(EVA)
Ale: amore eccoti qui
Io: ciao - mi lascia un bacio a stampo
Ale: vieni ti porto via da qui.
Andiamo via e torniamo al nostro albergo.
Io: tutto bene con il tuo servizio di ieri?
Ale: eh? Ah si bene bene, ecco siamo arrivati... appena in tempo per il pranzo.
Alzo gli occhi al cielo, perché non mi vuole dire cosa ha fatto ieri???
Comunque andiamo in sala da pranzo e ci sediamo a un tavolo.Ale: oh Eva girati! Guarda chi c'è
Mi giro e scioccata vedo le facce di Adriano e Niccolò che vengono verso di noi accompagnati da un cameriere, che li fa sedere accanto al nostro tavolo; che situazione.
Io: tu lo conosci? - gli faccio a bassa voce
Ale: si, la mia cuginetta in Italia va pazza per lui, devo farle troppo un regalo a questo punto. Ehi scusa
N: ciao
Ale: mi chiamo Alessandro piacere e lei è la mia ragazza Eva - lo vorrei uccidere, e Adri spalanca la bocca incredulo.
Io: piacere - gli stringo la mano, che fino a poche ore fa era sul mio corpo
Ale: mi chiedevo, siccome quella piccola peste di mia cugina va pazza per te ed è in Italia... se potevamo farci una foto insieme per spedirla a lei.
N: certo caro, facciamola subito, prima che arrivi tutto.
Si mettono in posa e Adri scatta la foto, poi Ale mi fa cenno di fare una seconda foto con loro.
Io: no no io no
Ale: dai cucciola vieni in mezzo
Appena pronuncia cucciola a Niccolò compare un'espressione schifata, e io rido sotto i baffi; mi decido e faccio la foto con loro, tra il mio ragazzo e... praticamente il mio amante...
Adriano: ok fatte... o guardate sta arrivando il cibo
E mangiamo, accompagnati qualche volta da qualche chiacchierata; per tutto il pranzo Niccolò, messo accanto ad Ale che a sua volta era di fronte a me, non ha fatto altro che mangiarmi con gli occhi.
Io: scusate ragazzi, se volete parlare ancora potete rimanere, ma io avrei esigenza di tornare in stanza
Adriano: non c'è problema! Anzi vi accompagnamo, che stanza avete?
Ale: la suite numero 23
Adriano: u noi la 24
Ale: ma pensa Eva, siamo vicini di stanza!
Io: che coincidenza... - non ci posso credere...
Così saliamo e ci accompagnano in stanza.
Ale: bene è stato un piacere, magari ci capiterà ancora in questi giorni di parlare
Nic: ma certo! È stato un piacere anche per noi.
Faccio un cenno di saluto e corro in camera.
Ale: ei tutto ok?
Io: Sisi sono solo un po' stanca perché ieri a correre sotto la pioggia...
Ale: ok riposiamoci, stasera andiamo fuori a ballare, dovrebbe esserci un mio caro amico
Io: ok
[...]
Ale: ecco siamo arrivati
Ed entriamo in una specie di club, con la musica a palla.
Ale: ehi fratello!
X: wee ale come va? Chi è questa bella ragazza?
Ale: tutto bene, è la mia fidanzata, Eva lui è Elia
Io: piacere!
Elia: il piacere è tutto mio, dai prendiamoci da bere e balliamo.
E così facciamo, ma dopo un po' mi viene da vomitare per la puzza di erba che gira dentro questo locale.
Io: scusate, mi da un po' fastidio l'odore, vado un po' fuori.
Elia: ok
Prima che possa uscire svengo... buio totale...
Quando mi riprendo sono in una camera, la mia camera d'albergo e vicino alla finestra c'è Niccolò (?)(ALESSANDRO)
Sto parlando con Elia sui nostri affari, vi starete chiedendo come mai ho così tanti soldi.... be spaccio e ho molti clienti che pagano bene.
La pausa dall'università non è il solo motivo per cui siamo a Los Angeles, infatti qui avevo dei clienti molto importanti.
A un certo punto vedo Eva in lontananza che sta per cadere a terra ma un altro ragazzo fa in tempo a prenderla, ed è Ultimo, o forse è meglio Niccolò... che coincidenza!
Corro subito da lei.Io: ehi Eva riprenditi
Nic: ha perso i sensi...
Io: aveva detto che le dava fastidio l'odore che si sente... ma a Boston c'è di peggio quindi... Non so..
Nic: quello è il suo bicchiere?
Io: si
Nic: guarda, c'è della polverina bianca intorno, qualcuno deve averle messo qualcosa dentro
Realizzo che forse è stato il mio amico.
Io: Niccolò, fammi un piacere, riportata a casa che io sistemo questa faccenda
Obbedisce a quello che dico, gli cedo la chiave della stanza e corre via in auto con il suo amico Adriano.
Io: Elia ce l'hai messa tu dentro la roba?
Elia: non volevi fartela un po'? Mi dicevi sempre che era rigida e che in tutti questi mesi non hai ficcato nemmeno una volta
Io: ma non così cazzo! - lo prendo per il colletto
Elia: wo wo stai calmo amico... Non è grave, si risveglierá tra poco, ma ora che non c'è più possiamo continuare con i nostri affari.
(EVA)
Io: Niccolò ?
Nic: oh ti sei ripresa
Io: che è successo?
Nic: qualcuno ti ha messo della roba nel bicchiere, ma ora è tutto apposto
Io: che ci fai tu qui?
Nic: per pura coincidenza ero nello stesso posto, il tuo ragazzo mi ha pregato di portarti qui mentre lui metteva apposto la faccenda della droga nel bicchiere...
Io: capisco...
Rimaniamo a guardarci e di nuovo ci baciamo, come stamattina... mi prende di nuovo quello stimolo di stamattina e mi metto a cavalcioni su di lui.
Nic: oh sempre intraprendente
Io: cretino - e riprendo a baciarlo
TOC TOC
Io: oddio - dico a bassa voce
Ale: ehi Niccolò sono io Alessandro, mi apriresti? - dice da dietro la porta e noi ci ricomponiamo velocemente
Nicco apre la porta rivelando la figura di Alessandro.
Ale: ehi amore mio ti sei ripresa
Io: si
Ale: bene, ehm grazie mille Niccolò, puoi andare... Ci vediamo domani a colazione.
E se ne va...
Ma Ale proprio adesso dovevi arrivare?
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AMORE PROIBITO
FanfictionUna ragazza di nome Eva, la cui vita sembra perfetta e già programmata dai suoi genitori, si ritroverà a nascondere un segreto più grande di lei: lei non è la ragazza e figlia brava e perfetta come tutti pensano.... La storia vera e propria ( e il c...