Erano passati alcuni giorni dalla prima prova, ero riuscita a chiarire con il biondino e a riprendere i rapporti con il mio gruppo di serpi; tuttavia erano stati puniti sia Blaise che Theo per aver distrutto delle provette del professor Piton ed erano stati tutta la settimana a fare i lavori forzati nei bagni del seminterrato.
«Andiamo a vedere se Gazza se li è mangiati?» disse Pansy ridendo.
«Sai che spettacolo» rise anche Malfoy.
«Vi dispiace andare voi due? Appena tornate pranziamo insieme, vorrei andare un momento dagli altri» li informai indicando con la testa il trio di mio fratello.
«Farò finta di non sentirmi offeso» disse Draco facendo il sostenuto.
«Dai su, che ormai sto sempre con voi» ridacchiai.
Risero entrambi insieme a me e poi mi salutarono per andare a riprendere quegli altri due; io mi diressi al tavolo dei Grifoni e mi sedetti accanto alla riccia.
«Buongiorno belli» dissi prendendo un toast e portandolo alla bocca.
«Guarda chi si rivede» affermò Ron
«Lo immagino, vi sono mancata troppo» ridacchiai
Ad interromperci la voce di un ragazzino del primo anno.
«Un pacco per te signor Weasley» disse il piccolo Wolpert«Ah grazie» disse sorridente il roscio, ma il ragazzino non sembrava volersi muovere «Non ora Nigel» disse Ron facendolo andare via.
Una volta allontanato lo guardammo in attesa di spiegazioni e lui ci spiegò che gli aveva promesso un autografo di Harry.
Guarda guarda, prima lo disprezzava, adesso lo sfrutta per la fama!«Oh guardate, mamma mi ha mandato qualcosa» disse entusiasta aprendo il suo pacco.
«Mamma mi ha mandato un vestito» esclamò deluso, accarezzando la carta che rivolgeva il regalo, sembrando essere l'unica cosa che gli era piaciuta.«Beh è in tinta con gli occhi» ridacchiò mio fratello
«Metti giù Harry» disse Ron, colpendolo sulla mano.
«Ginny, questo dev'essere per te»«Io quello non lo metto, è orrendo» affermò la sorella disgustata
Hermione di fianco a me scoppiò in una sonora risata.
«Quello non è per Ginny, è per te»
«Abito da cerimonia» dopo questa affermazione tutto il tavolo iniziò a ridere«Abito da cerimonia, e per cosa?» chiese confuso.
Già, per cosa?
Forse Molly voleva che si mettesse un po' in tiro per alzare la media dei suoi voti in Pozioni!«Moon!» mi richiamò una voce.
«Dobbiamo andare in una delle aule al terzo piano, Piton ci cerca» disse Pansy con l'affanno, causa della corsa che aveva fatto per raggiungermi.«Ok arrivo» affermai confusa e congedai i miei amici.
Insieme ci dirigemmo verso l'aula scelta dal professore di Pozioni che però non era la solita nella quale facevamo lezione, ma un'altra mai vista; entrammo in essa.
Quando fummo dentro Piton ci invitò a dividerci, così fece sedere le ragazze da un lato e i ragazzi dall'altro, gli uni difronte agli altri; alla mia destra sedeva Pansy e alla mia sinistra la mitica Astoria, che non faceva che parlottare con le sue amiche e guardarmi.«Il Ballo del Ceppo è una tradizione del Torneo Tre Maghi sin da quando ha avuto inizio; la sera della Vigilia di Natale noi e i nostri ospiti ci riuniremo nella Sala Grande per una serata di bene educate frivolezze» iniziò Piton.
Ero già confusa...«Sebbene io sia, almeno in parte, contrario a questa iniziativa, è necessario che voi, in quanto rappresenti della scuola che ospita questo evento partiate col piede giusto» si fermò.
«In questo caso in senso letterale perché nel Ballo del Ceppo innanzitutto e soprattutto si danza»Un mormorio di voci si alzò per tutta l'aula, le ragazze di fianco a me sembravano a dir poco emozionate, io guardai Pansy in un misto tra il confuso e il preoccupato, l'iniziativa non mi entusiasmava troppo.
«Immagino non ci sia bisogno di spiegarvi come si muovo due piedi seguendo il ritmo del musica, dico bene? Devo solo controllare il livello» disse in tono leggermente acido. Ma quando mai non lo era.
Scrutò attentamente noi ragazze, si soffermò sulla Greengrass rivolgendole un'occhiata di rimprovero e, quando la ragazza si zittì, riprese a guardare tutte le altre noi. Poi volse lo sguardo ai maschi, scrutandoli come aveva fatto con noi e non aggiunse parola; di diresse alla fine dell'aula e prese parola.
«Signor Malfoy, signorina Potter, in piedi»
Cosa?
«In quanto migliori alunni della mia casa mi aspetto che voi siate all'altezza» sentenziò.«Che dobbiamo fare?» chiesi titubante.
«Signorina Potter, poggi una mano sulla spalla del signor Malfoy, e con l'altra afferri la sua mano destra» incerta, feci come aveva detto.
«Signor Malfoy, appoggi la sua mano sul fianco della signorina Potter»Quando lo fece una scarica di adrenalina si disperse per tutto il corpo e quando, finalmente, alzai lo sguardo ci trovammo a sorridere come due idioti.
Era raro vedere delle espressioni divertite sulla sua faccia, ma la situazione era talmente surreale da far sbellicare dalle risate chiunque.«Non mi sembra ci sia niente da ridere» affermò andando a mettere la musica.
«E 1..2..3..1..2..3..1..2..3..» continuò la cantilena battendo il tempo segnato dal fonografo.Era così imbarazzante, stavamo davvero ballando davanti a tutta la casa ma in qualche modo la risatina di Malfoy era riuscita a mettermi a mio agio. Stavo davvero ballando dinnanzi a tutti senza vergogna?
Assurdo che quel ragazzo fosse riuscito a mettermi a mio agio. La cosa incredibile erano gli occhi invidiosi delle ragazze, era pazzesco quanta gente sbavasse dietro a quel ragazzo, era bello per carità, ma in una stima nove ragazze su dieci gli si sarebbero gettate addosso.«Ora continuate a far pratica, forza! Non osate far sfigurare la casata di Salazar Serpeverde che ha meritato il rispetto del Mondo Magico per secoli!»
E così si formarono ulteriore coppie casuali e passammo tutta l'ora a imparare i passi di danza, incredibilmente cullati dal suono delle risate mie e di Draco.
Chi l'avrebbe mai detto.
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Piccola Mezzosangue 2 || Draco Malfoy
RomanceSECONDO LIBRO DELLA RACCOLTA "Piccola Mezzosangue" *** In un solo anno la vita di Moon era cambiata radicalmente; andare ad Hogwarts le aveva fatto scoprire di avere una grande attinenza per quasi tutte le materie magiche e, a detta di molti profes...