A night of many firsts

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Fuori faceva freddo, ed era caduto anche un filo di neve in quei giorni.

Quando le due ragazze uscirono mano nella mano sul marciapiede trovarono ad accoglierle un sottile strato di soffice bianco.

Si girarono a guardare le orme che le loro scarpe lasciavano. 

Erano avvolte nei loro cappotti, ma ognuna delle due avrebbe potuto giurare che la principale fonte di calore che la sosteneva arrivasse dalla mano dell'altra.

Era la loro prima uscita ufficiale come una coppia.

Al ballo non stavano ancora insieme.

Quindi era il loro primo appuntamento.

Era la sera del 28 dicembre, Lena non vedeva casa sua da quattro giorni, e stava bene.

Molto bene.

Kara le aveva chiesto quella mattina di uscire, dopo due giorni passati in casa a farsi le coccole.

Flashback

Erano stravaccate sul divano, l'una nelle braccia dell'altra, e stavano guardando "Harry Potter e la pietra filosofale".

Lena era estasiata.

Come aveva potuto perdersi questo capolavoro per tutta la sua infanzia?

Il fatto di assistervi accoccolata nel fianco di Kara migliorava l'esperienza però, doveva ammetterlo.

Hagrid aveva appena consegnato l'album fotografico dei suoi genitori ad Harry, e questo lo stava salutando dal finestrino dell'Hogwarts Express  scortato dalle note musicali del pezzo di chiusura, quando Kara aveva sovrastato il volume della tv per porle una delle domande più belle che potesse immaginare.

"Vuoi venire a cena con me?"

Sulle prime Lena non capiva cosa Kara intendesse.

"In... che senso? Adesso? So che mangi tanto, ma è mattina ahaha."

Kara rise.

"Ma no stupida, intendevo stasera. A cena fuori. Con me."

Lena era stata talmente tanto distante dal concetto di romanticismo per tutto questo tempo che stava ancora imparando che certe cose non succedevano solo nei libri, ma che potevano accadere pure a lei, ora che aveva una compagna.

"C'è qualcuno? Terra chiama Lena? Se non vuoi non importa, dimmelo, pensavo solo che sarebbe stato carino..."

Kara sembrava già giù, convinta del fatto di aver rattristato la sua ragazza, quando un paio di labbra morbide si posarono sulle sue a frenare i suoi  pensieri.

"Certo che verrò a cena con te. Non capivo bene cosa volessi dire perché forse non volevo credere che stesse accadendo veramente. Ma voglio venire fuori con te. Voglio voglio voglio. Grazie."

I visi si entrambe si illuminarono in un sorriso.

"Questo e altro per la mia fidanzata preferita."

Lena le sbatté un cuscino sulla faccia.

"La tua UNICA fidanzata!"

Fine flashback

Lena non sapeva dove stavano andando.

Si lasciava guidare dalla mano di Kara, e non le sarebbe importato nulla se l'avesse portata all'inferno.

Purché non le lasciasse andare la mano.

Si ritrovarono sedute ad un tavolino appartato in un localino carino ma non troppo elegante.

C'era gente, e questo metteva Lena un po' in soggezione, ma gli occhi chiari di Kara costantemente fissi su di lei la calmarono rapidamente. 

Infine, non era nulla di particolarmente speciale, l'andare "a cena fuori".

I piatti erano buoni, lo spazio carino, ma ciò che contava davvero stava seduto di fronte a lei e sorrideva, e Lena l'avrebbe avuto anche se fossero rimaste a casa a mangiare un banalissimo hambuger.

Apprezzò comunque il gesto di Kara.

A fine cena la bionda insisteva per pagare, ma Lena non si lasciò sopraffarre.

"Amore senza offesa ma mi hai letteralmente detto pochi giorni fa che non sai se hai abbastanza soldi per continuare a vivere in casa tua, non pretendo affatto che tu mi paghi la cena."

Kara si rabbuiò un po'.

"Amare vorrebbe dire dare più di quanto ci sia possibile... per dimostrare quanto si tiene all'altra persona."

"Va bene. Hai altri modi per dimostrarmelo."

Si alzarono, Lena pagò e si avviarono, verso l'appartamento di Kara.

"Hey amore, dico davvero, grazie. Apprezzo davvero tanto il fatto che volessi pagare. Forse sul momento non l'ho dimostrato, ma lo penso davvero. Come io penso davvero che tu abbia tante altre opportunità per dimostrarmi quanto tieni a me. E lo stesso discorso vale anche per me."

Lena strinse la mano di Kara un po' più forte.

"Va bene. Te lo dimostrerò."

Entrarono nell'appartamento.

"Idee sul come?"

Kara si girò a guardarla con gli occhi a cuore.

"Qualcheduna, ma prevederebbero tutte me sopra di te, entrambe nude, e tu col fiatone che gemi il mio nome nel mio orecchio, mentre io bacio ogni parte del tuo corpo che riesco a raggiungere."

Lena arrossì violentemente, ma qualcos'altro in lei prese il sopravvento.

"E cosa ti impedisce di farlo?"

Kara la guardò un attimo senza fiato.

"Il fatto di non aver ancora avuto il tuo permesso. E non voglio metterti pressione a fare nulla."

"Non mi metti pressione. Mai."

"Lena non ti sentivi pronta una settimana fa, non puoi dirmi di essere pronta adesso. Voglio che tu ti prenda il tuo tempo per essere sicura al 100% che io sia la persona giusta."

"Tu SEI la persona giusta Kara. Il discorso stesso che stiamo facendo lo dimostra. Dimostra che tu sei quella per me. Nessun'altro. E se una settimana fa mi sono bloccata, era per via dei... segni... sulla mia schiena. Li avresti notati, e io non mi sentivo pronta a raccontarli. Ma ora l'ho fatto. L'ho fatto e sono tua completamente. E mentirei se dicessi che non muoio dalla voglia di essere sotto di te, entrambe nude, e di avere il fiatone mentre gemo il tuo nome."

Lena era stupita dal suo tono.

Fermo e sicuro.

Non c'azzeccava nulla con quello che sentiva lei dentro, ovvero un gran casino di emozioni tremolanti.

Kara si avvicinò lentamente.

Le loro mano si cercarono.

I loro occhi lottarono per la supremazia.

Vinsero quelli di Kara, ovviamente, e Lena si sciolse in essi senza doverci pensare.

'cause darling, you fit just perfectly here in my arms.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora