Capitolo 62 - Lacrime amare

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La mattina seguente mi alzai presto e tornai nella mia camera, misi la divisa e diedi un buongiorno alla mora che però, aveva capito che non ero in vena di chiacchiere.

Niente colazione, come prima cosa stamattina Silente ci voleva in sala grande per fare un discorso, così ci dirigemmo tutti li, ci mettemmo in piedi ad ascoltare mentre Pansy mi stringeva forte la mano; apprezzavo i suoi gesti e appena mi sarei sentita meglio glielo avrei detto.

«Oggi prendiamo atto di una perdita davvero atroce, Cedric Diggory era un grande studente, infinitamente equanime e cosa più importante un fedele, fedelissimo amico.
Per tanto ritengo che abbiate il diritto di sapere come è morto, perché è stato assassinato, da Lord Voldemort!» tuonò il preside

Una morsa allo stomaco, perché i Harry e gli altri erano così lontani?
Queste prima ore erano così insopportabili che anche un minuto di lontananza da loro mi distruggeva ancora di più.

«Il Ministero della Magia non vuole che io ve lo dica ma per me non farlo sarebbe un insulto alla sua memoria.
Ora il dolore che proviamo mi rammenta, ci rammenta, che nonostante proveniamo da luoghi diversi e parliamo lingue diverse, i nostri cuori battono all'unisono; alla luce dei recenti avvenimenti i legami stretti quest'anno saranno più importanti che mai, ricordatevi questo e Cedric Diggory non sarà morto invano.
Ricordatevi questo e onoreremo un ragazzo che è stato gentile, onesto, coraggioso e sincero fino alla fine»

Terminato lo straziante discorso ci fu un momento di pieno silenzio.

Avevo il cuore in mille pezzi e non potevo crederci di aver definitivamente perso Ced, che nonostante tutto, era una delle persone più belle che avessi mai conosciuto.

Rientrammo silenziosi nella nostra sala comune e io, come avevo fatto nelle ultime ventiquattro ore, evitai gli altri e tentai di salire su, ma venni bloccata da una mano.

«Moon» disse il biondo, avvicinandosi cautamente alla mia figura.
Non avevo mai visto quel ragazzo così incerto, si muoveva e parlava sempre seguito dalla sua maestosità e dal suo modo glaciale di rivolgersi, quell'aria di chi era migliore e superiore a te. E ora era lì, davanti a me, preoccupato di poter dire qualcosa fuori luogo.

«Ei Draco» gli risposi, tentando di sorridergli.

«Come stai?» domandò titubante. Ottima domanda di merda, ma non potevo pretendere altro.

«Beh, direi che si vede» risposi ovvia

«Mi spiace per quello che stai passando, anzi che stiamo passando, ma tu di sicuro ci eri più legata»
Io annuii, non sapevo bene cosa dirgli, non sapevo nemmeno se volevo effettivamente parlarli di qualcosa.
«Se vuoi parlare scendi magari» aggiunse, abbozzando un sorriso.

«Grazie, ma preferisco stare da sola ora» sorrisi, sta volta per davvero, e ripresi a salire.
Se un giorno mi avessero detto che avrei trovato conforto nelle parole di Draco Malfoy non ci avrei mai creduto.

«Emh Moon» mi fermò di nuovo
«Si?»

«Sai per il bacio dell'altra sera...» iniziò a dire.
No. Il momento per parlare di quello era potenzialmente importante e non lo avrei, per nulla al mondo, affrontato in quel momento così inadatto.

«Draco, perdonami ma non è proprio il momento, ho proprio la testa altrove»

«Come vuoi» disse freddo andandosene.

Immaginavo ci fosse rimasto un po' male ma avrei avuto modo di chiarirci, per il momento non capivo nemmeno dove diavolo stavo andando, avevo gli occhi appannati e il viso seccato della lacrime che si erano asciugate sul mio viso, ero a pezzi.
Quel bacio per me aveva significato qualcosa, non avrei lasciato che scemasse tutto e non avrei buttato all'aria quel momento speciale. Non era proprio il momento.

***
Spazio Autrice: ciao! questo capitolo è un po' più breve, spero apprezziate lo stesso 💘

Piccola Mezzosangue 2 || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora