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San
16 dicembre 2020
Dopo che Wooyoung ci aveva raggiunti avevo appoggiato la testa sulla sua spalla e fu come se spegnessi tutto. Il mio cervello, il mio corpo, il mio cuore: tutto. Lasciai che mi sorreggesse, sentendo quasi di avere un mattone che mi spingeva verso il basso proprio dietro la nuca e chiusi gli occhi, aspettando che quella sensazione sparisse.
Quando li riaprii erano passati probabilmente almeno una decina di minuti, anche se quando mi guardai intorno sembrava che nulla fosse cambiato: Hongjoong e Christina stavano ancora limonando, lui che le teneva la testa con le mani e lei che gli passava le sue sulle spalle, e Wooyoung era ancora qui, solo che aveva appoggiato la sua guancia ai miei capelli.
Mi alzai ricomponendomi e subito dopo mi piegai in due a causa di una fitta lancinante alla bocca dello stomaco.
Vomitai tutto quello che avevo bevuto e feci in tempo a spostarmi o altrimenti avrei rimesso sulle gambe del moro. Lui infatti si era scansato subito mentre gli altri due avevano alzato gli occhi su di me senza dire nulla.
«Cazzo...»mugolai tenendo le mani sul terreno per sorreggermi da sopra il mio stesso vomito, per poi sedermi il piú lontano possibile da quello schifo.
«Non berrò mai piú.»dissi quasi con le lacrime agli occhi. Tutto ad un tratto fu come riessere kn me stesso. Non ricordavo esattamente come fossi finito in quel prato e nemmeno di quando Wooyoung fosse arrivato da noi.
«Dammi il tuo telefono.»mi ordinó il ragazzo sopracitato porgendomi una mano. Inizialmente pensai di prenderla per fare in modo che mi aiutasse ad alzarmi ma poi ci ripensai.
«Cosa devi farci?»gli chiesi iniziando a tirarlo fuori dalla tasca ma non glielo passai: prima volevo sapere a cosa gli servisse.
«Tu dammelo e basta.»il tono di voce con cui me lo disse mi fece partire un brivido dalle gambe che mi arrivó diretto all'attaccatura dei capelli. Non riuscii ad oppormi e glielo passai.
Lo vidi smanettare con le mani sullo schermo per qualche secondo, giusto il tempo che mi servì per notare come le labbra dei due ragazzi davanti a me fossero gonfie come palloncini.
«Prendetevi una stanza, cazzo.»borbottai tra me e me ma poi tornai al mio telefono quando vidi l'altro passarmelo. Spontaneamente lo accesi e andai a vedere quali erano stati gli ultimi movimenti compiuti. E infatti trovai dei messaggi.

«Che cazzo ti viene in mente?»gli chiesi irritato

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«Che cazzo ti viene in mente?»gli chiesi irritato. Probabilmente fu l'alcol che avevo in corpo che parlò al posto mio perchè me ne pentii subito dopo. Nonostante fossi davvero arrabbiato per quei messaggi dovevo pur rimanere il solito ragazzo tranquillo.
«Non posso fare tutto da solo, ho bisogno di qualcuno che mi aiuti.»disse soltanto con un'alzata di spalle e io mi irritai ancora di più.
«Ti aiuterei io, anzi, sei tu che stai aiutando me. E per quanto mi riguarda puoi anche andartene, dopotutto chi è che ti ha chiesto di rimanere qui? E che cazzo ci facevi a quest'ora in giro?»iniziai a dire e a quel punto lo vidi alzare gli occhi al cielo probabilmente infastidito dal mio stesso tono di voce.
«Primo: sono io che aiuto te perchè potresti anche svenire da un momento all'altro e sbattere la testa da qualche parte, quindi prego. Secondo: sono qui per aiutarti, anche se non mi vuoi. E terzo: te l'ho detto prima, stavo tornando dalle lezioni serali. Mi hai anche chiesto dove le prendessi perchè anche a te piace ballare.»spiegò parlando velocemente e incrociando le braccia al petto. Non mi colpirono tanto le prime parole quanto le ultime. Prendeva lezioni serali di danza? E io gli avevo chiesto dove?
«Che significa?»domandai sinceramente incuriosito da quella storia ma lui non ebbe il tempo di rispondere dato che dei passi veloci ed agitati giunsero fino a noi. E ad un tratto mi ritrovai di fronte a Yeosang e Yunho con dietro le loro spalle Mingi e Seonghwa.
«Che cazzo succede, qui?»chiese Seonghwa guardando noi quattro uno alla volta e soffermandosi per qualche secondo di troppo su Hongjoong. Io e il ragazzo accanto a me ci voltammo di scatto mentre gli altri due si staccarono semplicemente dal bacio per poi girare lentamente le teste con un piccolo sorrisetto sul viso.
«Sono ubriachi, non si vede?»ironizzò Wooyoung e io gli diedi una spallata per farlo stare zitto.
«Io sto bene...adesso.»mugugnai tra i denti quando vidi Seonghwa venire verso di me. I miei due amici erano andati direttamente verso Hongjoong e Christina e ognuno dei due si era preso la briga di prendersene uno per tenerlo in piedi.
«Ce la fate?»domandò Mingi andando verso Yunho e fare per aiutarlo. Questo lo ringraziò con gli occhi e prese un braccio del piú grande per metterselo attorno alle spalle e trascinarlo via.
«State attenti a non farlo cadere.»si raccomandò Seonghwa mentre Yeosang cercava di avere un contatto con la sorella dato che in un certo senso lei sembrava essere su un altro mondo.
«Non voglio parlarti.»disse soltanto la ragazza ma poi notammo tutti come chiuse gli occhi e si addormentò. Il biondo sbuffò e le mise le braccia sotto le ginocchia e intorno alla schiena, sollevandola e portandola via senza dire nulla.

