CAPITOLO 2_ PT. 2/2
Buona lettura!Avvertenze a metà capitolo:
Linguaggio esplicito, offensivo, e poco raccomandabile.
-•-•-•-«Dannazione ZERO! Vuoi darti una mossa?»
La voce squillante di Ialit risvegliò il ragazzo castano dai meandri sonnolenti in cui stava ricascando.Rialzò la testa, venendo bruscamente colpito negli occhi dal forte getto d'acqua che lo stava lavando da ormai un'ora piena.
Si spostò da lì velocemente e il suo corpo si spiaccicò in automatico sulle piastrelle fredde della parete del bagno, provocandogli un brivido spiacevole lungo la colonna vertebrale.Domenica mattina... l'unico giorno in cui potevano dormire fino a tardi, si erano ritrovati costretti ad alzarsi ad un'orario assurdo per poter firmare dei fogli appesi ad un muro, prima che i posti a disposizione finissero.
Perché, detto francamente, nessuno aveva intenzione di pulire le classi dopo le lezioni per il resto del semestre...«Guarda che se non esci da lì nell'arco dei prossimi cinque minuti, ti lascio qui!» Ripeté bussando alla porta.
Lo Zircone sbuffò per il contatto gelido sulla schiena e tornò sotto l'acqua calda «Un attimo!»
Si chinò a prendere in fretta la spugna che era abbandonata sul fondo del box doccia, e la sensazione dei rivoli bollenti che gli rigavano il dorso lo tranquillizzò per una manciata di secondi.I capelli bagnati, che quando asciutti erano sparati in tutte le direzioni, ora gli coprivano la fronte e le ciocche umide gocciolavano sui suoi piedi nudi. Rimase in quella posizione per poco, e infine, anziché rialzarsi per pulirsi, si sedette per terra sconsolato.
Guardò ogni lembo di pelle esposta, mentre l'acqua scivolava invadente ovunque, e si portò una mano sul fianco, dove un grosso livido violaceo segnava il suo corpo, allo stesso modo dall'altro lato. Ritirò subito le dita, e se le portò in faccia per strofinarsi gli occhi stimolati da piccole lacrime.Dopodiché il suo sguardo scuro cadde all'altezza dei polsi, e si sforzò con tutto se stesso di reprimere i singhiozzi che lottavano disperati per uscire dalla sua bocca. Per quanto ancora doveva andare avanti? Per quanto ancora doveva nascondere certe cose ai suoi amici? E soprattutto... come l'avrebbe presa Ialit, a cui non ometteva mai niente?
Linee rosse, vivide, fresche e recenti, così come altre già cicatrizzate, erano disegnate continuamente lungo i suoi polsi sottili e macchiati qua e là di lentiggini.
Chiuse gli occhi, con l'intenzione di isolarsi da quella realtà, ma una volta calate le palpebre, tutto ebbe l'effetto contrario. Perché infatti, l'immagine di suo padre che alzava le mani durante la notte di Natale si ripresentò prepotente, facendogli aumentare il battito cardiaco.
Si premette con forza una mano alla bocca per bloccare il proprio respiro, e assicurarsi che l'ossigeno non riprese a entrare e uscire troppo velocemente dai suoi polmoni, ma ovviamente le sue aspettative andarono in fumo, non appena un colpo di tosse gli scosse il torso, così come un'altro, e un'altro ancora.La mano destra che teneva stretta la spugna in un pugno, venne appoggiata all'altezza del cuore, e premette per rilasciare la quantità d'acqua calda che aveva imbevuto e assorbito nel frattempo. Schiuma e bolle chiare, profumate di cocco, gli riscaldarono il petto, e lo aiutarono a concentrarsi su quel morbido odore tropicale.
Iniziò a riflettere su tutte le cose positive che potevano passargli per la mente, e d'un tratto le parole del suo compagno di stanza della sera precedente, lo investirono nello stesso modo in cui l'acqua lo stava colpendo forte sulla schiena.
«No. No no...» mugolò scuotendo la testa bagnata in modo monotono e meccanico.
Non poteva immaginarne il ragazzo ideale perché in fin dei conti... non sapeva neanche lui che tipo fosse colui che desiderava. Non aveva né un'aspetto, né un'età, o tantomeno un nome da qui prender spunto. Sapeva solo una caratteristica che cercava: la gentilezza.
Cercava una persona capace di essere comprensivo e lo trattasse diversamente dagli altri, senza fare caso ai quintali di problemi che lo perseguitavano.
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Zero Autostima
Romance[REVISIONATA] Zero, tipico ragazzo nerd dalla confidenza bassa e dai mille e mila problemi respiratori, inizia il quarto anno all'Unground Academy, un college prestigioso dove le "classi sociali" predominano nei corridoi. Ha spesso crisi d'asma e at...