10 mesi, 8 ragazzi, 5 coppie, 3 gruppi di amici, 2 ragazze, 1 storia. Dove a causa di un piccolo problema 10 ragazzi si incontreranno e inizieranno a conoscersi, instaurando relazioni e creando disastri gli uni con gli altri. Riusciranno ad ottenere...
Yeosang 25 settembre 2020 Avevo appena chiuso il libro di chimica e stavo pensando seriamente di farmi un pisolino quando sentii il trillo del mio telefono. Era un messaggio personalizzato e sapevo che fosse dei ragazzi. Presi il telefono che fino a quel momento era poggiato alla scrivania della stanza (io e il mio compagno di stanza avevamo deciso di comune accordo che io avrei avuto la scrivania e lui il televisore) e mi sedetti a gambe incrociate accendendolo.
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Poggiai il telefono di nuovo sulla scrivania e lo misi attaccato alla pila dei libri che avevo sopra per poi attaccare il cavetto del caricabatterie. Non presi le cuffiette dato che non avevo compagnia quel pomeriggio e anche se fosse stato in camera non credo che gli sarebbe interessata la nostra conversazione. Arrivò la chiamata circa un minuto dopo e l'accettai guardando poi apparire tre schermi divisi, uno in cui era presente il mio busto, in uno c'erano San e Jongho e poi nell'altro ancora Hongjoong e Yunho. «Ciao ragazzi, quanto tempo!»esclamò Yunho ironico e vidi dietro di lui Hongjoong, sdraiato sul suo letto e con il suo telefono in mano, sbattersi in fronte l'altra. «Ci siamo visti circa due ore fa, Yun.»gli feci notare con un'occhiata confusa ma lo vidi alzare gli occhi e farmi un gesto con la mano in maniera riluttante. «Si vabbè, andiamo al sodo bestie. Cosa vogliamo fare domani sera?»disse poi San avvicinandosi alla telecamera del suo telefono. «Non lo so, andiamo in discoteca? Ho sentito che ce n'è una vicina all'università, potremmo passare una bella serata. Tanto la domenica non dobbiamo nemmeno svegliarci presto.»propose Jongho con un'alzata di spalle. «Neanche morto.»risposi secco e vidi Hongjoong distogliere lo sguardo dal telefono solo per scuotere la testa e muovere le labbra in un "no". «Beh, c'è anche un gay club se è per questo...»aggiunse Yunho con un sorrisetto divertito beccandosi subito dopo un cuscino dritto dietro la testa. «Non se ne parla nemmeno. Il nostro San ha bisogno di svagarsi dalla sua vecchia relazione e ha bisogno di una sana scopata.»rispose subito Jongho passando una mano tra i capelli del suo migliore amico e scompigliandoglieli. «Scopata?»disse una voce profonda dietro le mie spalle e io di istinto misi il telefono al contrario in modo da nascondere la visuale agli altri quattro sentendo un "Yeosang? Andiamo!" da parte di San e Jongho. «Oh, ehm...ciao Mingi?»salutai guardandolo con una canna tra le dita e un suo amico alle spalle. «Quindi, devi scopare?»mi domandò il biondo e io spalancai gli occhi. «Oh ne ha bisogno eccome!»esclamò Yunho dall'altro capo del telefono scatenando le risate degli altri tre. «Tacete voi! Sapete che c'è? Vi chiamo più tardi.»dissi afferrando il telefono e non lasciandogli nemmeno il tempo di replicare che avevo già cliccato il tasto rosso per terminare la telefonata. «Quindi ne hai bisogno o no?»chiese di nuovo il mio compagno di stanza e io arrossii. Mingi era...gay? Dormivo con un ragazzo gay, tossico e dipendente dai videogiochi? Sentii il panico assalirmi. Ovviamente non mi dava fastidio fosse gay, anzi, ma il fatto che non mi conoscesse e poteva fare dei pensierini su di me mi metteva a disagio. «Mingi smettila di essere così gay. Torna in versione etero.»disse il suo amico dietro di lui facendo un passo avanti e andando a sdraiarsi sul mio letto come se nulla fosse. «Perdona il mio amico, può essere invadente alle volte.»continuò poi lui e Mingi si sedette sul suo letto afferrando un joystick e accendendo il televisore. «Sono Wooyoung, comunque.»si presentò lui porgendomi la mano e io mi allungai per stringergliela. «Io sono Yeosang. Scusa la domanda ma, sei gay?»dissi guardando l'altro che pochi secondi dopo si lanciò un'occhiata con il suo amico dai capelli neri che contemporaneamente scoppiarono a ridere. Mi sentii in difetto in quel momento: come potevo fargli una domanda del genere? Non eravamo amici. «Si Yeosang, sono gay. Ma sono anche etero. Immagino anche tu lo sia, vuoi provare a vedere se ti piacciono i ragazzi?»domandò lui con uno sguardo languido e passandosi la mano non impegnata dal joistick tra i capelli. «Smettila idiota. Sei un pervertito. È bisex ma tranquillo, non gli piacciono i ragazzi, beh, bassini, ecco.»spiegò lui mettendosi una sigaretta tra le labbra mentre era ancora sul mio letto. «Non credo che tu sia molto più alto di me, in realtà. E attualmente sei anche sul mio letto a fumare, potresti alzarti?»gli dissi e vidi chiaramente il suo sguardo farsi più duro. «Scusami?»disse alzandosi tutto ad un tratto. Si, era decisamente più basso di me e probabilmente anche più piccolo di età ma per qualche motivo con i suoi capelli neri e ribelli e quel suo fare un po' irruento mi incuteva...timore. «Beh, era solo una richiesta. Non intendevo farti arrabbiare...»dissi guardandolo dal basso della mia sedia girevole e notai subito Mingi alzarsi e andare incontro al suo amico. «Woo, stai calmo, ok?»gli disse prendendogli le spalle e rifacendolo accomodare sul mio letto. Di nuovo. In quell'istante sentii bussare alla porta e a quel punto sentii l'ansia che avevo avuto fino in quel momento lasciare il mio corpo. Dio ti ringrazio.
