IRENE

624 8 0
                                    

(NICCOLÓ)

Sono passati tanti mesi da quando Eva è finalmente tornata in Italia.
Abitiamo insieme nel mio appartamento, lei ha frequentato le lezioni all'università per qualche tempo, fino a quando la pancia non è diventata visibile.
L'ho presentata subito ai miei genitori , che già l'avevano vista nelle foto gossip, ma hanno detto che dal vivo è proprio deliziosa e hanno dato il loro consenso alla nostra relazione, poi sono anche contenti di questa bimba che arriverà; esatto.... bimba!
Qualche mese fa abbiamo scoperto il sesso ed è una femminuccia! Una piccola da proteggere.
Il nome ancora non lo abbiamo deciso perché volevamo prima vederla in faccia per decidere quale le si addica di più.
Comunque l'ansia si fa sentire sempre di più perché si sta avvicinando la data del parto... anche se penso che partorirá prima visto che da qualche giorno ha più dolori del solito.

Io: buongiorno tesoro

Eva: buongiorno

Io: ho un déjà-vu

Eva: ahaha, tu hai sempre déjà-vu

Io: ti ricordi? Tu dovevi partire per tornare a Milano

Eva: si, mi ricordo anche che tu volevi già baciarmi quella sera

Io: si, forse è vero... direi che la tua amica ha avuto un tempismo perfetto

Eva: menomale, altrimenti non avrei saputo che fare

Io: qualche sera dopo lo sapevi però, hai fatto tutto tu

Eva: e non so dove ho preso tutto questo coraggio

Io: be se non l'avessi fatto tu l'avrei fatto io molto probabilmente e.... Eva che c'è ? - noto che si è accasciata

Eva: ho più dolori del solito... ahia...

Suona il campanello e Spugna abbaia.
Sarà Adriano che il sabato viene sempre a trovarci.
Vado ad aprire un attimo.

Adriano: ciao Nic

Io: ciao

Eva: aaaaa

Adriano: oh che è ? Si sente male?

Io: mi sa che deve partorire

Adriano: ti accompagno all'ospedale

Io: grazie.... ehi piccola ora andiamo all'ospedale, dai che forse la piccola sta arrivando.

Così io do una mano a vestirsi a Eva, mentre Adri prepara la borsa della bambina, con tutto il necessario.
Scattiamo verso l'ospedale, che per nostra fortuna è vicino casa.

X: serve aiuto?

Io: si penso che la mia fidanzata stia per partorire

X: lo penso pure io, le do una sedia a rotelle e avviso il vostro dottore.

Aiuto Eva a sedersi sulla sedia e poco dopo arriva il dottore.

Dottore: allora signorina, ora si va in sala parto, è pronta?

Eva: sto morendo di paura...

Io: ehi ci sono io con te... Adri avvisa i nostri genitori perfavore.

Per fortuna i genitori di Eva si trovano già qui a Roma, ospiti dai miei, in quanto in questi giorni ci sarebbe stato il parto e quel giorno è arrivato.

Dottore: ok allora Moriconi indossi questi per entrare in sala parto, mi segua.

Sto per assistere alla nascita di mia figlia... provo una grande emozione!

Dottore: Eva quando sei pronta incomincia a spingere, la dilatazione è perfetta, non dovresti avere tanti problemi.

Ha scelto il parto naturale, nonostante lei odi provare dolore e l'ha fatto perché il desiderio di vedere nostra figlia insieme era troppo grande in confronto a questa paura.

Eva: aaaaaaaaaaa - mi stringe forte la mano

Dottore: ok ok ci siamo quasi, spingi ancora

Io: forza amore mio

Eva: aaaaaaaaaaa,  aaa che dolore.... uff .....

Dottore: dai dai, un ultima spinta

Eva: aaaaaaaaaaa aaaaaaaaaaa

Io: È NATA - dico appena sento il suono del pianto della piccola.

Dottore: guardate che bella, vi presento vostra figlia.

Eva: ma è bellissima!

Dottore: il papà! Facciamola prendere in braccio al papà.

Non ci credo, ho una bimba appena nata tra le mie braccia... Ed è mia, anzi nostra!

Dottore: Moriconi provi a poggiarla sul petto della mamma, e lei provi a scoprire un po' il seno, così vediamo se prende il latte materno.

Faccio come dice e subito la boccuccia si attacca al seno di Eva.

Eva: ahi, si sta ciucciando a quanto sento

Dottore: perfetto! Ora queste infermiere la laveranno.

Le infermiere prendono la bimba e la portano via; intanto il dottore finisce delle cose con Eva e alla fine la riportiamo nella sua stanza.
Qui ci sono già i nostri genitori che ci aspettano pieni di gioia; "siamo diventati nonni" gridano per tutto l'ospedale.
Quando arriva il momento di rivedere la piccola per scrivere le carte con il suo nome siamo tutti nella stanza.

X: salve a tutti,ecco la principessa

Anna: ma guarda che bellissima creatura! È tutta sua madre

Papà di Eva: Anna ma guarda che capelli che ha, scompigliati come quelli di tuo figlio ahahah

Eva: non hai tutti i torti

Io: ah grazie eh ahahah

X: allora come la volete chiamare?

Eva: Irene, se per te va bene Nic

Io: Irene è un bel nome, come mai questa scelta?

Eva: perché da quando ho appreso la notizia di questa gravidanza, nella nostra vita è arrivata la pace e Irene significa per l'appunto pace

Io: è un significato bellissimo!

X: Ok quindi Irene Moriconi, va bene grazie mille; domani la dimettiamo signorina!

Qualche giorno dopo

Irene, nata il primo febbraio, acquario come la mamma e il papà, sei entrata nella nostra vita in un momento speciale e hai portato pace!
Come tutte le domeniche siamo a casa nostra con i nostri genitori e Adriano, in più oggi è il 6 febbraio, ventesimo  compleanno di Eva... Irene per lei è già un regalo, ma ho voluto comunque fare qualcosa.

Io: bene, ehm i festeggiamenti non sono finiti

Eva: cioè ? Amore ti ho detto che Irene era già un bellissimo regalo

Io: si ma... manca ancora qualcosa per essere una famiglia

Con la complicità di Adriano che aveva la scatolina, mi metto in ginocchio davanti a lei e...

SPAZIO AUTRICE

e....  Non vi preoccupate che arriva l'altro tra un po'  :)

AMORE PROIBITODove le storie prendono vita. Scoprilo ora