Jongho
16 dicembre 2020
Finii la doccia dopo l'allenamento e mi rivestii, non curandomi minimamente di asciugarmi i capelli. Mi misi lo zaino in spalla e, dopo aver salutato gli altro ragazzi, uscii prendendo poi il telefono per controllare se avessi qualche notifica. Entrai prima su instagram, dato che due persone avevano iniziato a seguirmi e la prima cosa che mi apparì fu un'immagine postata da un'ora da Hongjoong. Lui non era nella foto però: infatti c'erano San e Chris, la sorella di Yeosang, se non erravo, ed entrambi tenevano delle bottiglie in mano. Mi allarmai all'istante, infatti la prima cosa che feci su entrare nell'app di messaggistica per andare a scrivere al mio migliore amico ma notai che avevo delle notifiche anche dalla sua chat.
Lessi i 5 messaggi e entrai nel panico più totale. Quei messaggi erano di molto tempo prima e la prima cosa che feci fu digitare il numero di San. Provai a chiamarlo ma non rispose, riprovai ma ancora nulla.
Nonostante la mia stanchezza decisi di mettermi a correre senza una meta specifica. Iniziai a cercare quei quattro come non mai: passai per la caffetteria, per il parcheggio e anche il cortile ma di loro non c'era traccia.
«Jongho?»una voce arrivò da dietro di me mentre ancora continuavo a disperarmi in quella tentata ricerca. Mi voltai e, anche al buio, riuscii a riconoscere i capelli biondi di Yeosang. In braccio a lui però c'era una ragazza.
«Yeosang! Che cazzo è successo?! Ho visto ora il post di Hongjoong e ho letto alcuni messaggi di San che però mi aveva scritto Wooyoung! Che diavolo...»iniziai a dire velocemente ma mi azzittii quando capii che la ragazza che stava portando in braccio era proprio Christina. Mi allarmai subito vedendola addormentata e notando come le braccia del mio amico non ce la facessero più.
«Oh cazzo, ti aiuto. Dalla a me.»gli dissi e lui sussurrò soltanto un piccolo "grazie" passandomi il corpo della sorella. La presi tra le braccia e le portai le mani sul suo busto in modo tale che non creassero un ulteriore peso fuori il mio baricentro.
«Mi puoi spiegare che diavolo è successo?»gli dissi ma lui era piegato su sè stesso, con le mani sulle ginocchia intento a riprendere fiato.
«Ora...sono stanco, Jongho. Fattelo spiegare...da San.»affermò e io annuii rimanendo per almeno un altro paio di minuti con Christina tra le braccia mentre aspettavo che lui si riprendesse.
Guardai il viso della bionda e la trovai eterea vedendola dormire tranquilla, ignara del casino in cui si era ritrovata. Sorrisi involontariamente quando poi portò le braccia intorno al mio collo come ad aver capito che io la stavo sorreggendo. Yeosang sembrò notare quel piccolo movimento accompagnato dalla mia reazione, infatti mi fece il gesto di ripassargliela di nuovo e mi domandai come avesse fatto quella ragazza a rimanere addormentata e a non vomitare.
«San e Hongjoong?»gli chiesi quando vidi che stava girando i piedi per andarsene.
«Ad Hongjoong ci stanno pensando Yunho e Mingi mentre San si era ripreso. Credo che sia con Seonghwa e Wooyoung, lo accompagneranno nella vostra camera probabilmente.»
«Grazie. Ci vediamo.»lo salutai io lui e lui ricambiò con il gesto della mano iniziando ad incamminarsi verso la confraternita. Io invece andai in un'altra direzione, verso quindi il mio dormitorio.
Camminai in più fretta possibile per arrivare in camera e vedere se il mio amico stesse effettivamente bene, anche se Yeosang mi aveva detto che si era ormai ripreso.
Salii i gradini fino al nostro piano e, una volta percorso il corridoio e giunto davanti la porta, tirai fuori la chiave dal borsone di calcio e la infilai nella serratura. Spalancai la porta aspettandomi tutto tranne quello a cui mi ritrovai davanti.
San era sdraiato sul letto con le braccia posizionate dietro la testa appoggiata sul suo cuscino, nella tranquillità più assoluta.
«San?»lo chiamai io avvicinandomi a lui una volta chiuso la porta a chiave e posato la borsa. Lo guardai e capii che ormai stava dormendo. Sorrisi grato al fatto che stesse bene e gli scattai una foto che poi avrei postato su twitter subito dopo.

 Sorrisi grato al fatto che stesse bene e gli scattai una foto che poi avrei postato su twitter subito dopo

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A quel punto mi spogliai e mi iniziai a mettere il pigiama pronto per andare a dormire. Dopotutto quel giorno non era stato dei migliori: avevo fatto quel viaggio fino a casa di Frannie che, oltretutto, che fine aveva fatto? Poi mi ero allenato e infine avevo corso per tutto il campus e sorretto Chris. Ero a pezzi, era davvero una cosa da ammettere. Infatti appena poggiai la testa sul cuscino caddi tra le braccia di Morfeo.

👇🏻Spazio autrice!👇🏻
Ma quanto è bello San in quella foto? E a proposito di San, penso proprio che ormai sia chiaro con chi starà🤭Comunque credo che posterò anche l'ultimo dell'anno, siate fieri di me susu

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