Mingi 25 settembre 2020 Guardai negli occhi Wooyoung quanto bastasse per fargli capire di darsi una calmata. Anche se era un nanetto ci sapeva fare a botte e non volevo prendermi un cazzotto per li mio compagno di stanza. Ma se fosse successo qualcosa quello poteva benissimo renderlo noto al proprietario della confraternita e sinceramente non volevo che qualcuno ficcasse il naso nella mia stanza, con tutta la roba che avevo dentro. Appena si sedette di nuovo capii che potevo allontanarmi da lui e mi diressi alla porta dove un'altra chioma di capelli neri attirò la mia attenzione. «Perchè sei qui?»domandai al mio amico davanti a me ma lui non rispose e mi sorpassò andando diretto all'interno della stanza. «Devo avere una motivazione?»domandò retoricamente lui e si sedette accanto a Wooyoung solo dopo avergli dato un bacio sulla guancia e avergli cinto la schiena con le braccia. Appena mi schiarii la voce Seonghwa alzò lo sguardo su di me con fare confuso e poi vide con la coda degli occhi Yeosang. «Scusami! Non ti avevo visto! Sono amico di Mingi e Wooyoung. Piacere Seonghwa.»disse alzandosi e andando verso il mio compagno di stanza. «Sono Yeosang. Credo proprio che debba andare.»ribattè lui stringendo la mano del moro e poi prendendo il suo telefono dalla scrivania. «Perchè non rimani qui. Possiamo divertirci un po'!»gli dissi passandogli un joystick ma lui lo rifiutò scuotendo la testa. «Tu divertirti con uno sconosciuto? Sei gay per caso biondino?»disse prima rivolto a me e poi al mio coinquilino. «Non è uno sconosciuto e poi no, non lo è. Almeno così ho capito.»lo corressi grattandomi la nuca. «Posso parlare da me, grazie.»disse lui e non negò di non essere gay, perciò mi fece pensare che non avevo torto. «Wow, hai la lingua lingua ragazzino. Mi piaci.»dissi dandogli una pacca sulla spalla prima di sedermi di nuovo sul letto. «Ragazzino? Probabilmente è più grande di te. Che fai qui all'università?»disse Wooyoung afferrando l'altro joystick e avviando una partita a fortnite contro di me. «Medicina, secondo anno.»rispose passandosi una mano tra i capelli e guardandosi intorno come se tutto ad un tratto si sentisse in imbarazzo ad assere in quella camera. «Ci vogliono le palle! Quindi avete tutti la stessa età qui dentro. Non male.»affermò Seonghwa felice di questa sua scoperta. «Lui è al terzo anno di economia.»dissi prima che Yeosang aprisse la bocca, sicuro che avrebbe chiesto e lui annuì nuovamente. «E voi due invece, cosa fate?»domandò poi lui continuando a guardarsi intorno. Probabilmente era in imbarazzo. «Io giurisprudenza e lui lettere.»rispose Wooyoung mentre muoveva le mani sull'oggetto che aveva in pugno comandando l'avatar che stava correndo sullo schermo. «Capito.»rispose lui e poi nella stanza calò il silenzio, interrotto soltanto dai suoni del televisore e delle mie mani e di quelle di Wooyoung che sbattevano sulla plastica dei due joystick. «Quindi, è così che voi vi divertite?»disse il mio coinquilino dopo un po' e Seonghwa ridacchiò. «In realtà solitamente quei due passano il tempo a fumare e io li costringo ad andare nel gay club qui vicino. Non siamo sempre così noiosi.»rispose continuando a guardare lo schermo del suo telefono mentre il biondo prendeva il suo intento nel fare la stessa cosa. «Beh, io devo andare. I miei amici mi stanno aspettando.»annunciò poi alzandosi e infilandosi il telefono in tasca camminando poi attraverso la stanza. «Ciao.» «Ci vediamo!» «Prendi le chiavi, probabilmente dormirò quando tornerai.»furono le tre affermazioni che facemmo rispettivamente Wooyoung, Seonghwa ed io mentre usciva dalla porta della camera. «Era la prima volta che lo sentivi parlare oggi, non è così?»mi domandò poi il più grande. «Già.»risposi soltanto prima di imprecare per la perdita del gioco.
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👇🏻Spazio autrice!👇🏻 Heylà! Come va? Ieri da me è riniziata la scuola e gia mi sono rotta le palleeee Oggi poi ha diluviato quindi proprio mood gioioso🤡 Però ho scoperto di amare il gioco among us raga è pazzescooooo Vabbe non ho altro da dire, alla prossima!
