"Meno ti muovi e più stai a galla. Devi solo accarezzarla l'acqua, non schiacciarla. È lei che ti tiene a galla, devi collaborare. Così, brava."
Si trovavano in una porzione di piscina dove l'acqua gli arrivava circa all'altezza del seno, ma Lena era distesa sulla schiena e muoveva lentamente braccia e gambe, seguendo i movimenti che Kara le indicava.
Annaspava, faticava per tenere la testa quanto più fuori dall'acqua possibile e questo le faceva sprecare tante energie.
"Cerca di appoggiare anche la testa sulla superficie... lo so che la nuca affonda, ma vedrai che il collo resterà in linea con la colonna, e la faccia rimarrà fuori. L'acqua è pesante, applica pressione: non è tanto diversa da un materassino."
Kara teneva una mano aperta sulla schiena di Lena, applicando forza verso l'alto, in modo da farle percepire la sua presenza e al tempo stesso aiutarla a stare a galla.
"Se vuoi riposarti ci fermiamo un attimo eh."
Lena si agitò, recuperando la posizione eretta e appoggiando le piante dei piedi sul fondo saldo.
Era in affanno per l'ansia di andare sotto, e in imbarazzo per la fatica e la lentezza con cui faceva anche le cose più semplici.
Kara la attirò a sè e la abbracciò stretta.
Lena poggiò la testa sulla sua spalla, cercando conforto.
"Stai andando bene, devi solo cercare di rilassarti un po' di più."
Lena emise un suono a metà tra uno sbuffo, una risatina e un singhiozzo, e Kara si accorse di che cosa stupida avesse appena detto.
"Scusa. So che non è facile per te. Non dovrei pretendere nulla, tantomeno che tu ti rilassi."
Lena fece segno di no con la testa, ritrovando il viso di Kara.
"No, sei una brava insegnante. E mi sento al sicuro con te. Sono io che sono stupida e non riesco a fare nulla... neanche le cose più semplici. Mi dispiace."
Le mani di Kara viaggiarono sul suo corpo, sfilarono sui fianchi, oltrepassarono le spalle, si arrampicarono e si assestarono sul suo collo, che venne attirato in avanti per portare le loro labbra vicine fino a toccarsi.
Le due si persero in un bacio umido e morbido, che sapeva di dolcezza.
Presto quel bacio divenne due, poi tre e poi Kara le spinse con la schiena di Lena contro al muretto, bloccata tra il cemento e lei.
La più giovane ridacchiò, avvolgendo le gambe attorno alla vita di Kara nonostante l'attrito dell'acqua.
"Cosa credi di fare? Ci sono altre persone..." la voce di Lena celava una nota di apprensione.
"Veramente mi pare che se ne siano andati tutti... "
Lena girò rapidamente la testa di lato e poté appurare che, in effetti, senza che lei se ne accorgesse erano rimaste sole.
"Oh beh... in questo caso..."
"Ti darò lezioni di qualcos'altro, piuttosto che di nuoto."
Sulle labbra di Kara aleggiava un certo sorrisetto.
Fare l'amore in acqua fu un'esperienza strana e meravigliosa per Lena.
L'acqua era sempre stata sua nemica, ma ora era con Kara, che era qualunque cosa meno che una nemica, per lei.
Il senso di lieve paura di trovarsi nell'elemento a lei meno simpatico si mischiò con l'eccitazione e la passione del momento, portando in vita un sentimento singolare che la trascinava via come in una corrente.
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'cause darling, you fit just perfectly here in my arms.
Hayran KurguCiao a tutti, ho pensato di creare una nuova storia sulle nostre amate Kara&Lena ma viste da un punto di vista un po' diverso... a scuola! Kara non ha i superpoteri ed è umana, ha 18 anni ed è super(eheh)popolare! Gioca nella squadra di basket della...