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Wooyoung
4 maggio 2021
«Ci vediamo, Hongjoong.»dissi e per la terza volta feci per chiudere la porta e, questa volta, finalmente riuscii nel mio intento. Mi ci appoggiai poi contro e ci attaccai la nuca, sospirando.
«Se ne è andato?»mi chiede la voce di Seonghwa ancora nascosto nel mio armadio. Scossi la testa e sorrisi nel sentirlo in maniera cosí stranamente ovattata.
«Si, puoi uscire.»gli risposi per poi sentire le ante aprirsi e vederlo spuntare fuori solo con la testa con la coda dell'occhio, per accertarsi probabilmente che avessi detto la verità. Sospirò quando non lo vide e andò verso il suo letto per poi buttarcisi sopra a peso morto.
«Che vi siete detti?»mi chiese e nessuno dei due si mosse dalla posizione in cui eravamo perciò non ci guardammo nemmeno in faccia.
«Ti ha chiesto di me?»aggiunse quando capí che sarei rimasto in silenzio e io allora mi staccai dalla porta e mi buttai sul letto accanto a lui, solo che al suo contrario posai i piedi dalla parte del cuscino.
«Non ha fatto in tempo, gli ho detto subito che non c'eri.»gli spiegai e lo sentii annuire vicino ai miei piedi.
«E mi ha chiesto il motivo per cui mi ero lasciato con Christina.»continuai poi confondendomi ancora al ricordo. Non avevo capito il motivo per cui me lo avesse chiesto ma sinceramente mi aveva reso nervoso.
«E tu che gli hai risposto?»mi domandò poi lui mettendosi seduto e tenendosi sul materasso con le mani.
«Nulla in realtà.»ammisi continuando a guardare il soffitto. Non sapevo perchè gliene stessi parlando ma era il mio migliore amico e avevo bisogno di dirlo a qualcuno.
«Voleva sapere se San c'entrasse qualcosa nella nostra rottura.»alla fine buttai tutto fuori e mi portai le mani tra i capelli frustrato da tutto.
«Ed è cosí?»mi chiese poi ed io rimasi in silenzio per qualche minuto?
No che non era cosí. Avevo lasciato Chris solo perchè non provavo più nulla per lei.
E perchè non provavo più nulla per lei?
Non lo so.
Ma chi diavolo sto prendendo in giro? Certo che lo so e Hongjoong ha ragione.
«Si. Si cazzo, è cosí. Sono sotto a mille treni per quel ragazzo.»continuai a tirarmi i capelli e poi sbuffai mentre vidi chiaramente Seonghwa mettere su un sorrisetto, cosa che non faceva da quando lui e Hongjoong avevano litigato.
«E allora perchè stavi con Chris?»mi domandò ma a sentire quella cosa mi innervosii.
«Perchè mi piaceva, perchè se no?»risposi ovvio e non capii il punto di quelle parole.
«Credi che io l'abbia usata come seconda scelta, non è cosí?»ribattei allora irritato all'espressione che mi aveva rivolto non appena avevo risposto.
«Cosí è sembrato, Woo.»si sporse per mettermi una mano sulla spalla ma io mi scostai e poi mi misi in piedi continuando a toccarmi nervosamente i capelli.
«Beh, lei non è stata la mia ruota di scorta. Ci tenevo e ci tengo tuttora a lei, voglio soltanto il meglio e che stia bene.»confessai allora fissandolo negli occhi e abbassando il tono di voce di qualche tono. Probabilmente sembrò intimidatorio ma sapevo che Seonghwa non si sarebbe spaventato, di certo non era la prima volta che mi rivolgevo a lui in quel modo.
«Okay. Scusa se l'ho pensato.»mi disse e io buttai fuori l'aria che non sapevo nemmeno di star trattenendo. Confessare tutto quello mi aveva aiutato a sentirmi più leggero e ora mi sentivo in vena di fare qualche pazzia.
«Voglio parlare con San.»lo informai e lui subito alzò lo sguardo e spalancò gli occhi, per poi mettersi in piedi davanti a me e prendermi per le spalle.
«Sei impazzito? Devi aspettare, avete appena chiarito la vostra rissa! Dai tempo al tutto, cazzo.»mi rimbeccò per poi scuotermi leggermente. Alzai gli occhi al cielo a quella reazione e, nonostante sapessi che fosse giusto quello che aveva appena detto, avevo sempre quella voglia stremata di uscire dalla porta e correre in dormitorio dove, probabilmente, avrei trovato il ragazzo per cui avevo una cotta.
«Quanto tempo?»chiesi con una voce tipica dei bambini che si lamentano. Lui mi sorrise e mi strinse le spalle nelle mani.
«Quando sarà il momento lo saprai. Fa lasciare che passi qualche giorno, poi vai da lui.»si rassicurò lui e io alla fine annuii. Si staccò da me per poi guardarsi allo specchio.
Un po di mascara era colato lungo le sue guance, dato che erano almeno due giorni che piangeva sul letto e non si muoveva se non per andare al bagno e a lezione.
«Ora, se vuoi scusarmi, oggi mi sento meglio del solito. Perciò andró a farmi una passeggiata.»annunciò dandosi una sistemata in viso e ai vestiti per poi lasciarmi un bacio sulla guancia e uscire dalla camera, lasciandomi da solo.

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