petali e singhiozzi.
Bokuto era sempre stato una persona molto, molto sentimentale.
Si nutriva delle proprie emozioni, assaporandone ogni minimo dettaglio e sfumatura, percependone anche la più minima pressione sulla sua anima.
Nei momenti di gioia, dolore, sofferenza, confusione, la sua dipendenza lo spingeva ad estremizzare ogni sensazione, vivendone all'interno ogni secondo. Perché lui, di quelle emozioni, era fatto.Ogni secondo di gioia diveniva un'esistenza letizia, ogni attimo di tristezza un profondo baratro.
Ma, in fondo, lui era così.E la cosa non cambiò dinnanzi quel vortice di confusione cui Kuroo l'aveva posto.
Akaashi più di un amico?
No, non ci aveva mai pensato.Kōtarō non era mai stato il tipo di persona che, non appena scoperta l'esistenza dell'amore, lo andava a cercare forzatamente. Per lui doveva essere spontaneo.
Per lui, l'amore doveva essere naturale e leggiadro come la caduta di due petali, l'uno sull'altro.
Vedeva nel "cercare l'amore" una forzatura, o un necessario bisogno di "esperienza".
Osservando tutti quei suoi coetanei, all'inizio della sua adolescenza, si era detto che anche lui avrebbe iniziato a frequentare qualcuno, non appena ne avesse sentito il bisogno. Perché affrettare le cose? Non sentiva forza alcuna spingerlo ad avvicinarsi a questa o quella ragazza, ad essere attratto da quei sorrisi cordiali e luminosi.
E così erano passati mesi, anni, ed un diciassettenne Bokuto si era ritrovato davanti una strana strada: nonostante tutte le ragazze che gli esultassero dietro, nonostante tutte le belle parole che gli potessero dedicare, nulla pareva riuscire a smuoverlo dentro.
Nulla pareva attrarlo.
Per un attimo arrivò a scaricare la colpa sulla sessualità: magari non trovava semplicemente il corpo femminile...intrigante?
Ma no, non era quella la risposta.
Quei corpi così delicati e lisci erano arte, ai suoi occhi, non poteva negarlo: con le loro curve e dolci sfumature, parevano creare vortici mortalmente attraenti.
Era quello che stava dentro il corpo, il problema.
Tutte quelle personalità che, per quanto meravigliose potessero essere, mai attiravano l'animo del ragazzo. Mai lo spingevano ad avvicinarsi, a scoprire la realtà che celavano.
Bokuto, però, vedeva i suoi coetanei innamorarsi, rimanere ore e ore a parlare con una determinata liceale, avere occhi solo per lei. E non capiva, non capiva come mai lui non potesse provare lo stesso.
Quell'accenno di confusione ed incertezza si tramutò presto in un ciecamente forte e bruto vortice, al cui interno la psiche del ragazzo dai capelli bicolore era imprigionata. Probabilmente, la causa di tutto ciò era il suo non aver mai fatto alcun passo verso quella realtà rappresentata dall'innamoramento. Sì, probabilmente era così.
In condizioni normali, avrebbe apertamente parlato di quella sua "situazione" a Kuroo, o ad Akaashi stesso, ma adesso gli sembrava troppo personale. Troppo vicina al suo cuore per essere esposta con cotanta facilità.
Tenne dunque tutto per sé, iniziando a guardarsi attorno con occhi diversi, come aspettandosi di trovare dinnanzi a sé la sua anima gemella da un momento all'altro.Dicono che, quando si è innamorati, la presenza dell'amato, o dell'amata, renda più dolce il mondo, più forti le emozioni, più luminosa la sera, più brillante la notte. Rende il tempo oro, e platino le ore spese tra le sue braccia.
Bokuto non seppe mai come interpretare quelle frasi.
Per lui, ogni giorno sembrava ricco di emozioni e sensazioni differenti, a prescindere dalla presenza di una determinata persona o meno. Ciò voleva per caso dire non avesse una "anima gemella" o qualcosa del genere? Non si sarebbe mai innamorato così profondamente?
Aveva letto molti libri, quanti film visti, tramite cui era riuscito a comprendere chiaramente una sola cosa: la persona amata, fa sempre sopraggiungere sensazioni differenti dal normale.
Causa un battito del cuore accelerato, una sensibilizzazione più alta, il senso di farfalle nello stomaco.
Mai, lui, aveva provato qualcosa del genere.
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Sweet death. /BokuAka/
Fanfiction"Cosa si scrive, quando non si ha più tempo per farlo? Cosa si dice, sapendo che quelle saranno le ultime parole che potrai mai pronunciare? Cosa si pensa dell'amore, quando questo diviene la causa della tua fine?„ Il giovane liceale Akaashi Keiji...