CAPITOLO 6_ PT. 2/2
Buona lettura!Avvertenza durante il capitolo:
linguaggio (MOLTO) offensivo, esplicito, e poco raccomandabile!-•-•-•-
«Misericordia quanto pesano!» Si lamentò Ialit sentendo la spalla staccarsi dal corpo a causa dello sforzo dato dai libri massicci.
«Sicuro di non volere una mano?» Chiese Zero, sbucando da dietro alla sua schiena.
«No no! Per carità, ti si spezzerebbero le braccia, o addirittura la colonna vertebrale se provassi anche solo a toccarli.» Si agitò gesticolando «Perché non ti ho dato retta?» mormorò subito dopo, soffocando uno sbadiglio.
«Uh... forse perché sei cocciuto...? E non volevi portare soltanto il manuale. Ma una tonnellata di libroni inutili...»
«Ma tu mica hai chissà cosa lì dentro—!» esclamò indicando la borsa «Avrai il manuale, il libro e il quaderno di Analisi matematica, e forse un dizionario, perché sembra così carica ma non fai neanche una piega?» Gli chiese offeso, mentre raggiungevano entrambi la prossimità delle loro classi.Zero arrossì portando una mano sopra alla borsa, come per proteggere il contenuto prezioso che trasportava per restituire al proprietario dei suoi sogni.
Il corridoio del quarto piano non era esattamente un carnaio come lo ricordavano, alcuni non avevano passato gli esami invernali, mentre altri non si erano fatti ancora vivi.
Per quanto la cosa potesse essere rassicurante secondo certi, per lo Zircone la situazione non sembrava cambiata di neanche una virgola.Sentiva tutti gli occhi puntati su di lui, e la sicurezza di poco fa svanì in un lampo.
Essendo di due Mohs diversi ovviamente non potevano trovarsi nella stessa aula, ma comunque da programma, venivano effettuate le stesse lezioni, con orari diversi, e questo era il momento che Zero odiava più di tutti.
Separarsi da Ialit per entrare nella porta dell'inferno.
Nonostante la differenza di livello, l'Opale entrò ugualmente nella classe del castano accompagnandolo all'interno, ignorando mestamente i bisbiglii.Non appena oltrepassata la linea di fuoco, dalla seconda fila precisamente dietro al posto di Zero, il loro Rubio li stava aspettando con un sorriso a trentadue denti.
Entrambi si rilassarono all'istante, salutandosi rapidamente prima che la campanella diede le avvertenze per gli inizi scolastici.«Ci sentiamo dopo!» Disse in fretta Ialit prima di uscire da lì e lasciare Zero insieme al rosso.
«Ehi ciao.» Lo salutò il castano sedendosi difronte a lui.
«Zero! Oddio devi scusarmi per ieri Sassolino, ho trattenuto Ialit per un'eternità...» chinò la testa congiungendo le mani.
«Va tutto bene, n-non mi sono annoiato.» Lo rassicurò scuotendo la testa.
«Davvero? Che hai fatto di bello?» Domandò allungandosi in avanti.
Ack— aveva parlato troppo, e adesso avrebbe dovuto inventare una scusa per non restare con le mani impastate nella marmellata.
«Hm... ho— r-ripreso a scrivere.» Mentì sul momento.
Per quanto gli dispiacesse, i suoi amici non dovevano assolutamente sapere la verità.
«Sei serio? Ma è fantastico! È incredibile come ti sia riuscito a superare il blocco dello scrittore in così poco tempo.» Si complimentò raggiante, prendendolo alla sprovvista.
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Zero Autostima
Romance[REVISIONATA] Zero, tipico ragazzo nerd dalla confidenza bassa e dai mille e mila problemi respiratori, inizia il quarto anno all'Unground Academy, un college prestigioso dove le "classi sociali" predominano nei corridoi. Ha spesso crisi d'asma e at...