Capitolo 32 - Vecchi e nuovi amici

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«Tutti a tavola!» urlò la voce di Molly dal salone.
Così, mi fermai un momento a guardare verso l'entrata l'arrivo di tutti a tavola.

Fred e George come sempre erano i primi a prendersi i posti più vicini ai dolci, subito dopo Ginny, silenziosa e riservata che pareva avere il mondo dentro, seguita infine da Ron che cercava solo del pollo sul tavolo; poi c'era Hermione che prima di sedersi posava i libri di fianco al divano, segno del fatto che stava leggendo, i miei pseudo genitori subito dopo e come sempre, di fianco a me, la mia esatta metà.

«Che fai non vieni?» chiese dolcemente mio fratello, incuriosito dal mio gesto.

«Si arrivo» dissi sorridendogli.
Poi lo seguii e ci sedemmo a tavola.

«Allora ragazzi, siete pronti per domani?» chiese il signor Weasley, afferrando una manciata di patate.

«Assolutamente si, vedrete che scintille faranno gli Irlandesi!» affermò George, entusiasta.

«Non direte così quando Krum afferrerà il boccino proprio sotto il vostro naso» li sfidò Ron.
L'indomani saremmo andati a vedere la Coppa del Mondo di Quidditch e i membri della famiglia Weasley erano piuttosto su di giri.

«Krum eh, secondo me non è un granché, dico bene Freddie?»
«Benissimo Georgie» lo confermò il gemello.
Mentre i gemelli sostenevano gli irlandesi, Ron tifava i bulgari, o meglio dire, il loro famosissimo cercatore Viktor Krum.

«Ah state zitti, vedrete quando sfreccerà sulle vostre teste e in men che non si dica conquisterà la vittoria se-» disse scalpitante Ronald quando venne bloccato dalla sorella

«Sembra quasi che tu ne sia innamorato» lo schernì facendo ridere tutto il tavolo.

«Finiscila!» la zittì lui infastidito, per poi addentare una coscia di pollo.
Mentre mangiavamo il verso tipico di un paio di gufi richiamò l'attenzione di tutti.

«Leotordo! Arya!» esclamò Ginevra

Leotordo era il nuovo gufo della famiglia Weasley, anzi, in realtà era di Ron, Sirius glielo aveva regalato poiché si sentiva in colpa che il poveretto non avesse più un topo; diciamo che li aiutava dato che Errol spesso e volentieri perdeva qualche colpo.

Arya invece era una una splendida civetta delle nevi, come Edvige, con la differenza che lei non aveva alcuna macchiolina nera, era tutta completamente bianca e gli occhi non erano gialli come la civetta di mio fratello, bensì celesti, chiari e quasi cristallini, era bellissima.
Era stata anche lei un regalo da parte di Sirius per me dopo che Sunny, la civetta che presi all'inizio dello scorso anno, sparì.

«Che ha portato Leo?» domandò curioso Ron, sporgendo il collo all'infuori per leggere il contenuto delle buste.

«Informazioni sul materiale che ci serve per il prossimo anno» rispose con nonchalance.

«Arya invece?» domandai.

«Mmh, una lettera dalla Parkinson» rispose distrattamente.

«Ah beh allora, che fortuna!» affermò Fred facendo ridere tutti i miei amici.
Il tavolo non sarebbe mai stato entusiasta di soggetti come Pansy o il suo gruppo, ma su di lei non sapevano nulla, se l'avessero conosciuta li avrei fatti ricredere!

«Dai ragazzi, lo sapete che siamo amiche!» gli risposi un po' scocciata; dopodiché salii sopra, per poterla leggere.

A nessuno di loro andava particolarmente a genio che fossi tra i Serpeverde, ma dato che lo scorso anno lo avevo interamente trascorso tra i grifoni a loro sembrava andare tutto bene, non sarebbe stato facile spiegargli che avevo intenzione di legare con le serpi...

Arrivata nella stanza che dividevo con le ragazze, iniziai a leggere la lettera.

Ciao Moon, come stai?
Spero bene! Scusa se ti ho fatto attendere un po' prima di rispondere alla tua lettera, purtroppo i miei genitori mi hanno incastrata tra pranzi e cene per tutta l'estate, non sai che noia!
Ho passato i pomeriggi tra la dimora dei genitori di Theodore e il prestigiosissimo Manor dei Malfoy, i miei sono così amici dei loro genitori, io invece vorrei tanto che ci fossi almeno tu qua, avrei qualcuno con cui parlare di cose divertenti, i ragazzi parlano solo di Quidditch, Pozioni e ragazze da conquistare.
Ad ogni modo il 22 agosto si disputerà qui in Inghilterra la Coppa Del Mondo Di Quidditch e devi per forza trovare il modo di venire; se deciderai di farlo mi trovi sotto la tribuna d'onore che è quella del Ministro che ha voluto di fianco a lui ovviamente Draco e suo padre, perciò cerca una chioma color platino e poi guarda leggermente verso il basso.
Devo raccontarti un sacco di cose quando ci vediamo, scriverle è tutta un'altra cosa, non si può proprio.
Speriamo di vederci li, altrimenti, 1 settembre a King's Cross o sull'Hogwarts Express, i posti ci sono insomma, a presto!

PS: mi manca dormire in camera con te
Con affetto, Pansy P.

Sapeva essere davvero la ragazza più dolce del mondo, mi mancava tanto anche lei, la scuola e per quanto odiassi ammetterlo, anche quei decerebrati dei miei compagni di casa, tranne Malfoy ovviamente.

«Moon scendi giù con noi?» domandò la riccia facendo il suo ingresso in stanza.

«Herm sono stanchissima, dormo sennò domani non mi alzo» le sorrisi cordialmente, invitandola a tornare degli altri senza di me, così che io mi sarei potuta riposare.

«Va bene, domani vengo a svegliarti io allora, buonanotte» mi lanciò un bacio, per poi svendere senza darmi il tempo di rispondere.
Non ci diedi tanto peso, anche perché vedevo l'ora di vedere quella partita, pensai solo a quello, la aspettavano tutti con ansia...

Piccola Mezzosangue 2 || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora