-Tali coincidenze (1/2)-

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CAPITOLO 7_ PT. 1/2
Buona lettura!

Avvertenza:
Linguaggio (MOLTO) esplicito e violenza.
-•-•-•-

Per qualche strano motivo, il primo pensiero che attraversò la mente dell'Antracite in quel preciso momento furono alcune delle ultime parole che due dei suoi fratelli maggiori gli avevano ripetuto nei giorni precedenti.

"Cerca. Di. Non. Menare. Nessuno."

Inutile dire che accartocciò quella frase nell'istante esatto in cui vide il castano ricevere una botta piuttosto forte alla schiena, e senza neanche pensare alle conseguenze si scagliò addosso al teppista per tirargli uno dei pugni più forti avesse mai tirato alla mascella di qualcuno.

«Cazzo! Ma che diavolo ti salta in testa!?» Imprecò Jasper sentendo un rivolo di sangue colargli dal labbro «Ti si è fuso il cervello!?» Ringhiò facendo un passo all'indietro.

«DOVREI CHIEDERTELO IO!» Aveva sbraitato Hunt, colpendolo una seconda volta, e buttandolo contro le piastrelle a terra.

«Levati di dosso pezzente!»

«Che ti ha fatto di male, EH!? COSA!?» Gridò assestandogli un altro colpo, stavolta sulla guancia, procurandogli un lamento infastidito.

Il Diaspro assunse un'espressione improvvisamente interessata, e gli mostrò un sorriso sghembo che sparì dopo l'ennesimo affondo.

«Conosci quell'insetto? Chissà perché non mi stupisce che la troietta abbia trovato un nuovo padrone.» Ghignò spingendolo all'indietro.

Hunt ricevette il contraccolpo parandosi lo stomaco con un'avambraccio, e lo rispedì a terra grazie ad una testata «Come ti permetti di chiamarlo così!?»

«Cazzo, levati dalle palle!»
«Non ti avvicinare più a lui! Hai capito!?»

«Hah! Rubio sarà così geloso quando verrà a sapere che una merdina come te gli ha fregato la putta—AUGH

Una ginocchiata sul fianco.

«Smettila! Non torcerebbe neanche l'ala di una mosca!»

«È un essere disgustoso, la feccia della società! Sarà pure di Mohs Duro, ma resterà il fallito che è per sempre! E questo non cambia le cose!»

Hunt ribollì di ira.
«Sta' zitto! Piantala di dire stronzate o ti taglio la lingua e te la infilo dove non batte il sole!»

«Non hai la minima idea di chi stiamo parlando, eh!? Ma sai almeno chi è lui?» Ringhiò evitando una sberla.

«Importa per caso!? Non so nulla di questa scuola ma so per certo che se le persone sono dei pezzi di merda come te, la odierò all'istante!»

«Prego!? Lo stai difendendo? Difendi quello sgorbio davanti ai miei occhi!? Sei uno di loro anche tu!? Levami le mani di dosso!»

Sentì un certo senso omicida salirgli alla velocità della luce, e chissà cosa lo trattenne dal rompergli una costola...

«Non sono gay ma a sto punto vorrei esserlo solo per il gusto di farti incazzare. Sei solo un omofobo del cazzo.» Lo avvertì incassato l'ultimo pugno, per poi alzarsi e toccarsi la fronte arrossata «Giuro che se ti rivedo vicino a Zero, te le stacco quelle mani. INTESI?»

Digrignò i denti, lasciandolo rannicchiato dietro alle sue spalle, per poi chinarsi verso il castano che sembrava essere in uno stato di trance asmatico e immobile.

«Zero. Zero torna in te, per favore.»

Non sapeva che fare sinceramente, tranne prendergli la testa tra le mani e appoggiarla sulle sue cosce con la speranza di fargli arrivare il sangue al cervello.

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