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Hongjoong
2 giugno 2021
«Ma seriamente, come mai sei qui?»mi chiese ancora una volta lei mentre mangiava ancora il suo panino. Io mi bloccai, cercando nella mia mente una scusa che avrei potuto dirgli in quel caso e mi diedi dello stupido per non averci pensato prima.
Cosa avrei potuto dirle? Che ero lí perchè tutti i miei amici erano con qualcuno e lei era l'unica da sola? Oh mio Dio, ma quanto sarei apparso stronzo ai suoi occhi?
«Volevo stare con te.»ammisi e, anche se non era tutta la verità, era meglio che una bugia. Lei mi fissò negli occhi, smettendo improvvisamente di mangiare e facendomi un tenero sorriso per poi arrossire timidamente. Mamma mia, come era bella. Struccata, con i capelli in un casino data la notte e ancora in pigiama. Avrei pagato oro per rivederla cosí ancora un'altra volta.
«Beh, mi piace stare con te.»mi rispose lei gentile e questa volta fui io a sorridere.
«Anche a me piace.»aggiunsi allora e feci per sporgermi per toccarle il fianco nudo ma, nel muovere il braccio, feci cascare la coca cola sul suo letto e su parte della sua coscia.
«Cazzo!»imprecai io, allarmandomi. E ti pareva che dovevo rovinare il momento, come al mio solito del resto. Mi alzai immediatamente dal materasso mentre lei rimetteva a posto la coca cola caduta e spostava le buste del McDonald via dal lato bagnato.
«Oddio mi dispiace tanto, devo sempre rovinare tutto.»mormorai allora sull'orlo di una crisi di nervi. Lei mi fissò mentre andavo alla ricerca di alcuni fazzoletti per pulire almeno qualcosa.
«Hongjoong stai tranquillo, poteva benissimo capitare a me.»rispose allora comprensiva mentre le passavo i fazzoletti e tamponava il lenzuolo bagnato.
«Ma mi dispiace lo stesso.»continuai allora tenendo uno dei fazzoletti in mano. D'un tratto notai come l'unica parte che non aveva ancora asciugato fosse la sua coscia e, colto da non so nemmeno io quale iniziativa, mi allungai per pulirla.
«Aspetta, ti aiuto.»annunciai allungandomi di nuovo sul letto e mettendomi davanti a lei, mentre portavo una mano sulla sua coscia. Premetti fin da subito il palmo con il fazzoletto sulla sua pelle e lei inizialmente si ritirò di scatto a quel contatto. Alzai lo sguardo sul suo viso e notai come fosse diventata dello stesso colore dei peperoni.
«Scusami.»sussurrai poi, allontanando la mano via dalla sua gamba e abbassando gli occhi, non avendo nemmeno il coraggio di guardarla. Ad un tratto sentii però la sua presa stringersi attorno al mio polso per fermarmi. Alzai di nuovo lo sguardo e la prima cosa che incontrò fu il suo, nel quale c'era una scintilla che non avevo mai visto prima d'ora, qualcosa che mi spingeva ad abbracciarla e a tenerla stretta a me.
Tirò allora il mio polso di nuovo sulla sua gamba e mi permise di toccarla nel punto bagnato dalla coca cola. Stavolta impressi meno forza e quasi la accarezzai semplicemente con il palmo della mano, finchè non fu del tutto asciutta. Quando finii alzai gli occhi e la trovai intenta a fissarmi.
Fu quasi come se entrambi ci trasmettemmo ciò che volevamo fare in seguito. Con quell'occhiata riuscimmo a scambiarci più di mille parole e, in quel momento, mi sentii sicuro solo di una cosa: Frannie mi piaceva e io piacevo a lei. Tolsi allora la mano dalla sua gamba solo per andarla a mettere di scatto sul suo viso mentre le sue finivano in mezzo ai miei capelli e mi andavo a mettere sopra di lei. Fu un attimo in cui le nostre labbra si unirono in un bacio che aveva tutto tranne che delicatezza. Mi misi sopra di lei cercando di non schiacciarla col mio peso e le infilai entrambe le mani tra i capelli mentre le sue, insieme alle gambe, andavano a circondarmi il bacino e la schiena. Infilai con poca delicatezza la lingua nella sua bocca e lei fece altrettanto, tirando la mia maglia verso l'alto. Le tirai alcune ciocche di capelli quando fece un leggero movimento di bacino, venendo incontro al mio e facendomi grugnire.
Continuai a baciarla e lei fece lo stesso, mordendomi di tanto in tanto il labbro inferiore e facendomi eccitare più di quanto volessi.
«Merda...»mugugnai ad un certo punto nel bacio. Lei non smise di mangiarmi le labbra e semplicemente scese con la bocca sul mio mento, lasciandomi umidi baci che mi mandarono lentamente in ecstasy.
«Che succede?»mi chiese poi lei, trascinando ancora la sua scia di baci lungo la mia mascella e finendo sotto l'orecchio.
«Mi sto...»non finii la frase dal momento che ripetette nuovamente il movimento che aveva fatto prima e facendomi mugolare una seconda volta.
«Smettila di muoverti.»le ordinai allora, allontanandomi da lei per poi guardare il suo ghigno sul viso mentre compiva per una terza volta quell'azione.
«Sei una vera stronza.»le dissi per poi andare a posarle un leggero bacio sul collo e sistemandomi in quel punto, che era particolarmente profumato. Lei ridacchiò e infilò le mani tra le ciocche dei miei capelli, accarezzandomeli leggermente e facendomi poi chiudere gli occhi.
«Rimaniamo cosí, a te va bene?»mi chiese poi dopo un po', abbracciandomi per le spalle e continuando a toccarmi i capelli.
«Sarebbe perfetto per me.»mormorai sul suo collo, dove notai altri brividi e dove lasciai un secondo piccolo bacio, per poi iniziare semplicemente un momento di puro silenzio in cui nella stanza si sentirono solo il rumore dei nostri respiri pesanti.

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