-Rientro all'inferno (3/3)-

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CAPITOLO 1_ PT. 3/3
Buona lettura!

Avvertenze a metà capitolo:
Linguaggio esplicito, offensivo, e poco raccomandabile.

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L'Unground Academy era nota per essere una scuola prestigiosa, molto grande e spaziosa. L'ala dei dormitori aveva un centinaio di camere per piano e all'interno di esse vi alloggiavano due studenti per stanza. Nessuno doveva stupirsi se la mensa riusciva a contenere senza grandi problemi tutti gli alunni che alloggiavano in essa, ovvero almeno 1500 ragazzi, se non di più. Poi c'era ovviamente chi decideva di andare a mangiare fuori in giardino, in biblioteca, o in dormitorio; ma i nostri protagonisti rimanevano fedeli al loro tavolo in fondo alla sala, per evitare di dare nell'occhio.

Spesse volte era successo che qualche pezzo di purè volante atterrasse in faccia a Zero, o che a Ialit venisse rovesciato "per sbaglio" un bicchiere di Coca Cola in testa. Rubio cercava di tenere le persone sgradite il più alla larga possibile, ma solo poche volte il suo rango bastava per intimorire i bulli. Di Meg sì che dovevano avere paura invece... E logicamente Zero ne aveva, anche se per altri motivi.

Poteva avere solo sedici anni, essere una Pomice Lavica, e avere un livello insignificante... ma la pallavolo che praticava non era solo un Hobby... tantomeno la Yoga.
Era ricca di tenacia ed energie che andavano sfogate su qualcosa da picchiare. E siccome la scuola non possedeva un ring da boxe, e le ragazze non erano autorizzate a fare rugby, la pallavolo era stata la scelta più coerente.

Dove poteva liberamente schiacciare e aggredire la palla senza finire in presidenza. E ammettiamo che diverse volte aveva avuto bisticci con il preside...
Yoga invece la praticava per rilassare i nervi. I corsi alternativi venivano eseguiti sempre poco prima del fine settimana, quindi i Giovedì e Venerdì per lei e Rubio erano giornate di allenamento.

Era una persona davvero tranquilla, ma... se qualcuno dei suoi amici veniva infastidito, o se il livello Mohs di qualche rango più basso veniva criticato pesantemente; allora non ci avrebbe pensato due volte a tirare un forte calcio nelle palle a chiunque avesse osato solo a sfiorarli con lo sguardo. Inoltre Meg era veramente furba, per non dire scaltra.Possedeva un sesto senso femminile che in poche avevano, e non le si poteva nascondere assolutamente nulla.

Questo Zero temeva... volendo, era capace di leggergli nella mente. Perché lui, a dirla francamente, non sapeva nascondere le emozioni, ed era facile come leggere un libro aperto, capire cosa provava al momento.

Il motivo era quindi semplicissimo: ogni volta che la nanetta si trovava nei paraggi, lui si sentiva completamente nudo. Il che non semplificava le cose, siccome lei era la sua migliore amica.

Comunque, i tre ragazzi presero posto al solito tavolo, guardando il vassoio con le porzioni servite per il pranzo.

Arriviamo ad un punto clue della storia.
Ialit, come Zero e Meg, era vergine. Anzi, extravergine, come l'olio... anche se— Oddio, c'era stata qualche ragazza alle medie che ci aveva provato spudoratamente con lui, mai che avesse funzionato.

Meg era attratta dai cretini.
E Zero dai ragazzi, anche se non aveva un briciolo di esperienza.

Rubio, d'altro canto, aveva avuto parecchie storie nei primi anni all'Unground, specialmente dall'inizio secondo alla fine del terzo. Anzi, aveva avuto e tuttora aveva diverse pretendenti. Tutte pazze psicopatiche bipolari a cui importava solo del Rango sociale a quanto pareva di recente. Le relazioni però non duravano mai più di qualche mese visto che loro iniziavano a montasti la testa con poco. All'inizo del quarto anno però, aveva smesso di colpo di andare con le ragazze, e senza alcun motivo si era dato agli studi evitando il più possibile la libreria.

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