•32•

196 22 43
                                    

Hongjoong
4 dicembre 2020
Quella mattina mi alzai col piede storto. Più del solito. Non ero un tipo mattiniero, se dovevo studiare molto preferivo rimanere sveglio fino alle 4 di notte piuttosto che svegliarmi a quella stessa ora. Ero sempre stato cosí, vivevo grazie ai caffè praticamente, ma non era mai stato un problema. Non fino a quel momento.
Da poco erano riniziati i periodi di esami: dato che il 22 sarebbero iniziate le vacanze natalizie ovviamente molti professori avevano già iniziato a metterci sotto pressione e il fatto che dovevo alzarmi presto non aiutava affatto.
Erano ormai quattro giorni che la situazione andava avanti cosí: Jongho chiamava me o Yunho per dirci che avrebbe dormito da noi dato che San aveva "compagnia". Non avevo nulla contro la sua attività sessuale molto attiva, ma almeno poteva farlo in bagno o in macchina o ovunque tranne che in camera dato che la condivideva col suo migliore amico. E Jongho non faceva altro che lamentarsi, non capiva perchè non gli avesse detto che stava iniziando a dubitare della sua sessualità e non sopportava essere cacciato dalla propria camera. Nemmeno io sopportavo quella situazione e anche Yunho sembrava del mio stesso parere. Solo che lui era troppo gentile per dirglielo, mentre io non mi facevo problemi.
«Sai che facciamo? Ora ti riaccompagno in camera e sbrocco a San. Ho bisogno di dormire la mattina, non di dovermi sentire opprimere da qualcuno nel mio letto. Senza offesa.»sbottai infatti per poi sbadigliare. Ovviamente io ero piccolo e poco spazioso rispetto al mio migliore amico perciò ero io a dover condividere il mio letto e il mio spazio vitale.
«Nessuna offesa. Sono d'accordo con te. Bisogna risolvere questa situazione del cazzo una volta per tutte.»ammise lui e scese dal mio letto. Le seguii poco dopo e mi iniziai a vestire in fretta, fortunatamente quel venerdí mattina non avevo lezioni a quell'ora e avrei potuto fare davvero quello che avevo intenzione di fare. Yunho stava ancora dormendo anche se a momenti si sarebbe svegliato: sicuramente se avesse sentito la nostra idea ci avrebbe già fermati.
Uscimmo dalla stanza senza dire nulla e ci incamminammo verso l'altro stabile dove era la stanza di San e Jongho. Quando arrivammo al loro piano il più piccolo iniziò a tirare fuori la chiave e quando ci ritrovammo davanti a quella porta però si fermò.
«E se li troviamo in una situazione...»ma lo bloccai sul nascere sbuffando.
«Non mi interessa. Anche io ho il cazzo, non c'è nulla che non abbia mai visto che possa vedere lí dentro.»dissi iniziando a bussare alla porta. Solitamente non ero cosí ma quella situazione mi faceva innervosire a tal punto da farmi parlare in questo modo. Anche Jongho ne rimase sorpreso, infatti mi fissò fino a quando la porta non si fu aperta facendomi vedere un San a petto nudo e con dei semplici pantaloni del pigiama.
«Oh, non mi aspettavo che foste voi due.»ammise lui guardandoci uno per volta rimanendo però più tempo con gli occhi sul suo migliore amico.
«E io non mi aspettavo di avere un profugo nella mia camera! Che cazzo San, datti una regolata.»sbottai di nuovo e Jongho abbassò lo sguardo come a sentirsi un peso. Non lo era, almeno per me, anzi lo avrei anche ospitato ancora, ma ero stufo della situazione e basta.
«Che succede?»disse una voce dietro il moro. In quel momento spuntò Seonghwa nuovamente a petto nudo e con soltanto i boxer indosso. Arrossii nel vederlo in quel modo ma non ne capii bene il motivo.
«Hey, caramellina! Vuoi entrare?»mi chiese guardando direttamente me e ignorando il più piccolo. Se possibile, le mie guance divennero ancora più rosse.
«Caramellina?»borbottò Jongho ma io scossi la testa in fare noncurante.
«Non è il momento ora. Il punto è che se tu devi scopare trovati un altro posto perchè fino a prova contraria questa è una stanza condivisa che entrambi pagate. Perciò Jongho ha il diritto di sfruttare questi benefici.»dissi indicando il nostro amico di fronte a me e usando tutte le mie capacità letterarie per farglielo capire il più possibile. Vidi un ghigno spuntare sul biondo e lo vidi anche abbassare gli occhi e poi rialzarli per scrutarmi attentamente come se mi stesse ancora una volta studiando tutto il corpo.
«Bene, allora significa che ora mi inizio a preparare. Ci vediamo, Sani.»annunciò Seonghwa prendendo le sue cose per poi dare un bacio sulla guancia al moro e uscire dalla stanza mezzo nudo con tutti i suoi vestiti tra le braccia non curandosi minimamente delle occhiate curiose degli altri ragazzi.
Dio, che testa.

•TREASURE•ATEEZDove le storie prendono vita. Scoprilo ora