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Frannie
22 dicembre 2020
Uscii da scuola con la consapevolezza che quello era l'ultimo giorno prima delle vacanze. Tutti i ragazzi che uscirono dalle classe stavano gioendo tranquilli mentre scorrazzavano chi a destra e chi a sinistra. Per quanto riguardava me invece corsi direttamente verso il marciapiede di fronte la scuola prendendo la direzione della stazione. Quel giorno infatti mi ero messa in testa di dover parlare con Yeosang. Mi aveva detto che non voleva tornare a casa e che sarebbe voluto rimanere alla confraternita durante le vacanze natalizie: il motivo era ancora legato alla litigata che aveva avuto con Chris. In realtà non sapevo bene che dirgli dal momento che non sapevo nemmeno se a lei fosse passata o meno, dato che anche io ci ero litigata, ma comunque dovevo tentare di fargli cambiare idea.
Giunsi davanti al mio treno giusto in tempo per varcare la soglia del vagone poco prima che le porte si chiudessero. Non avevo fatto il biglietto ma pazienza, anche perchè era raro che passasse un controllore.
Mi sedetti e mandai subito dopo un messaggio a Yeosang per avvisarlo.

Spensi il telefono e me lo poggiai sulle cosce mentre guardavo fuori dal vetro e cominciavo a pensare a cosa dire una volta arrivata davanti a lui

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Spensi il telefono e me lo poggiai sulle cosce mentre guardavo fuori dal vetro e cominciavo a pensare a cosa dire una volta arrivata davanti a lui. Non sapevo il perchè avessi tutta quell'ansia in realtà, eppure la sentivo mangiarmi viva lo stomaco.
Quando il treno iniziò a fermarsi allora mi alzai e andai verso l'uscita più vicina. Alzai gli occhi quando notai delle scarpe e uno zaino per terra che conoscevo fin troppo bene.
«Frannie?»disse il mio nome e io iniziai a provare un senso di disagio nel trovarmela di fronte.
«Ciao Chris.»la salutai io senza però scompormi. Aveva creduto che mi stessi scopando Yeosang, non potevo far finta di nulla. Quale migliore amica potrebbe pensarlo?
«Come mai qui?»mi chiese lei mentre si aprivano le porte e noi scendevamo per poi attraversare il binario.
«Sono venuta per far ragionare Yeosang. Non vuole tornare a casa per le vacanze.»le risposi sinceramente. Per un attimo mi era passata per la mente l'idea di dirle una bugia ma mi ero data della stupida il secondo dopo.
«Ah certo, vieni subito in soccorso per mio fratello.»ironizzò lei con una risata. A quel punto fu come se tutto il mio corpo iniziasse a ribollire pronto ad esplodere a momenti.
«Scusami?»le dissi facendo qualche passo in più per ritrovarmi di fronte a lei. Ci fermammo entrambi ed ebbi la voglia di tirarle un pugno in faccia.
«Hai capito bene. Ormai siete abbastanza intimi, no? Vi direte tutto.»continuò lei. Io aggrottai le sopracciglia e allargai le narici del naso per far passare più aria e calmarmi ma non aiutò il fatto che lei non mi guardasse nemmeno in faccia.
«Idiota che non sei altro. Lo sto facendo per te, per farlo tornare a casa. A me cosa cambia se torna o no, dimmi.»dissi ancora trattenendomi da non darle uno spintone.
«Anche quando l'hai baciato lo hai fatto per me?»
Fu la goccia che fece traboccare il vaso.
«Sai che c'è? Vaffanculo, ok? Vattene all'inferno, cazzo. Non sei il centro del mondo, mettitelo bene in testa. Quando capirai che io ci sono stata per lui quando tu te ne sei lavata le mani fammi un fischio e forse poi potremmo parlare.»le intimai a denti stretti. Mi girai subito dopo senza aspettare che rispondesse e iniziai a camminare senza una meta. Ovviamente non sarei andata da lui, adesso non avevo proprio voglia di discutere ancora di quella questione, ne avevo le palle piene.
Continuai ad avanzare fino a quando non riconobbi un colore di capelli di un ragazzo che era praticamente inconfondibile.
«Hey tu, puffetto!»esclamai appena lo vidi. Hongjoong si voltò verso di me con un libro in mano mentre era seduto su una panchina di un cortile. Arrossì non appena mi riconobbe e mi salutò con la mano.
Andai verso di lui e gli sorrisi tranquillamente per poi indicare il posto accanto al suo e mormorando un "posso?". Lui annuì soltanto e a quel punto andai a sedermi al suo fianco mentre lui faceva una piega alla pagina e chiudeva il libro.
«Oh mio Dio. Bestia di Satana, pieghi le pagine dei libri?»gli chiesi avendo subito notando il gesto.
«Certo, perchè tu no?»mi disse e io scossi subito la testa per poi fare un espressione schifata. Lui ridacchiò nel vedere quella faccia ma poi smise il secondo dopo.
«Che ci fai qui?»mi chiese lui e a quel punto tornai con la mia tipica espressione arrabbiata. Sembrò accorgersene perchè il suo viso divenne un mix tra preoccupazione e timore.
«Non devi dirmelo, se non vuoi.»ci tenne ad aggiungere e io apprezzai molto che non volesse apparire troppo invadente, soprattutto dopo l'ultima volta che mi ero relazionata con un ragazzo.
«Non è niente di grave, solo che sono ancora litigata con Christina per il bacio con Yeosang.»dissi non volendogli raccontare tutti i dettagli: dopotutto nemmeno lo conoscevo e in più non volevo che si annoiasse.
«Ho capito. Ma tu volevi baciarlo?»mi domandò poi girando la testa verso di me e lessi nei suoi occhi il sincero interesse che aveva nei confronti di quella conversazione. Scossi semplicemente la testa e lui mise su un piccolo sorriso.
«Allora è ok. È la tua migliore amica, di certo capirà.»affermò e io cercai di convincermi a quelle parole.
Poi anche io gli feci una domanda ma se ci avessi pensato due volte prima di farla probabilmente mi sarei data uno schiaffo.
«E tu volevi baciare Chris?»come cazzo mi era venuto in mente di chiederglielo.
«Ehm, credo di no. Penso fosse per l'alcool ma non avrei mai voluto sprecare così il mio primo bacio. Nemmeno me lo ricordo.»confessò portandosi una mano tra i capelli e poi riappoggiarla sul tavolo, vicino al mio braccio.
Era stato il suo primo bacio quello? Aveva o no 22 anni?
«Capito.»dissi avvicinandomi un po' a lui. Poi rimasi in completo silenzio.

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