•25•

182 21 31
                                    

San
13 novembre 2020
Avevo appena finito di copiare gli appunto di un mio compagno quando sentii il solito suono personalizzato del mio telefono, segno che i ragazzi avevano scritto qualcosa sul nostro gruppo.

San13 novembre 2020Avevo appena finito di copiare gli appunto di un mio compagno quando sentii il solito suono personalizzato del mio telefono, segno che i ragazzi avevano scritto qualcosa sul nostro gruppo

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Mi girai su un fianco sopra al mio letto per guardare Jongho dall'altra parte della stanza

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Mi girai su un fianco sopra al mio letto per guardare Jongho dall'altra parte della stanza. Notai che anche lui dopo aver posato il cellulare voltò gli occhi verso di me.
«Che c'è?»mi chiese dopo alcuni momenti in cui semplicemente ci fissavamo a vicenda.
«Non potevi, non so, sostenermi?»gli dissi ironicamente iniziando a scendere dal letto a castello per iniziare a cercare dei vestiti. Anche se dovevo semplicemente andare dai miei migliori amici, e perciò non avevo nulla di cui vergognarmi, avevo il dovere di vestirmi...decentemente.
«Non mi andava di appoggiarti perchè la penso in modo diverso. Non credo ci voglia uno scienziato a capirlo.»mi prese in giro lui imitando i miei movimenti e cercando degli abiti.
«Scusa se non sono intelligente come Yeosang.»gli dissi ritirando fuori il discorso di cui avevamo parlato qualche giorno prima.
«Ancora con questa storia? Te la sei legata al dito, da come vedo.»mi rispose ridacchiando e io gli diedi una leggera spinta.
«No, ti stavo solo prendendo in giro. Ora muoviti, non ho tempo da perdere.»gli dissi soltanto ma quello che ebbi in risposta fu solo un sospiro.
Lo vidi chiaramente poi allungarsi verso il suo bagnoschiuma e il suo accappatoio e io dovetti sgranare gli occhi con disappunto prima che mi degnasse di una spiegazione, anche se non ne serviva proprio una in realtà.
«Devo farmi una doccia. Puzzo.»disse soltanto iniziando ad avviarsi fuori la porta della camera e prendendo le sue chiavi.
«Ma che cazzo. E io cosa dovrei fare ora? Aspettarti?»gli domandai ironico con un tono di voce tagliente.
«Abbiamo due copie delle chiavi per un motivo. Tu puoi iniziare ad andare. Ci vediamo dopo.»affermò e poi uscì dalla stanza lasciandomi da solo al suo interno. Non sapevo bene se aspettarlo o meno ma sinceramente preferivo più la seconda dato che non ci tenevo a rimanere almeno un'altra ora a fare nulla.
A quel punto indossai dei semplici jeans e una maglia a maniche lunghe e presi la mia copia delle chiavi per poi uscire anche io dalla stanza. Feci una mandata nella serratura e poi mi avviai verso lo stabilimento dove c'era la stanza di Hongjoong e Yunho. Scesi le scale senza fare molto rumore e poi iniziai a camminare per il cortile che divideva i multipli edifici di quell'università. Era davvero grande, se non la più grande in cui avevo fatto richiesta quando avevo deciso di voler continuare gli studi e di non andare subito a lavorare.
Ero fin troppo sovrappensiero, infatti andai a sbattere contro la spalla di qualcuno. Mi voltai e mi trovai contro uno dei ragazzi che erano amici del coinquilino di Yeosang, anche se non ricordavo bene il nome.
«Scusami!»esclamai quando lo vidi dopo l'impatto tra i nostri corpi e lui sorrise guardandomi.
«Non preoccuparti. Ci siamo gia visti da qualche parte?»mi chiese poi indicandomi e io annuii.
«Ero anche io alla festa che ha organizzato Yeosang. Tu dovresti essere un amico di Mingi, vero?»gli dissi poi cercando di ricordarmi il suo nome.
«Oh, sono Seonghwa! Tu sei Sen?»mi disse presentandosi di nuovo e capii che lui era il ragazzo con cui era andato a letto Yunho.
«San, con la "a".»lo corressi e lui si diede una manata in fronte ironicamente come a dirsi "che sbadato".
«Dove stai andando di bello?»mi domandò lui quando stavo per decidere di riprendere la strada verso il dormitorio dei miei amici.
«Yunho ha organizzato una serata in camera sua con noi. Se vuoi, puoi venire anche tu. Non credo gli dia fastidio.»dissi grattandomi la nuca. In realtà lo avevo detto soltanto per cortesia ma dentro di me speravo non venisse sul serio.
«Oh no tranquillo, ho altro da fare. O almeno spero. Sai sto cercando qualcuno per, capisci...»mi spiegò facendomi il gesto delle dita una dentro l'altra.
«Oh si, capisco. Sarà per un'altra volta, allora.»salutai guardandolo negli occhi mentre sorridevo. Cercai di andarmene di nuovo ma lui mi afferrò il polso.
«Devi per forza andare dai tuoi amici?»mi domandò all'orecchio e io sentii i brividi scendermi per tutto il corpo. Provai una sensazione strana, quasi un nuovo tipo di eccitazione.
«B-beh, si. Mi staranno a-aspettando.»risposi balbettando voltando un po' la testa e lo notai subito come abbassò lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra.
«Oh mio Dio, sei etero, vero?»mi chiese e io arrossi tutto ad un tratto. Come aveva fatto a capirlo? Annuii imbarazzato e notai che anche lui arrossí appena.
«Allora, scusami tanto! Pensavo fossi gay. Il tuo amico Yunho ed io ci siamo divertiti insieme e credevo che potessimo divertirci anche noi due. Però, se mai vorrai provare...»annunciò lui sorridendo e io lo fermai sul nascere.
«Non credo mi succederà, ma grazie per l'offerta. Ci vediamo!»dissi salutandolo e lui alzò la mano per farmi un cenno di saluto.
«Certo, ciao San.»disse soltanto e io continuai il mio tragitto.

Jongho
13 novembre 2020
«Abbiamo due copie delle chiavi per un motivo. Tu puoi iniziare ad andare. Ci vediamo dopo.»affermai uscendo dalla stanza e chiudendomela dietro le spalle.
Mi indirizzai verso il bagno del campus con tutte le mie cose in mano e non ci misi molto ad arrivarci.
Salutai alcuni compagni della mia squadra di calcio con un cenno della testa ma non rimasi a dilungarmi nelle loro chiacchiere dato che a quanto pare dovevo sbrigarmi.
Infatti poggiai le mie cose su una delle panchine poste al centro del bagno e iniziai a spogliarmi. Accesi l'acqua e mi ci infilai subito dopo essermi accorto che fosse calda al punto giusto. Mi insaponai il corpo e i capelli e una volta finito uscii dal piccolo box cercando di bagnare il meno possibile il pavimento.
Una volta asciugato indossai una maglietta a maniche lunghe nera sopra cui avrei potuto mettere una giacchetta smanicata di un colore jeans particolare e che aveva il colletto in pelle. Infilai un orecchino solo e poi misi i miei anelli. I capelli furono l'ultima cosa di cui mi preoccupai dato che non impiegavo molto tempo ad asciugarli. Il rosso fortunatamente non era ancora sbiadito anzi, era parecchio acceso. Mi pettinai e in poco tempo mi ritrovai fuori da bagno con l'intento di giungere al dormitorio dei miei amici.

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Durante il tragitto adocchiai San andare a sbattere contro un ragazzo e subito dopo iniziarci a parlare

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Durante il tragitto adocchiai San andare a sbattere contro un ragazzo e subito dopo iniziarci a parlare. Mi sembrava di averlo già visto da qualche parte ma non ricordavo dove. Solo quando afferrò il polso del mio migliore amico per bisbigliargli qualcosa all'orecchio ebbi una sua visuale migliore che mi permise di capire chi fosse: era Seonghwa, uno degli amici del compagno di stanza di Yeosang.
Rimasi a guardarli chiacchierare fino a quando non vidi San allontanarsi da lui e riprendere l sua strada. A quel punto aumentai il passo e lo raggiunsi in più fretta possibile.
«Perchè parlavi con quello?»chiesi affiancandolo e lo vidi spaventarsi quando mi sentí parlare. In un altro momento mi sarei messo a ridere ma per me quello che era appena successo era abbastanza importante per entrambi.
«Mi hai spaventato!»esclamò lui al mio fianco tenendosi una mano sul petto come a volersi calmare il respiro. Io lo guardai insistente e aspettai che mi arrivasse una risposta.
«Gli sono andato addosso per sbaglio e ci siamo messi a chiacchierare, tutto qui.»mi spiegò quando capí che doveva rispondermi.
«Ti sei reso conto che è gay, vero?»gli domandai. Non avevo assolutamente nulla contro i gay o tutti quelli appartenenti alla comunità LGBT+ (ero anche amico di Yunho che lo era) ma sapevo che San non amava conversare con loro dato che aveva sempre il "timore" che uno di loro potesse provarci con lui, tranne che con Yunho ovviamente.
«Si, dov'è il problema?»mi chiese di rimando con un'alzata di spalle.
«Non hai sempre detto che non avresti mai voluto che un gay o un bisex flirtasse con te?»ribattei io un po' confuso dalla sua reazione.
«Infatti non stava flirtando con me. Si è scopato Yunho, come potrebbe provarci anche con me?»mi disse lui con un'espressione convinta sul viso.
«Non lo conosci e comunque cosa ti ha detto?»gli chiesi curioso ma lui fece un gesto con la mano per farmi capire che non avessero parlato di nulla.
«Ma di nulla, del più e del meno. Non ne parliamo con Yunho, va bene? Magari potrebbe pensare di riscoparci. Deve trovare qualcuno che lo possa amare non un trombamico.»continuò San e io, stranamente, mi trovai ad essere d'accordo con lui.
Continuammo la strada in silenzio e poco dopo ci trovammo davanti alla porta dei nostri amici.
Appena dentro trovammo subito gli altri tre intenti a tagliare delle pizze a fette e io andai a sedermi sul pavimento prendendo la mia pizza e iniziandola a mangiare insieme ai miei migliori amici.

👇🏻Spazio autrice!👇🏻
Bene, con questo capitolo sono arrivata a postare un quarto della storia, sono happy stranamente.
Anyway non c'è nulla di che in questa parte, per un po' ci saranno dei semplici capitoli di passaggio ma nulla di troppo noioso giuroo
Alla prossima!

•TREASURE•ATEEZDove le storie prendono vita. Scoprilo ora