Capitolo 33 - Il Tassorosso

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Al mio risveglio non ebbi il tempo di mettere ben a fuoco il luogo o l'orario, perché una voce femminile fu il suono della mia sveglia.
«Moon, svegliati!» mi scuotè Hermione

«Altri due minuti dai» mugolai assonnata.

«È pronta la colazione!» insistette lei, sfilandomi il lenzuolo; così, controvoglia, mi toccò alzarmi.
Indossai i miei vestiti babbani, niente divise scolastiche per fortuna: jeans e maglietta nera, scarpe da ginnastica e massimo della comodità, invece della solita gonna accompagna da quelle scarpe orrende e scomodissime.

Facemmo in fretta colazione e subito dopo salutammo Remus e Dora, non li avrei più rivisti dato che io ed Harry saremmo rimasti alla Tana fino all'inizio della scuola e loro avevano misteriosi impegni lavorativi.
Nel poco tempo rimasto finimmo di prepararci per poi dirigerci verso, momentaneamente, l'ignoto.

«Arthur!» disse una voce che catturò la nostra attenzione dietro di noi.

«Amos!» affermò di rimando il signor Weasley «Scusa il ritardo, alcuni di noi hanno fatto fatica ad alzarsi» gli rispose alludendo a Ron.

«Lui è Amos Diggory ragazzi, lavora con me al Ministero» ci spiegò prima che un ragazzo piombò giù da un ramo «E questo baldo giovanottone dev'essere Cedric» proseguì.
L'uomo dal capello grigiastri aveva proprio l'aria di un dipendente ministeriale e la faccia affabile, mentre il giovane di fianco a lui aveva gli occhi vispi; era un bel ragazzo, alto, con i capelli castani e un sorriso contagioso stampato sul viso.

«Proprio io, tanto piacere» rispose il ragazzo.

«Non male» affermò Ginny a bassa voce, che si beccò una gomitata leggera da parte di Hermione che la fece sorridere.
Aveva ragione, non era affatto male!

Subito dopo riprendemmo la scalata e continuammo a seguire il signor Weasley verso la collina.

«Per la barba di Merlino, tu devi essere Harry Potter» affermò l'uomo, affiancando mio fratello. Mi sentivo la sorella di una vera e propria celebrità.

«Si signore, tanto piacere» rispose educatamente Harry.

«Piacere mio» disse fermandosi. «E tu devi essere sua sorella Moon, non è cosi?» mi chiese sorridente.

«Proprio così, è un piacere anche per me» sorridemmo contemporaneamente; era bello vedere che finalmente ora anche nel Mondo Magico sapevano della mia esistenza, certo ero pur sempre solo la sorella di Potter, ma meglio di essere inesistente.
Nel frattempo tornammo a guardare la strada che aveva l'aria di essere ancora molto lunga.

«Ciao!» disse il giovane avvicinandosi a me.

«Ciao» gli sorrisi.
Si sporse in avanti per porgermi la mano, che gentilmente accettai.

«Cedric comunque, ma puoi chiamarmi Ced, Tassorosso» disse con fare galante.

«Moon e puoi chiamarmi..emh, Moon» ridacchiammo «Serpeverde» aggiunsi con sguardo deciso.

«Accidenti, è la prima volta che ho l'onore di parlare da vicino con uno di loro senza essere insultato» disse con ironia.

«Non siamo poi così male» ridacchiai.
A dirla tutta gli stereotipi sulla mia casa non mi facevano ridere un granché, ma mi finsi indisturbata dal commento che ritenni fuori luogo, e lasciai correre.

«Sei al quarto anno giusto?» domandò curioso.

«Esatto, ma in realtà è il secondo» gli dissi senza offrirgli una vera e propria spiegazione.

«Come il secondo?» chiese, comprensibilmente, perplesso.

«Storia lunga, un giorno te lo racconterò» gli promisi, tornando a rivolgere lo sguardo esclusivamente sul sentiero, in attesa di arrivare al luogo della partita.

«Me ne ricorderò» rise

«Tu invece?» gli domandai per essere gentile.

«Sesto anno» si fermò «Sono vecchio»

«Oh si, concordo» affermai ironica facendo ridere entrambi.
La nostra attenzione fu richiamata dalla visione di uno stivale posizionato sopra la collina; ma cosa diavolo era?

«Perché tutti intorno a quello stivale vecchio e logoro?» chiese Harry.

«Non è uno stivale vecchio e logoro qualunque bello» gli rispose Fred.
«È una Passaporta» intervenne George.

«Cos'è una Passaporta?» domandò curioso mio fratello. Che impiccione.

«Pronti? Al mio tre» iniziò il signor Diggory

«Harry!» urlai quando mi resi conto che mio fratello non si era ancora attaccato allo stivale.

Ci trovammo in un turbine di vento, Arthur ci invitò a mollare la presa e una volta fatto, venimmo scaraventati a terra.
Io e gli altri tre cademmo al suolo, così Cedric, che era rimasto in piedi, mi tese la mano per aiutarmi a rialzarmi; la accettai e lo ringraziai.

«Benvenuti alla Coppa del Mondo di Quidditch ragazzi» affermò entusiasta il signor Weasley.

«È pazzesco!» affermò Hermione.

Iniziammo a camminare tra la folla di tifosi, bandiere dell'Irlanda e della Bulgaria sventolavano ovunque, volti dipinti e facce sorridenti, era bellissimo.

«Di un po', hai puntato il Tasso?» chiese Ginny maliziosa.

«Cosa?» domandai allibita e sorpresa.

«Non fare la finta tonta, ho visto il feeling» alluse a prima.

«Tu sei matta, ecco cosa» ridacchiai prendendola sotto braccio e seguendo gli altri.

Separammo le nostre strade e salutammo i due Diggory per avviarci alle nostre tende.
Quella dei Weasley però sembrava molto piccola per permetterci di entrare tutti, io ed Harry rimanemmo perplessi, ma una volta dentro notammo l'immensità di essa.

«Ron esci dalla cucina, tutti abbiamo fame» disse il signor Weasley, prendendolo in giro.

«Si Ron esci dalla cucina» ripeterono in coro i gemelli.

«Adoro la magia!» affermò Harry sorridendomi e guardandosi intorno.

Molto presto arrivò il la sera e, tutti insieme, andammo allo stadio poco distante dalle tende, ma una volta dentro una mano si posizionò davanti ai miei occhi e mi fece urlare dallo spavento.
La tolsi subito e vidi le facce perplesse dei miei amici, così mi voltai in un millesimo di secondo.

«Pansy!» affermai non appena notai la mia amica.

«Moon mi sei mancata così tanto!» disse abbracciandomi «Non sai le cose che devo raccontarti»

«Dopo sono tutta tua» ridacchiai

Notai però che gli altri erano spariti, così, insieme a lei andammo un po' più avanti e li trovammo a discutere con due teste bionde.

«Accidenti papà a che altezza siamo?» chiese entusiasta Ron.

«Mettiamola così, se piovesse sareste i primi a saperlo!» affermò la voce di un uomo austero.

***

Spazio Autrice: ciaoo! come state??
volevo precisarvi che in questo quarto anno non sarà presente il personaggio di Cho Chang, non è una dimenticanza la sua assenza ma una cosa voluta per motivi che vedrete più avanti; ci tenevo a specificarlo💘

Piccola Mezzosangue 2 || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora