la ragazza dai capelli neri.
Il buio stava lentamente prendendo il posto del tramonto rosato che poco prima si ergeva tranquillo nel cielo, pronto a sfoggiare le proprie infinite stelle, governate silenziosamente da una luna piena.
Non c'erano nuvole, quella sera.
Andava tutto bene, quella sera.
Sembrava così tranquilla, quella sera.Akaashi stava nella propria stanza, sdraiato sul letto di schiena, col capo rivolto verso la finestra, i vetri socchiusi, ammirando quei piccoli puntini gialli che brillavano nel cielo.
Aveva le cuffiette nelle orecchie, una canzone che girava distratta nella sua testa. Non la stava ascoltando veramente, era più di sottofondo.
Sì, un tappeto di fragole su cui i suoi pesanti pensieri potevano sostare.Il corvino stava per cedere a quell'atmosfera rilassante, lasciandosi scivolare in un sonno tranquillo, quando la vibrazione del proprio cellulare lo destò.
Sullo schermo, il nome di Bokuto.
Si girò immediatamente, spinto dalla curiosità, non esitando a prendere in mano il telefono.Da: Bokuto-san.
«Akaashi? Sei sveglio?»«Non è così tardi, Bokuto-san.»
La risposta impiegò qualche minuto ad arrivare.
«Posso farti una domanda? È più un consiglio che vorrei chiederti.»
«Certo. Vuoi parlarne a voce?»
«Non credo ce ne sia bisogno.»
«Uhm, hai notato le ragazze di oggi? Che sono venute a fare il tifo?»Akaashi sentì il cuore stringersi in una morsa, seguito da un senso di acidità nello stomaco.
"Fa che mi stia sbagliando, ti prego" pensò, rivolgendosi al buio.«Sì?»
«Ormai le vedo spesso.»«Penso di interessare ad una di loro, quella con i capelli neri.»
«Secondo te dovrei iniziare a sentirmi con lei? A uscirci?»Il corvino non ebbe nemmeno il tempo di scrivere una risposta, che il maggiore continuò il proprio monologo:
«Perché è davvero carina, e gentile!»
«Ma non lo so, non mi sono mai davvero interessato a questo tipo di cose.»
«E lei è così carina...»
...
«Akaashi? Ci sei?»La gola del minore era ufficialmente serrata.
Le mani gli tremavano leggermente, in modo impercettibile, e la mente gli si era bloccata.
Dal fondo del capo, una sola cosa riuscì a sentire:
"Cosa ti aspettavi?"
Si sforzò per rispondere al suo migliore amico.«Eccomi, scusa.»
«Lei ti piace?»«Non lo so?»
«Nel senso, piace a me come piacerebbe a qualsiasi ragazzo!»«Perché non darle una possibilità, se lei pare così interessata a te?»
Un senso di amaro si diffuse nella bocca del minore mentre scriveva quelle parole. Sentiva gli occhi inumidirsi leggermente.
«Mh, infatti!»
«Sapevo di poter confidare in te, Akaashi! Sei decisamente meglio di quel gatto scompigliato di Kuroo!»Ah, quindi non era stato nemmeno la prima persona a cui aveva parlato della cosa.
«Non cè di che, Bokuto-san.»
«Passa una buona nottata.»«Buonanotte anche a te, ci vediamo domani!»
Il corvino spense definitivamente il cellulare.
Con il cuore che batteva velocemente, come in una disperata lotta per sopravvivere, il ragazzo rivolse uno sguardo alla finestra.
La luna continuava a splendere, bella e solitaria quanto noncurante di quello che ora appariva al povero Keiji come un enorme dramma.

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Sweet death. /BokuAka/
Fanfiction"Cosa si scrive, quando non si ha più tempo per farlo? Cosa si dice, sapendo che quelle saranno le ultime parole che potrai mai pronunciare? Cosa si pensa dell'amore, quando questo diviene la causa della tua fine?„ Il giovane liceale Akaashi Keiji...