«Ragazzi, vado un secondo nella mia sala comune a cercare qualcosa per il mal di testa» mentii trovando una scusa per allontanarmi, anche se in realtà, la testa mi faceva male per davvero.
«Vuoi che venga con te?» domandò teneramente Ginny
«No tranquilla, magari mi stendo, poi torno» le sorrisi tentando di convincerla.
Prima di andar via Ron mi prese per il polso e si avvicinò al mio orecchio.«Conosci le regole Moon» mi avvertì il ragazzo di fronte a me, facendo un chiaro riferimento alla missione che stavano eseguendo Hermione ed Harry con l'aiuto del Giratempo.
«Tranquillo, non sono stata con nessuno dei Serpeverde se non Malfoy, ma ormai i ragazzi saranno già all'inseguimento di Minus»
«Sta attenta» disse apprensivo Ron.
Congedai i Weasley e mi diressi verso la mia sala comune che era, stranamente, deserta.Poi mi ricordai che a quest'ora erano soliti a stare tutti in giardino, prima di rientrare per la cena; salii in fretta le scale del dormitorio e arrivai nella stanza che dividevo con Pansy che, ovviamente, non trovai, ma dimenticai la porta aperta.
«Ei Potter Woman»
La sua solita voce odiosa.«Che vuoi Malfoy?» chiesi infastidita.
«I compiti di Trasfigurazione che devi farmi» ammiccò ricordandomi del suo stupido ricatto.
«Poggiali sulla scrivania e sparisci» dissi acida, per poi piegarmi in preda ai dolori.
«Senti, non iniziare a fare la sbruffona o-» si interruppe quando notò che non ero al massimo delle mie forze ed ero già stesa sul letto «Che hai?»
«La testa» lagnai
«Hai qualcosa da prenderti?» domandò fingendosi stranamente interessato.
Draco Malfoy che sembrava davvero preoccuparsi per me? Temevo di avere un'allucinazione.«Ho già preso la pasticca» piagnucolai ancora.
«Allora datti tempo che farà effetto» rispose in tono tranquillo.
Non era acido, ma sembrava si stesse sforzando di mantenere un'atteggiamento pacato.«Mi fa male tutto ti giuro io-» mentre mi stavo ancora lamentando del dolore, mi interruppe.
«Chiudi gli occhi e sta un po' zitta» ordinò, e il suo tono divenne scontroso, anche se aveva una punta di apprensione nella voce.
***
Riaprii gli occhi dopo un tempo difficile da determinare, ma notai presto che il sole era già calato, ero distesa sul mio letto avvolta in una coperta verdastra e accanto a me era steso...
MALFOY??????????
Ma che diavolo ci faceva qui con quel capelli unti sul mio cuscino?
«Malfoy..svegliati» dissi a tono basso
«Mhh altri cinque minuti» biascicò senza nemmeno aprire gli occhi, voltandosi verso il mio lato del letto.
«Quali cinque minuti idiota, alzati che se arriva qualcuno-» mi bloccò
«Che c'è? Hai paura di farti vedere a letto con me?» rise prendendosi gioco di me.
Non risposi, non ne avevo molta voglia a dire il vero, stavo piuttosto contemplando e ripensando all'accaduto delle ultime ore.«Sentimi bene Potter, se ti provoco e non rispondi non c'è gusto, perciò dimmi che hai» disse alzandosi definitivamente dal mio cuscino e mettendosi a sedere.
«Da quando ti importa?» chiesi in un mezzo sorriso
«Non mi importa, è solo che non c'è divertimento a prenderti in giro se non sei in forma» ghignò con la sua solita, odiosa, aria da superiore.
«È il mal di testa» insistetti sperando di convincerlo.
«E io dovrei crederti?» mi rise in faccia.«Diciamo che..» mi bloccai «Oh andiamo perché dovrei parlarti dei miei problemi?»
Per quale assurdo motivo mi sarei dovuta confidare con quell'essere? Probabilmente nemmeno gli interessava saperlo, anzi, mi domandavo perché insistesse tanto.
Io ero la sorella dello Sfregiato, della persona che più odiava in assoluto, e mai da me avrebbe potuto cercar amicizia.
Però...
Sembrava davvero interessato ad ascoltarmi.«Perché qui ci sono solo io per ascoltarli e i miei consigli sono i migliori dell'intero Mondo Magico» si vantò.
Alzai gli occhi al cielo.«Mmh ho scoperto che Remus, si insomma lui..è un lupo mannaro» confessai, domandandomi per quale assurdo motivo avessi deciso di dirgli davvero cosa mi turbava.
«Ma che figata! Quel professore allora fa qualcosa che non sia sempre così tremendamente noioso» esclamò sorridendo, e guardando verso il soffitto.
«Tu ci sei o ci fai?» chiesi retorica.
«Pensa che roba, un lupo, bellissimo dai» disse emozionato.«Forse tu non hai capito, non è mica un Animagus, quando si trasforma non è più se stesso» lo rimproverai innervosita. Era una cosa seria e lui, come al solito, si divertiva a ironizzare sulle crisi e i problemi altrui.
«Tu l'hai visto trasformarsi?» domandò incuriosito.
«No» dissi distogliendo lo sguardo.«Ragazzina, perché pensi di poter mentire a me?» chiese retorico.
Odioso, maledettamente odioso.
Perché diavolo di motivo riusciva a comprendere quando gli mentissi? Non ero mai stata una frana nel farlo, ma con lui...mi risultava più difficile, come se quegli occhi cristallini scrutassero ogni verità che provavo a tenergli nascosta.«Va bene si, l'ho visto, è stato uno spettacolo orribile» ammisi tremando al ricordo.
Lo vidi pensarci su, prima di aprire bocca. (cosa che accadeva davvero raramente)
«Ma prende qualcosa?»«Una pozione Antilupo, sai, per evitare le trasformazioni improvvise»
E guarda caso però, proprio la sera precedente l'aveva scordata. Che fortuna che avevo!«E allora! Non vedo il problema, è tutto sotto controllo» affermò.
«Si ma-»«Ma niente Potter» mi bloccò «Sei troppo paranoica, andiamo non è nulla di così grave»
«Tu non capisci...» biascicai rigirandomi nel letto.
«Io so per certo che se fossi nelle sue condizioni non vorrei sentirmi trattato come diverso» constatò come se davvero riuscisse a mettersi nei suoi panni, il che mi fece pensare che forse aveva un po' di empatia nel corpo.
O che forse era un lupo mannaro anche lui. Si, decisamente più plausibile la seconda.«Non me l'ha nemmeno detto, l'ho solo scoperto capisci?» mi lagnai trovando, l'ennesimo, lato negativo.
«E ci credo che non te l'ha detto, guarda che scena stai facendo, prova a metterti un po' nei suoi panni» disse sbuffando un sorriso «Io non ti direi nulla se ogni volta sei così melodrammatica»
«Stai zitto» lo rimproverai «Però, sul fatto di non dirlo, forse...forse eh, potresti avere ragione» mi arresi
«Io ho sempre ragione Potter» si vantò alzandosi «Ora se vuoi scusarmi, tolgo il disturbo, così puoi svolgere allegramente i miei compiti» ammiccò.
«Malfoy?» lo richiamai «...Grazie» proseguii
«Diciamo che non avevo di meglio da fare» ghignò tornando a dirigersi verso la porta d'uscita.
«Beh grazie lo stesso» insistetti
«Non farne parola con nessuno o ti rovino ragazzina» disse in tono piuttosto allegro prima di chiudersi la porta alle spalle.
A dire il vero, era riuscito a risollevarmi un po' l'umore, incredibile!Dannazione, ma che ore erano?
Dovevo assolutamente correre in infermeria, Harry ed Hermione sarebbero tornati a momenti!
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Piccola Mezzosangue || Draco Malfoy
RomancePRIMO LIBRO DELLA RACCOLTA "Piccola Mezzosangue" *** 31 luglio 1980, Lily e James Potter danno alla luce il piccolo Harry e, a pochi minuti di distanza, sua sorella gemella, Moon. Nessuno sapeva dell'esistenza di un'altra figlia, così, dopo due mesi...