«Moon!» esclamò sorpreso Ron, quando mi vide varcare di corsa la soglia della loro sala comune; io mi fiondai immediatamente tra le sue braccia e ripresi a piangere.
Temevo che non avrei più smesso per tutto il giorno.«Va tutto bene piccolina, sta calma» mi sussurrò accarezzandomi i capelli. Non era esattamente la persona più affettuosa del pianeta, ma quando c'era bisogno di un abbraccio o di una spalla su cui piangere, era proprio la persona che volevo al mio fianco.
«Ron io-» mi bloccò mentre tentavo di parlare.
«Sta calma e respira, siediti» mi ordinò dolcemente.
Mi fece sedere nel divano rosso in pelle e chiede gentilmente a tutti di andare nelle proprie stanze, così rimasi per fortuna con lui, Hermione e i gemelli.Poco dopo la riccia prese ad accarezzarmi i capelli mentre Ron accarezzava la mia schiena, i miei singhiozzi non volevano cessare.
«Moon, Harry sta bene» mi disse Hermione, probabilmente con l'intento di rassicurarmi.
«Non è per Harry, è per Cedric» riuscii a dire. Pronunciare il suo nome, in quel momento, faceva fin troppo male.
Ma il dolore non era dovuto alla perdita di lui per quello che avevamo, la mia testa era già altrove; il vero senso di colpa si faceva largo al pensiero della persona che il mondo aveva perso. Il cuore di Cedric Diggory non conosceva cattiverie.«Tu e lui stavate..?» azzardò a chiedere George.
«No, ed è proprio questo il punto» mi interruppi per prendere fiato e poi ripresi.
«Lui mi aveva chiesto di stare insieme e io l'ho respinto, sono stata l'ultima ragazza per cui ha provato qualcosa, avrei dovuto dargli molto di più»«Moon se non lo amavi non puoi fartene una colpa ora» intervenne Ron.
Ed era vero, ma come facevo adesso?«Io dovevo amarlo come meritava, perché accidenti se lo meritava, quel ragazzo era un'anima meravigliosa» dissi calmando il mio pianto.
Meritava di più, meritava un amore più grande del mio, se fosse stato l'ultimo che avrebbe provato per tutta la sua giovane vita.«Pensa che bell'ultimo ricordo che sei stata allora, Moon, Cedric è morto felice, con te» tentò di convincermi Hermione.
Le sue parole erano bellissime, mi fecero ancora più male, ma fu un dolore quasi piacevole.Stavo per ribattere quando la porta della sala si aprì mostrando Harry seguito da Silente, la McGranitt e Piton.
«Harry!» gli corsi incontro e gli saltai in braccio, lui mi strinse forte nonostante il braccio ferito, macchiandomi la camicia di sangue; ma non mi importava nulla in quel momento.
«Stai bene amore?» domandò dolcemente, affondando la testa nell'incavo del mio collo.
«Io sto bene ma tu, Harry mi dispiace non avrei dovuto farti partecipare, i-io-»
Le mie parole vennero bloccate, ancora, dalle lacrime che scendevano incessanti.«Vieni qua» mi avvicinò tirandomi per il braccio e poi mi strinse forte.
«Signorina Potter, sbaglio o le avevo detto di rimanere con i suoi compagni?» chiese a quel punto Piton.
Gli sembrava forse il momento adatto? Che sensibilità quell'uomo.«Si, ma stavo davvero soffocando li senza vederli, stavo veramente troppo male» provai a spiegarmi. Ci mancava che davvero volesse punirmi dopo una tragedia simile; non poteva conoscere il mio stato d'animo, non poteva permettersi di giudicare.
«Non è tempo per i rimproveri Severus, lasciamoli soli» disse la McGranitt.
Così tutti e tre ci congedarono.«Non avete idea di cosa ho appena vissuto» iniziò Harry, prendendo posto sul divano, con il viso ancora sconvolto.
«Avete presente Malocchio Moody? Non è mai stato lui, era Barty Crouch Junior sotto l'effetto del Polisucco, lui ha messo il mio nome nel Calice di Fuoco»«Non ci posso credere» disse Hermione, scioccata.
«Io si, non mi è mai andato giù quel fantomatico insegnante» intervenni. Certo, non immaginavo certo che fosse capace di tanto, ma quell'aura che gli girava attorno era fin troppo negativa.
«C'è tempo per i racconti, Harry vieni su che ti medico»Trascinai mio fratello al piano di sopra e medicai le sue ferite, prima quella sul braccio, poi quella in faccia e sul resto del corpo; una volta terminato andò a lavarsi e tornò mettendosi il pigiama, mi trovò già nel letto anche se erano appena le otto e mezza.
«Dormi qui?»«Si, ho preso una tua felpa» lo informai.
Si mise nel letto e mi abbracciò sotto il piumone.«Mi sento uno schifo» confessai
«A chi lo dici» rispose pensieroso.«Dovevo dargli tutto l'amore che meritava e invece...»
Venni interrotta bruscamente dalle sue parole.
«No no no, assolutamente no Moon!» si alterò.
«Pensa se ti ci fossi messa senza amarlo, l'avresti preso in giro, sei stata sincera e non hai nulla da rimproverarti, non si sceglie di chi innamorarsi»«Abbracciami più forte» sussurrai, avvicinandomi maggiormente a lui.
Dopo interminabili minuti mi addormentai tra le uniche braccia che sapevano di casa, quelle di mio fratello.
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Piccola Mezzosangue 2 || Draco Malfoy
RomanceSECONDO LIBRO DELLA RACCOLTA "Piccola Mezzosangue" *** In un solo anno la vita di Moon era cambiata radicalmente; andare ad Hogwarts le aveva fatto scoprire di avere una grande attinenza per quasi tutte le materie magiche e, a detta di molti profes...