Si ha ragione, ma non la smetti mai di blaterare?» intervenni. Mi piaceva mettermi in mezzo, se si trattava di lui, provocarlo era divertente, avevo scoperto di saper tenergli testa abbastanza bene.

«Guarda guarda, non ti avevo visto, compagna» rise sarcastico.

«Che c'è? Non ti va giù che io sia una serpe tanto quanto te?» lo sfidai.
"Che lo show abbia inizio" pensai.

«Al contrario, è che secondo me sei piena di potenziale per essere velenosa, peccato però che sei anche piena di gentaccia intorno, e alla fine fai parte di loro» ghignò

«Meglio come loro che come te o come la tua famiglia, se così si può definire» mi avvicinai alla sua faccia.

«Come osi? Piccola Sudicia Mezzosangue» sputò acido

Rimasi in silenzio, non tanto perché mi sentissi offesa dalle sue parole, quanto perché non immaginavo che si potesse sputare tanto odio su qualcuno con una tale freddezza negli occhi. Come si faceva ad avere così tanto astio nel corpo?
Nei confronti di qualcuno che alla fine, non gli aveva nemmeno fatto niente.

Lo guardai con disgusto, presi i miei amici per le mani e ci allontanammo.

«Moon è tutto-» iniziò la riccia, che venne immediatamente bloccata dalle mie parole.
«Sto bene Hermione» sentenziai

Stavo davvero bene?

***

Spazio Autrice: vi rubo questo spazio per ringraziarvi delle prime 1k di letture, grazie grazie ad ognuno di voi!💘

Piccola Mezzosangue || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora