Capitolo 35 - Inaspettato

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«Ciao ragazzi, fate buon viaggio» ci salutarono calorosamente Molly e Arthur, mentre ci guardavano salire sull'Espresso per Hogwarts.

Il treno era partito da pochi secondi mentre noi ancora girovagavamo per esso, cercando un posto per sederci.
«Venite, ci sediamo qui?» domandò Hermione, indicando dei posti vuoti per me, lei, Harry e Ron.

«Moon, poi passi nel nostro scompartimento?» chiese poi dolcemente Fred e io, in risposta, annuii.
Durante l'estate avevo legato moltissimo con i gemelli, con Fred sopratutto, mi trovavo benissimo con loro e mi facevano contorcere dalle risate.

«Non ci sarà mica qualcosa tra te e i miei fratelli» domandò ironicamente Ron, con l'aria di qualcuno che voleva davvero capirne di più.

«Tra tutti e tre intendi?» domandai ridendo, sdrammatizzando la domanda, dal mio punto di vista, alquanto assurda.

«Non ridere, hai capito benissimo» insistette, mettendo poi il muso. Ah Ron, sei forse geloso?

«Ronald, rimarrai sempre e solo tu il mio Weasley preferito, tranquillo, ma non dirlo a Ginny» sorrisi dandogli un bacio sulla guancia.

«E poi mia sorella non si fidanzerà mai» intervenne Harry, che fino ad allora aveva guardato divertito la scena.

Sorrisi al pensiero.
«Gattara per sempre» affermai

«Me lo tieni tu Grattastinchi?» ridacchiò Hermione, aggiungendosi allo scherzo.

«Volentieri, però mi dai qualche galeone almeno»
Le nostre voci vennero interrotti dalla dolce signora che vendeva le caramelle in giro per il mezzo.

«Qualcosa dal carrello? Qualcosa dal carrello cari?» chiese la vecchietta.

«Per me un pacchetto di liquirizie e uno di gomme bolle bollenti» chiese Ron.
Il rosso poi guardò i soldi nella sua mano e si corresse «Ripensandoci, solo le bollenti»

«Lascia stare, pago io» intervenne mio fratello.

«Due zuccotti di zucca e una piuma di zucchero» chiesi io «Paga mio fratello» aggiunsi andandomene, prendendo i dolci e stampando un bacio sulla guancia di Harry che rimase un po' perplesso.
Ops.

«È permesso?» chiesi ai gemelli, facendo capolino nel loro scompartimento.
«Zuccotti di zucca» sorrisi lanciandoglieli.

«Sei la serpe meno serpe dell'intero mondo magico» affermò George, sporgendosi per baciarmi la fronte.

«Me lo dicono tutti, siete così convinti che i Serpeverde siano terribili ma in realtà sono abbastanza sopportabili» ammisi.
Loro non avrebbero mai cambiato idea sui Serpeverde, ma io non avrei mai smesso di provarci.

«Non ti starai mica unendo a loro?» domandò Fred, con sguardo corrucciato.

«Sapete come la penso, dopotutto sono i miei compagni di casa, devo trascorrere con loro altri tre anni, quattro se contiamo anche questo, perciò andarci d'accordo è un mio dovere» risposi con nonchalance, rivolgendo lo sguardo sul paesaggio che scorreva al di fuori del vetro.

«No perché puoi sempre sgattaiolare nella nostra sala comune» risero in coro.
In effetti, beh, se non altro avevo una via di fuga.

«Ragazzi, indossate i mantelli, siamo praticamente arrivati» annunciò Ginny, facendo la sua entrata nel nostro vagoncino.

Arrivati. Finalmente a casa, di nuovo.

«Allora vado a recuperare la mia roba» li congedai, senza dargli nemmeno il tempo di rispondere.
Velocemente tornai al mio scompartimento e vidi Harry toccarsi ripetutamente la fronte.

«Ti fa di nuovo male vero? La cicatrice» chiese Hermione

«Sto bene» disse mio fratello.
Si Harry, come no.

«Harry, sai che Sirius vorrebbe essere informato, di quello che hai visto alla Coppa del Mondo e del sogno» gli ricordai, lui annuì.
Il treno si fermò come sempre alla stazione di Hogsmeade e le solite carrozze ci scortarono alla Sala Grande, dove ognuno si diresse al tavolo della propria casa.

Capelli neri a caschetto, chioma bionda, pelle scura e ciuffo nero come la pece, erano senza dubbio loro.

«La piccola Potter, ma ciao!» mi salutò Nott, appena mi vide, facendomi posto accanto a lui.

«Ciao ragazzi» sorrisi a loro, accomodandomi al tavolo.
Assurdo da pensare, ancor più da dire, ma tutto sommato, mi erano quasi mancati.

«Bentornata» disse Blaise.

«Grazie» sorrisi a lui, poi mi voltai verso il biondo.
«Malfoy» ghignai.

«Potter Woman» ghignò
Erano espressioni contorte ma sorridenti, gli avrei tirato una testata e allo stesso tempo c'era sempre qualcosa che mi attirava verso quel maledetto sfacciato.

«Non sai che noia le vacanze con questi, l'anno prossimo vieni assolutamente anche tu» disse Pansy

«Come no, i vostri genitori ex Mangiamorte, rigorosamente Purosangue saranno contenti di avere come ospite la Mezzosangue sorella di Potter, che idea, come mai non c'ho pensato prima?» risi per farle capire la pazzia che aveva proposto.

«Ti diamo un'identità falsa allora» propose scherzando Theodore.

«Oh si, però devi essere..Millicent Bulstrode» aggiunse Malfoy ridacchiando. Wow, erano progressi vederlo fare un'espressione che non fosse un ghigno malefico.

«Mmmh allora mi sa che anche l'anno prossimo passo» risi insieme a loro.
Erano molto giocosi quando volevano e tutto sommato, quando non erano i soliti sfacciati, sapevano anche essere divertenti.

«Amico, guarda la Greengrass come ti spoglia con gli occhi» fece notare Theo a Draco.

«Quella mi muore dietro dal primo anno» si vantò il biondo.
Oh si, beh, Astoria Greengrass moriva dietro a chiunque.

«Mica brutta» intervenne Blaise.

«È una bella ragazza, peccato che sia una zucca vuota» rise Malfoy, provocando anche le risate dei suoi compari.
Come dargli torto in quell'occasione?

«E così guardi l'intelligenza in una ragazza tu?» chiesi al biondo con aria di sfida, incuriosita dalla sua affermazione.

«Si da il caso che stare con me sia un'onore, perciò si, le voglio in un certo modo» scandì rigidamente il ragazzo.

«Ah si? E come? Schiave sottomesse da te?» domandai ironica.

«A dire il vero il contrario, le voglio con carattere, intelligenti, schiette, non galline, degne di avere accanto uno come me» si interruppe
«Vedi Potter, tu non mi conosci, ma loro si e sanno benissimo che non sono mai stato con nessuna, sai perché?»

«Perché sentiamo» lo sfidai, avvicinando il viso al suo, dall'altro lato del tavolo.

«Perché è facile baciarle, portarle a letto, conquistarle, con quelle come loro lo ottieni facile...io al mio fianco, se devo averla, voglio una donna, non una ragazzina, sennò sto bene anche da solo» terminò prendendo poi un sorso di succo.

Però, che sorpresa.

«Sei troppo pretenzioso amico mio» disse Theo, copiando il gesto di Draco.

«Mi sembra che di tipe se ne fa abbastanza» affermò Blaise accennando un risolino.

«Farsele non è difficile, ma per sceglierne una sola deve valerne proprio la pena» concluse il biondo, voltandosi nella mia direzione.

Ero rimasta colpita dal suo discorso lo ammetto, ad Hogwarts era un donnaiolo ma quanto pare sapeva distinguere il divertimento dall'impegno, questo non lo rendeva ovviamente giustificato ad andare con tutte quelle ragazze, ma non erano di certo affari miei.

Piccola Mezzosangue 2 || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora