Capitolo 53 - Algabranchia e spiegazioni

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Mi tirai su dal letto di buon mattino e infilai velocemente i miei jeans neri e il maglione con lo stemma della mia casa, degli stivali neri lucidi e pettinai i capelli; portai con me anche una sciarpa, rigorosamente verde e argento, perché subito dopo la colazione mi sarei diretta al luogo di avvenimento della seconda prova.
Delle volte, era un vero e proprio sollievo non dover indossare la divisa; bellissima per carità, ma a tratti piuttosto scomoda.

«Buongiorno bella» sorrise raggiante la mora, accogliendomi in sala.

«Giorno Pansy» replicai.
Il mio tono era piatto. Non scontroso, ma privo di alcuna emozione e pensieroso.

«Oggi ti sei svegliata presto eh, ci siamo praticamente solo noi e le primine stamattina» ridacchiò, osservando i posti che stanziavano vuoti all'interno della Sala Grande.
Giusto altri due/tre studenti a ripassare per le lezioni, era raro vedere quel posto così deserto.

«Sono un po' in ansia per Harry» le confessai.

«Non ci pensare» bofonchiò con una brioche di zucca in bocca, interrompendosi, per poi deglutire e proseguire il discorso.
«Adesso andiamo a fare un giretto in cortile e poi dirette al Lago Nero»

Annuii e terminai la mia colazione per poi fare il percorso verso il lago.

Non avevo notizie da Harry, non sapevo dove fosse ne se fosse riuscito a trovare una soluzione per la prova con gli altri due, Ron ed Hermione dal canto loro invece erano spariti dalla faccia della terra, non li avevo visti nemmeno per sbaglio.

Mentre camminavo accanto a Pansy sentii una mano gelida afferrarmi il polso cosi, mi voltai di scatto.
«Potter»

Dio ancora lui.

«Malfoy ti prego» dissi scuotendo il braccio, cercando di staccare la sua mano dal mio polso.

«Devo parlarti Potter» insistette, serrando la mascella.

«Vi lascio soli» ci congedò la mora
Mai come prima stavo odiando Pansy.

«Non ho nulla da dirti» dissi come una premessa. prima che potesse parlare lui.

«Io si, se magari mi ascolti» continuò il biondo, noncurante delle mie parole.

Sbuffai, stanca della situazione.
Non volevo la sua pietà e non volevo le sue stupide, patetiche scuse. Volevo solo essere lasciata in pace.
«Non sei costretto a scusarti con me, puoi dire ai tuoi amici che ti ho perdonato, ti coprirò»

«Ma si può sapere di che accidenti parli?» chiese sbigottito .

«Vi ho sentiti l'altra sera» ammisi abbassando lo sguardo, per poi rialzarlo subito dopo e puntare gli occhi nei suoi.

«Sentiti? Ma di chi stai parlando?» chiese incuriosito e altrettanto sorpreso.

«Tu e Pansy, e so che non è l'unica che ti ha pregato di venirti a scusare con me, ma non devi farlo, non m'importa»
In realtà si, mi importava. Mi importava aver perso quelle persone con cui stavo imparando a legare per colpa dei suoi stupidi capricci e delle dispute tra noi: se non mi voleva nel gruppo, non poteva semplicemente ignorare la mia presenza? Io sarei stata ben contenta di ricambiare.

«Ah no? Non ci sei rimasta male?» domandò, con fare provocatorio, avvicinandosi a me.

«No» risposi duramente, evitando il suo sguardo.

«Non provare a mentirmi ragazzina» disse alzandomi il mento con due dita.

Eravamo vicini, troppo vicini.

«Non ci sono rimasta male e non sei costretto a scusarti» ripetei, cercando di essere più convincente possibile cosa che, quella volta, mi riuscì.

«Guarda che hai frainteso-»
Mentre provava a spiegarsi, notai Harry in compagnia di Neville attraversare il ponticello in legno, e avevo un bisogno impellente di parlargli.

«Malfoy lascia stare, fa finta che non sia successo niente» tagliai corto e me ne andai lasciandolo li, impalato, privo della mia presenza.

Avevo cose più serie a cui pensare che stare a sentire le spiegazioni di uno stupido viziato che ricadeva sempre nei soliti errori e poi chiedeva scusa solo per pulirsi la faccia e la coscienza.

«Harry!»

«Moony!» sorrise correndomi incontro
Mi abbracciò fortissimo, mi stava letteralmente stritolando.

«Che succede ei, così mi fai male» ridacchiai tra le sue braccia.

«Scusa per ieri, davvero io non volevo» sussurrò tra i miei capelli

«È tutto ok» presi una pausa.
«Hai risolto per la gara?»

«Algabranchia» mi informò orgoglioso, mostrandomi un viscido e squamoso pezzo di verde che giaceva tra le sue mani. Non sembrava buono.
"Me l'ha procurata Neville", tentò di spiegare.

«Speriamo funzioni»

«Se tanto mi da tanto mi ha aiutato più Hermione e Ron, ma dove sono finiti?» chiese spaesato, guardandosi attorno alla loro ricerca.

«Non ho le loro tracce da stamattina, spariti dalla faccia del mondo magico» risposi curiosa di dove fossero tanto quanto lui.

Iniziammo a dirigerci verso i tendoni.
«Ho visto che parlavi con Malfoy prima-»

«Si ma lasciamo stare, voleva scusarsi per una roba successa qualche tempo fa ma sono sicura che le sue scuse non sono sincere» confessai a mio fratello.

«Come fai a saperlo?» chiese curioso

«L'ho sentito parlare con Pansy ed è stata lei a chiedergli di scusarsi con me» ammisi affranta.

«Sai sorellina, conosco Malfoy molto bene, anche meglio di te forse, e posso garantirti che non si scuserebbe mai con nessuno se non fosse un minimo dispiaciuto di qualcosa»

Cosa udivano le mie orecchie: Harry James Potter stava seriamente difendendo Draco Lucius Malfoy?
Glielo avrei fatto notare volentieri, ma avrebbe smesso immediatamente di farlo e la cosa non mi stava dispiacendo.

«Non ne sono convinta, mi stava parlando di un fraintendimento ma sono praticamente corsa da te senza ascoltarlo»

«Ecco Moon, è questo il tuo problema» disse bloccandosi.
«Tu devi dar modo alla gente di spiegarsi, non saltare come sempre alle tue solite conclusioni. Ascolta ciò che hanno da dirti le persone, non puoi vivere solo delle tue idee e prenderle per leggi»

Ci riflettei un po' sopra. Si insomma, non che pensassi che Malfoy avesse davvero qualcosa di rilevante da dirmi, ma forse ascoltarlo valeva la pena.

«Forse hai ragione» ammisi

«Mi sa di sì» ridacchiò.
«Vieni qua» disse allargando le braccia, dove mi fiondai.
Poteva rimanere con me invece che andare al suicidio?

«Ora vai e distruggili, mi raccomando!» dissi lanciandogli un bacio.

Mi diressi sugli spalti posizionati al centro del lago cercando con lo sguardo i due amici scomparsi, però prima mi fermai per dare un in bocca al lupo anche al Cedric.

Andai a trovare una postazione domandandomi di nuovo che fine avessero fatto Hermione e Ron, poi, appena Harry cadde in acqua, mi posizionai tra Seamus e Dean per guardare la sfida.

Piccola Mezzosangue 2 || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora