Capitolo 39 - Complotti

4.5K 248 18
                                    

Silente con aria confusa di affrettò a prendere il biglietto e, con sguardo sconvolto, lo lesse.

«Harry Potter» bisbigliò «Harry Potter!» tuonò.
Avevo sentito male, per forza.
Guardai Pansy, sperando di sentirmi dire che non avevo ben capito il nome, ma il suo sguardo preoccupato sembrava volermi dire tutt'altro.

Un vocio di sottofondo si aprì per l'intera sala, tremavo spaventata, tutto ciò non doveva, non poteva essere; guardai verso di loro e vidi Hermione scuotere Harry spingendolo verso il preside, Ron invece lo squadrò con fare deluso; non mancarono i commenti e le grida "Non è giusto! Non li hai diciassette anni!"

Non esisteva. Non poteva esistere.

«Moon, ma tu-» provò a dire Pansy

«No, non ne sapevo niente e no, non può averlo messo lui» risposi duramente.
Assolutamente no. Non avevo nemmeno bisogno di parlare con Harry per sapere che era stato messo in mezzo, che non centrava nulla, che mai e poi mai sarebbe stato tanto sciocco e irresponsabile da fare una cosa del genere. Non c'avrei messo una mano ma il mio intero corpo sul fuoco, per scommettere che non era stato lui.

Una volta usciti il preside e gli insegnanti piombai giù dal tavolino e corsi dietro a mio fratello sotto gli occhi di tutta la Sala Grande.

«Harry!» urlai

«Moon, non so cosa sia successo io..» provò a spiegarmi ma lo interruppi.

«Lo so, qualsiasi cosa, ti credo. Non sei così pazzo» risi sperando di trasmettergli un minimo di rassicurazione.
Venimmo poi bruscamente fermati dall'entrata in scena di Silente, Crouch e tutti gli altri professori delle varie scuole.

«Harry, hai messo il tuo nome nel Calice di Fuoco?» chiese Silente aggredendolo.

«No signore» rispose mio fratello spaventato.
Sembrava lo stesse per menare porca miseria.

«Lo hai fatto fare a uno studente più grande di te?» insistette alterato
«No signore» ripetè intimorito.

«Ne sei assolutamente certo?»
«Si signore»
Se non si fosse immediatamente allontanato lo avrei tirato via per la barba.

«È chiaro che sta mentendo!» affermò la gigante.
Era chiaro che non conoscesse minimamente mio fratello.

«Impossibile, il Calice di Fuoco è uno strumento magico avanzato e stregarlo sarebbe molto complesso, nessuno studente del quarto anno riuscirebbe a farlo!» affermò Malocchio.
Beh, ecco. Iniziava a starmi quasi simpatico.

«Questo non ci aiuta Alastor» disse il preside
«Rimetto la cosa a te Barty, che dobbiamo fare?»
Era una domanda da fare? Non si faceva niente, tutto annullato ed Harry fuori dal torneo.

«Le regole sono queste, il Calice Di Fuoco ha scelto e il signor Potter è da stasera un campione Tre Maghi» confermò a quel punto Crouch

«State scherzando? È una follia!» urlai.
Si poteva infrangere la regola dei quattro partecipanti anziché tre, perché le altre no?

«Ci mancava la sorellina..» disse Malocchio infastidito.
Lo guardai fulminandolo.

«Signorina Potter lei non dovrebbe essere qui, andiamo la accompagno nella sua sala comune» si avvicinò teneramente la McGranitt.

«Professor Silente è una follia, lei lo sa» affermai prima di andarmene con la professoressa di Trasfigurazione che mi riportò davanti alla sala comune di Serpeverde; ma non mi sarei arresa tanto facilmente.

Appena la donna di allontanò iniziai a seguirla e la vidi entrare nell'Ufficio di Silente seguita da Piton e Moody, così mi accostai per ascoltare ciò che dicevano, "Sorbetto Al Limone" bastò per permettermi di arrivare molto vicino.

«Non si può così Albus, prima il Marchio Nero, ora questo» disse la McGranitt.

«Cosa suggerisci Minerva?» chiese il preside

«Non lasciamo che Potter gareggi»
Che donna. L'unica intelligente lì in mezzo.

«Hai sentito Barty, le regole sono chiare» le ricordò.
"Al diavolo lui e le sue regole" pensai.

«E da quando ti sottometti al Ministero?» chiese lei provocando l'anziano uomo.

«Preside anche io fatico a ritenerla una coincidenza» intervenne Piton .

«Secondo me Albus dovremmo lasciare che gli eventi seguano il loro corso» disse Moody.
Doveva tacere quel maledetto incompetente.

«Non dovremmo fare nulla? Potter è un ragazzo non un ragazzo di carne!» affermò la McGranitt.
Urlalo Minerva, urlalo!

«Concordo..con Alastor, tienilo d'occhio tu» terminò il preside.
Che idea geniale! Silente sembrava impazzito, maledizione voleva lasciare che Harry rischiasse così la vita, stavo per fare una strage; per non parlare di quel ridicolo, quel maledetto insegnante che continua ad intromettersi nella vita di Harry proponendo follie, me ne andai così prima di sentire altre follie.

«Moon senti..»

«Non ora Hermione» la zittii

«Dove vai?» chiese

«Mettiamola così, se mi buttano fuori è perchè ho picchiato un insegnante» feci andandomene.
Senza bussare corsi nello studio di Malocchio, entrai di fretta e lo trovai intenzionato a barricare una cassa enorme marrone.

«Non si bussa signorina?» disse duro

«Non sono venuta qui per prendere un thè» risposi acida.
Forse un po' maleducata? Ops, Remus e Dora non sarebbero stati fieri di me.

»Non è orario di lezione, perciò tutte le sue domande o richieste è pregata di tornare nella sua sala comune»

«Lei è deplorevole, usare mio fratello come un'esca, ma non si vergogna?» sputai noncurante delle conseguenze

«Lei non sa quello che dice» rise nervosamente

«Se c'è una cosa che so è che dovrebbe vergognarsi, se succede qualcosa a mio fratello, può anche ritenersi morto» minacciai.

«Ho avuto a che fare con pazzi criminali e assassini fuori di testa, non sarà un problema per me una studentessa arrabbiata con il mondo perché il suo fratellino è stato un'incosciente» disse continuando a deridermi

«Staremo a vedere...le conviene comunque pregare che vada tutto bene» lo fulminai con lo sguardo per poi lasciare il suo ufficio.
Non ci credevo. Tra tutti quei professori solo la McGranitt si era preoccupata di fargli di notare quanto folle fosse l'idea. Incredibile.

Piccola Mezzosangue 2 || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora